Under 17 Élite
23 Febbraio 2022
Jemil Yte, esterno classe 2005 in forza al Lombardia Uno di Massimiliano Gagliardi
Quattro gol in una singola partita: uno a incrociare sul secondo palo dopo uno stop delizioso, uno di piatto a coronamento di un fraseggio stretto, uno da fuori area in diagonale, uno preciso preceduto da un lancio lungo millimetrico. Così Jemil Yte ha calato il poker al Manara nella sfida della scorsa domenica, trascinando il Lombardia Uno di Gagliardi - vittorioso al novantesimo per 5-1 - e salendo in doppia cifra in virtù dei dieci gol messi a segno in tredici partite disputate. Esterno d'attacco mancino, dotato di un gran dribbling e di una freddezza non indifferente negli ultimi sedici metri, il classe 2005 filippino può giocare sia alto a sinistra che alto a destra: pane per i denti di Gagliardi, il cui marchio di fabbrica - il 4-3-3 - può contare su un talento cristallino.
Jemil Yte e Gianluca Raimondi, coppia di ali del Lombardia Uno in posa dopo la sfida del 18 dicembre vinta contro la Vis Nova
«Domenica è stata per me una giornata molto speciale. Segnare quattro gol - racconta Jemil Yte - è stato bellissimo, una sensazione unica anche perché non li avevo mai fatti prima». E c'è da credergli, visto che fare quattro gol in una singola partita - specie se arrivano in un campionato Élite - non è cosa da tutti i giorni. Se poi tali marcature contribuiscono in maniera decisiva alla vittoria - arrivata in rimonta dopo il gol in apertura di Mondonico su calcio di rigore - un poker come questo può sicuramente passare alla storia. «La mia dedica va a tutte le persone che mi supportano, in primis la mia famiglia - prosegue il classe 2005 - ma anche amici e compagni di squadra». La stessa squadra che, a detta di Yte, può puntare decisamente in alto.
La titolare di Massimiliano Gagliardi in occasione della sfida alla Vis Nova dello scorso Novembre
Dopo un avvio col freno a mano tirato, tra sfortuna, poca precisione sotto porta e qualche disattenzione di troppo, il Lombardia Uno pare abbia ingranato. La manita rifilata al Manara ha proiettato i rossoneri al secondo posto in solitaria, nove lunghezze dietro l'inarrivabile Enotria e una davanti alla Tritium (CLICCA PER LA CLASSIFICA). Le parole di Massimiliano Gagliardi, che è convinto di poter essere protagonista dai quarti di finale in poi, trovano conferma in quelle di Jemil Yte: «Sono dell'idea che possiamo arrivare fino in fondo. Combatteremo fino alla fine per il primo posto, dopodiché la testa sarà alle fasi finali, laddove dove credo proseguirà il nostro percorso». Parole da vero leader quelle dell'esterno d'attacco, attualmente punto fermo dei rossoneri dopo un avvio decisamente più complicato.
Jemil Yte in azione durante la sfida dello scorso ottobre tra Lombardia Uno ed Enotria
«Il mio sogno è diventare un calciatore». Breve, conciso, forse scontato, ma dannatamente deciso. Queste le parole con le quali Jemil Yte indica il proprio sogno, oltre che obiettivo, legato al mondo del calcio. Uno sport a cui si è innamorato in tenera età: «Il primo a spingermi a giocare a calcio è stato mio cugino: era più grande di me - prosegue Jemil - e mi convinse ad iscrivermi a calcio». Il merito va poi a due fuoriclasse del calibro di Neymar - idolo numero uno del giovane filippino - e Salah, giocatore al quale Jemil si ispira: «Tifo Milan e ammiro davvero tanto Neymar, ma per caratteristiche mi ispiro a un giocatore come Salah». Come dargli torto: l'esterno rossonero può contare su un mancino fatato, uno scatto bruciante e una duttilità non indifferente potendo giocare sia a destra che a sinistra. Le abilità sotto porta sono ormai storia, proprio una "Bella Storia" come direbbe Fedez.