Under 17 Élite
27 Marzo 2022
Merlo, Grandinetti e De Nuccio, migliori in campo per l'Accademia Inter
Fuochi d'artificio dovevano essere, fuochi d'artificio sono stati. La partita più attesa dell'anno non ha deluso le aspettative, regalando un 3-3 che passerà alla storia come una delle sfide più pazze dell'ultimo decennio. Per i protagonisti, l'Alcione di Brunetti da una parte e l'Accademia Inter di Bergomi dall'altra. Per il talento, su tutti quello della coppia Pacifico-Gorla sponda orange e di Grandinetti sponda nerazzurra. Per le modalità, considerando che i padroni di casa si sono trovati avanti 3-0 fino a quindici minuti dalla fine prima della strepitosa rimonta ospite, culminata con un gol in pieno recupero. Per il significato, visto che il pari fa sorridere l'Accademia permettendogli di mantenere la vetta a scapito dell'Alcione - solo uno il punto di distanza - a quattro giornata dalla fine della regular season. In via Olivieri succede di tutto. L'Alcione passa con Pacifico, raddoppia con Gorla e sempre con l'ex Aldini fa 3-0. L'Accademia non molla, rimane in partita e dà inizio a quindici minuti di fuoco: Merlo accorcia le distanze, El Assli fa capire che la rimonta è possibile, ancora Merlo scatena la festa nerazzurra nel recupero. Il tutto unito in novanta minuti tirati, entusiasmanti, incerti. Forse non brillanti come all'andata, ma in una mattinata come questa e in un contesto come questo, può andare bene così.
Il primo quarto d'ora passerà alla storia per le letture difensive sbagliate. Stessa leggerezza - errore di De Vita sponda Accademia e Torresani sponda Alcione - ma esito diverso, visto che a mettere il muso avanti e mantenerlo sono gli orange: lancio dalle retrovie, lettura sbagliata di De Vita e destro tanto impacciato quanto letale di Pacifico, che fa 13 in stagione infilando in uscita Bellumé (14'). La leggerezza che costa meno cara è quella di Torresani, arrivata meno di due minuti dopo il vantaggio attraverso una dinamica molto simile: cross dalla sinistra dell'Accademia, liscio del terzino orange e occasione clamorosa per Seveso, che calcia a botta sicura ma trova di fronte a sé un Petris miracoloso (15'). Ai due squilli iniziali segue un primo tempo più tattico che tecnico, l'esatto opposto di quanto visto nella gara d'andata. Bergomi conferma il canonico 3-5-2 affidandosi alla coppia Rosa-Merlo in avanti, consegnando le chiavi del centrocampo al trio Mugheddu-Grandinetti-Cabezas e puntando sulla fisicità di Ndianefo a sinistra e Seveso a destra. Brunetti risponde con un 4-3-3 capace di dare libero sfogo dal tris d'assi formato da Caimi e Gorla sulle corsie a supporto dell'unica punta Pacifico, costringendo agli straordinari El Assli, De Vita e Cofrancesco. Il reparto arretrato nerazzurro, pur reggendo abbastanza bene l'urto, è costretto ad arrendersi al cospetto di un Gorla da cineteca che, nell'ordine: prende palla sulla trequarti di sinistra, se le sposta sul sinistro e sempre col mancino trova l'incrocio dei pali firmando il raddoppio (25').
I gol diventano presto tre nella ripresa, quando lo stesso Gorla si mette in proprio e infila di sinistro Bellumé chiudendo virtualmente la partita (19'). Effettivamente il sigillo dell'esterno ex Aldini mette in ginocchio l'Accademia, fuori dalla partita sotto l'aspetto del gioco ma ben aggrappata per la mentalità messa in campo. Bergomi lo vede e sotto di tre gol inserisce Serra e soprattutto De Nuccio, quest'ultimo rivelatosi uno dei migliori nell'ultima mezz'ora: difficile pensare a una mossa più azzeccata, visto che tra il 30' e il 34' l'Accademia va a segno per due volte rimettendo tutto in discussione. Il gol che accorcia le distanze è di Merlo, abile nel raccogliere un assist meraviglioso di Grandinetti - roba da vedere e rivedere - e letale nel battere Petris (30'). Quello che la riapre a tutti gli effetti è di El Assli, capace di saltare più in alto di tutti su calcio d'angolo firmando il gol numero 4 in stagione (34'). L'uno-due nerazzurro spaventa e non poco l'Alcione, tuttavia ancora inconsapevole dell'incubo che si sarebbe materializzato da lì a poco. Dopo una decina di minuti passati tra voglia di pareggiare (lato Accademia) e paura di non farsi recuperare (lato Alcione), l'episodio che stravolge tutto in pieno recupero: il protagonista? Ancora Merlo. Il centravanti orange prima vede infrangersi sul palo un gran colpo di testa in girata, poi è lesto ad avventarsi sulla ribattuta del legno sancendo il definitivo 3-3 (46') e facendo partire la festa nerazzurra.
ALCIONE-ACCADEMIA INTER 3-3
RETI (3-0, 3-3): 15' Pacifico (Al), 25' Gorla (Al), 19' st Gorla (Al), 30' st Merlo (Ac), 34' st El Assli (Ac), 46' st Merlo (Ac).
ALCIONE (4-3-3): Petris 6.5, Lauriola 6, Torresani 6.5, Lombardo 6, Rebaudo 7.5 (35' st Di Munno sv), Ciceri 6, Caimi 6.5 (8' st Gabba 6), Cozzi 6.5, Pacifico 7.5 (35' st Pagni sv), Notarianni 7 (44' st Keci sv), Gorla 8 (23' st Cenetti 6). A disp. Nocera, Baldi, Gasparetto, Arizzi. All. Brunetti 6.5. Dir. Caremoli.
ACCADEMIA INTER (3-5-2): Bellumè 6, De Francesco 6 (21' st Cofrancesco 6), Ndianefo 6.5, Mugheddu 6 (21' st Serra 6.5), De Vita 6 (26' st Sarno 6.5), El Assli 7, Seveso 6.5 (26' st Denuccio 7), Grandinetti 8, Rosa 6, Cabezas 6 (40' st Casagrande sv), Merlo 7.5. A disp. Larosa, Testasecca. All. Bergomi - Chieppa 7. Dir. Acquati.
ARBITRO: Cersosimo di Milano 7.5.