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25 Settembre 2023
Giulio Prete, l’attaccante mancino del 2007 ha lasciato la Puglia per incantare il nord Italia nella Folgore Caratese del presidente Michele Criscitiello
Il suo potenziale rating nel videogame cult per il calcio potrebbe essere tra il 90 e il 92 di punteggio, come i giovani talenti poi diventati i crack nelle quotazioni del calciomercato europeo e italiano. Ha percorso in automobile con il papà tutti i 1000 e più chilometri che separano il paese in provincia di Lecce dall’hinterland milanese. Dal Salento nel corso degli anni sono sbocciati tanti campioni che hanno raggiunto i vertici del calcio, con grandi imprese sportive sia nel campionato di Serie A che a livello internazionale. Un evergreen nella storia della Nazionale e della Juventus è CF7, come piace essere chiamato Franco Causio dall’arrivo in bianconero nel 2018 di Cristiano Ronaldo CR7, dai tanti amici del Friuli dove è rimasto a vivere dopo il finale di carriera tra Udinese e Triestina e dove collabora con società dilettantistiche tra le quali l’Ancona Udine. Nato a Lecce nel febbraio 1949, Franco Causio ha vinto molto con la Juventus (6 scudetti, 1 Coppa Italia e 1 Coppa Uefa, l’attuale Europa League) e nel suo palmarès ha la memorabile Coppa del Mondo nel Mondiale del 1982 in Spagna. Un altro salentino che si è affermato vincendo tanto da giocatore (sempre con la Juventus) e anche da allenatore (Bari, Siena Juve, Chelsea e Inter) è Antonio Conte, ventanni esatti in meno del ‘Barone’ Causio e qualità riconosciute a livello mondiale.
Giulio Prete, attaccante mancino classe 2007, da Lecce ha voluto andarsene nonostante il forte rilancio che il club di Sticchi Damiani ha messo in atto negli ultimi anni:
Il rinascimento del Lecce è da attribuire senza dubbio al ritorno alla direzione tecnica del figliol prodigo Pantaleo Corvino. La sua linea strategica diretta al mercato globale, il maestro tra i direttori sportivi l’ha spiegata in maniera molto spigolosa ma efficace: «A Lecce compro stranieri perché non voglio giocare con gli scarti degli altri club italiani».
La chiarezza negli obiettivi del direttore Corvino, molto pratico e celebre nel tradurre la propria filosofica calcistica: «Si può sbagliare la moglie ma non l'attaccante», può indirettamente avere allontanato il giovane concittadino Giulio Prete. A mercato chiuso il 16enne ha scelto di non aspettare il Lecce e partire per il nord Italia: prima destinazione la provincia di Vercelli in Piemonte e poi un’altra in Lombardia, Monza Brianza. Si è allenato in due club di Serie C: la gloriosa Pro Vercelli, che gli ha subito prospettato una stagione in Primavera 3 da sottoetà, e il Renate che ne ha testato le qualità fisiche in un’intensa settimana di preparazione. L’imminente inizio della scuola, la terza classe superiore frequentata da Giulio, ha accelerato la scelta per la Folgore Caratese, che l’ha accolto e ne ha colto le grandi prospettive del calciatore salentino. In Brianza c’è rimasto ma sulla sponda Folgore e non quella di Renate: nella prima giornata del campionato regionale Lombardia Under 17 Elite - girone B è subito titolare e posizionato sull’esterno destro dell’attacco a tre designato dal tecnico Enrico Galimberti. Mezzora, solo mezzora è per Giulio Prete è subito gol. La prima rete con tanto di dedica al papà (QUI il video) che sblocca la gara, poi seguiranno assist e un palo - a referto - più una serie di giocate del suo potente mancino che alla Folgore Caratese, tornata in estate nelle mani di Michele Criscitiello, non si vedevano da un bel po’ di anni. Da quando nel 2016 era arrivato nel centro sportivo di Verano il giovane ragazzo di origini napoletane Simone Simeri.