Under 17
22 Novembre 2022
ROGOREDO UNDER 17: Emanuele Casale, Armando Palese ed Edoardo Di Carlo
Se si fosse chiesto a Gabriele Passerini il miglior modo per lasciare la sua impronta nella sfida d'alta quota tra Romano Banco e Schuster, forse nemmeno lui avrebbe risposto con quanto è poi successo. Perché la punizione spedita con veemenza all'incrocio dei pali per l'1-1 finale dei biancoverdi forse non è l'epilogo sperato dalla squadra, ma certamente avrà fatto urlare di gioia l'attaccante di Dino Tripodi. Un pareggio sicuramente prestigioso data i dieci punti di differenza tra le due compagini, un divario che però non si è minimamente rivelato almeno nei primi quarantacinque minuti, solo reti inviolate e due fasi offensive inceppate. Nella ripresa, invece, si passa da una lenta e compassata melodia, ad un incessante e piacevole frastuono tutto rock. Bastano infatti due minuti allo Schuster per gonfiare la rete con il decimo timbro stagionale del solito Pietro Omodei, che sfrutta un'incomprensione tra due difensori, si infila e batte a tu per tu il portiere.
I neroverdi, sbloccata la partita, continuano a proporre gioco contro un Romano Banco tutt'altro che arrendevole, ma non la chiudono. Poi, proprio quando il match sembra avviato verso il suo epilogo, ecco che il neo entrato Ceraso conquista meritatamente un calcio di punizione dal limite dell'area. Sul punto di battuta si presenta Passerini che, senza pensarci due volte, scaraventa il pallone all'incrocio dei pali e manda in visibilio i romanbanchensi. Un finale amarissimo per lo Schuster e che lascia più di qualche rammarico al tecnico dei padroni di casa, Fabrizio Ferrandi: «È un pari che pesa soprattutto perché arriva ancora una volta dopo una partita in cui abbiamo fallito tanto davanti al portiere. Dobbiamo essere più cattivi, va bene il subire gol su una grande giocata individuale ma non possiamo sempre arrivare così tirati fino alla fine senza che la partita sia chiusa».
La stagione è una montagna imponente e che non tutti possono permettersi di scalare, sia per mezzi tecnici che per proprie qualità. Allora ecco che a subentrare possono essere mille fattori e quello che fa la differenza è anche e soprattutto la tenuta mentale. Sarà sicuramente d'accordo Salvatore Liberti, tecnico di un Settimo Milanese che in virtù del pareggio per 2-2 rimediato sul campo degli Olmi, perde la testa della classifica in favore di un Real Crescenzago straripante contro il fanalino di coda Bonola. Non è stato sicuramente il Settimo delle migliori occasioni ma nel pari c'è gran parte del merito dei ragazzi di Mannino, autori di una prestazione sicuramente attenta e allo stesso tempo arrembante. Accade tutto nella ripresa, quando Bressan dagli undici metri e poi Tonolini di testa su corner al bacio di Dopinto ribaltano l'iniziale vantaggio biancorosso targato Raul Colombo. Non passa però nemmeno un minuto e Volta decide di rimettere in parità la partita scaraventando il pallone in porta dopo una mischia in piena area di rigore. Volta è anche l'ultimo degli autori ad apporre il proprio timbro alla partita, che consegna un punto a testa sicuramente a due facce per le rispettive ambizioni di classifica.
C'è però sicuramente tanto orgoglio lato Olmi, come testimoniato dalle parole del tecnico Riccardo Mannino: «Il risultato finale ci lascia ampiamente soddisfatti perché ci da la conferma che la strada che abbiamo intrapreso può essere quella giusta. È stata una partita tosta ma giocata alla grande, il Settimo Milanese è una bella squadra e merita la posizione di classifica che ricopre, i miei ragazzi però l'hanno interpretata nel migliore die modi. Tutte e due le squadre hanno giocato a viso aperto nel secondo tempo, forse ai punti avremmo meritato qualcosa in più ma il pareggio è comunque giusto. Ci è mancata e ci manca ancora un pò di concentrazione in determinate situazioni, la differenza l'ha fatta la nostra compattezza. Essenzialmente siamo stati squadra, dall'inizio alla fine».
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