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Mario Rigamonti-Cellatica: pareggio e classifica congelata, un rigore di Squassina viene vanificato da un tacco di Folli

Ospiti cinici, padroni di casa col diesel: un rigore e l'espulsione di Silvestro a metà ripresa condizionano un match sempre equilibrato

Nicolas Folli, Mario Rigamonti

Nicolas Folli della Mario Rigamonti, autore di un gol di pregevole fattura nella ripresa valso ai suoi il pari interno contro il Cellatica

Posta equamente divisa fra Mario Rigamonti e Cellatica dopo un match equilibrato nel quale gli errori l’hanno fatta da padrone: apre dal dischetto Squassina nel primo tempo e risponde Folli con una prodezza nella ripresa. Gara, questa, che per una delle due avrebbe potuto rappresentare molto in ottica classifica vista la battuta d’arresto del Breno, ma entrambe non ne hanno approfittato e la situazione in graduatoria rimane invariata. La sosta a breve verrà accolta come un toccasana per poter serrare le fila e recuperare, su entrambi i versanti, i giocatori ancora in infermeria. Più cinico e opportunista nella prima parte di gara il Cellatica, mentre uscita bene nella ripresa per cercare il ribaltone la Mario Rigamonti: impresa riuscita solo a metà. Di certo i locali non hanno sfigurato nemmeno nella prima frazione ma in quella fase la manovra offensiva pareva poco incisiva e macchinosa, a differenza di quella ospite che ha subito impresso la svolta seppur grazie ad un «mani in area» di Bettoni. Nella ripresa buon atteggiamento e predominio locali, con i gialloblù sempre più in difficoltà nell’arginare Gualdi e compagni. Il gol strepitoso di Nicolas Folli ha poi illuso perché un rosso a Silvestro rimescolava nuovamente le carte in tavola quando sul cronometro c’era ancora largo spazio per il calcio-giocato. E anche qui gli ospiti potevano - forse -  essere più incisivi nello sfruttare il vantaggio numerico, ma così non è stato.

Rigorino? Primo quarto d’ora iniziale privo di particolari effetti speciali, Mario Rigamonti in campo in versione 4-3-1-2 avente Molinari in azione dietro a Folli e Derbal, con una mediana a tre composta da Gualdi, Diene e Rossetto a copertura di una canonica linea a quattro in difesa con Qesku a destra, Bettoni a sinistra, Perrone e Silvestro centrali. Rispondeva il Cellatica in tradizionale tenuta gialloblù con un 4-3-3 agente per lo più dal lato destro mediante le iniziative di un Fontana ispirato, a folate in discesa su quella corsia. Dopo le prime scaramucce iniziali la prima vera occasione era per Folli ma il suo tiro risultava debole. Poco dopo ancora il granata Folli sfiorava il gol dal limite dopo essersi divincolato dalla marcatura di Di Prinzio con grande caparbietà: ne veniva fuori un tiro forte e centrale sul quale l’estremo Galletti - in sospensione - compiva un mezzo miracolo.  Alla mezzora un tocco di mano di Bettoni portava Squassina al dischetto il quale non sbagliava nonostante Benedetti avesse intuito l’angolo alla sua destra (0-1). Poco dopo Molinari ci provava su punizione ma la parabola era debole ed intuitiva. Buon tentativo anche da parti di Gualdi da fuori, sul quale ne ricavava in cambio un problema al setto nasale. Verso il finale di frazione cross col contagocce di Derbal sulla testa di Folli che da un amen si faceva disturbare dalla presenza del portiere, non incocciando così con la giusta decisione la palla: occasionissima sfumata. Nel complesso gran primo tempo del Cellatica in difesa e Rigamonti in avanti senza troppo mordente, quasi d’inerzia: la manovra granata non sembrava fluida e permetteva una facile lettura alla difesa del Cellatica. Rimane qualche perplessità sul penalty.

Alla Zola. Si ripartiva senza cambi, i due tecnici non erano particolarmente propensi a stravolgimenti tattici. Parte con buon piglio la Mario Rigamonti che con Bettoni saggiava subito i riflessi di Galletti, nel frangente attento. Entrava con maggior inventiva anche Molinari, un po’ troppo timido nella prima parte di gara. Il Cellatica avrebbe potuto chiuderla con Giorgi ma la sua palla inattiva spegneva la sua parabola sulla traversa a Benedetti battuto. Gran prova comunque dell’esterno-basso sinistro gialloblù, prezioso anche in ripiegamento. Il Riga provava a colpire in più d’un occasione con Perrone ma senza fortuna: bello però il tentativo quando il difensore saliva in cielo e non centrava il bersaglio grosso dopo una grande elevazione in occasione del corner calciato dal solito Derbal. La partita rimaneva precaria, una fase in cui poteva segnare chiunque e il risultato era affidabile come una puntata alla roulette di Campione. Ma in questa fase a spiccare era il tacco folle di un pazzesco Folli alla Gianfranco Zola su assist dalla destra di Bettoni, bravo nel risarcire i suoi del penalty causato (1-1). Qui grandissima perla del bomber granata che andava così a prendersi il tributo del centro sportivo con le mani sulle orecchie ad ascoltare l’ovazione dei presenti. Sulle ali dell’entusiasmo Gialdi chiamava ancora una volta Galletti alla risposta in angolo. Il forcing granata però si esauriva quando il direttore sventolava il secondo giallo in faccia a Silvestro, propiziando così il ritorno dei gialloblù, spariti per lunghi tratti della ripersa. Agli ospiti mancava però l’ultimo facile passaggio per cavalcare le ampie praterie a disposizione, e ad un quarto d’ora dalla fine l’ultimo guizzo ospite recava le generalità di Cristian Moerni che, una volta guadagnatosi la corsia preferenziale per presentarsi davanti a Benedetti, mancava clamorosamente il bersaglio. Pari e patta.

IL TABELLINO

MARIO RIGAMONTI-CELLATICA 1-1
RETI: 30’ rig. Squassina (C), 9’ st Folli (M).
MARIO RIGAMONTI (4-3-1-2): Benedetti 7, Qesku 6 (9’ st Hopfl 6), Bettoni 6, Perrone 6.5, Silvestro 5.5, Rossetto 6 (20’ st Rizzola 6), Diene 7, Gualdi 6.5, Folli 8, Derbal 6.5 (35’ st Ologungbiri 6), Molinari 6.5 (20’ st Porta 6). A disp. Bontempi, Baldi, Donati, Salvadori, Romano. All. Piovani 6.5.
CELLATICA (4-3-1-2): Galletti 7, Nappi 7, Giorgi 7, Di Prinzio 7, Bernardelli 7, Pizzamiglio 6.5 (35’ st Nawjari sv), Fontana 6.5 (15’ st Moreni 6), Bighe 6.5 (11’ st Rega 6), Belvedere 7, Squassina 7.5 (24’ st Battaleni 6), Talone 6.5 (15’ st Macaluso 6). A disp. Odajiu, Visini. All. Ferrari 6.5.
ARBITRO: Pagliuca di Brescia 6.
AMMONITI: Rossetto (M), Talone (C).
ESPULSO: 23’ st Silvestro (M).

LE PAGELLE

MARIO RIGAMONTI
Benedetti 7
Non può nulla sul penalty: bene l’intuizione dell’angolo ma pur allungandosi non si arriva alla deviazione: non male le uscite con i piedi per gli anticipi sugli attaccanti,  e anche nella ripresa chiudere bene la porta.
Qesku 6 A volte troppo rinunciatario, potrebbe dare più abbrivio nella sua zona di competenza ma comunque interpreta con discrezione la fase difensiva.
9’ st Hopfl 6 Entra nella fase più propizia e non fa per nulla male.
Bettoni 6 Peccato per il rigore causato, ma si riscatta con l'assist: fa un buon lavoro in copertura ed è sempre attento a chiedere il green pass nella sua zona; guardingo.
Perrone 6.5 Sbroglia con mestiere qualche grattacapo nelle zone delicate del campo, nella foga a volte pecca in precisione nel far ripartire la manovra ma nel complesso ampia sufficienza.
Silvestro 5.5 Buon senso della posizione e nelle  marcature, deve solo ragionare un po’ di più: lasciare i suoi in dieci non è stata una delle trovate più geniali della giornata.
Rossetto 6 In mezzo al campo fatica a trovare le giuste coordinate ma cresce alla distanza ritrovando l’equilibrio perduto in precedenza: alla fine non ne ha più.
20’ st Rizzola 6 Buon impatto sul match.
Diene 7 Alcuni cross per  i compagni non sono niente male, le sue lunghe macinano metri in quantità ma in occasione dei dribbling lo fanno rallentare. Alti e bassi poi crescita costante.
Gualdi 6.5 Buoni tentativi da fuori, immola la salute nel mezzo non tirando mai indietro la gamba nei contrasti, apprezzabile l’approccio caratteriale. Indomito.
Folli 8 Già in apertura ha qualche buona occasione che potrebbe concretizzare con più cattiveria, bene l’apporto fisico per disarcionare il marcatore dalla sua casacca e sul gol inventa una magia di tacco: spettacolo!
Derbal 6.5 Svaria su tutto il fronte d’attacco, prima a sinistra poi a destra per cercare il varco vincente: bene il dinamismo, stavolta manco solo l’ultimo passaggio (35’ st Ologungbiri sv).
Molinari 6.5 Un po’ imbrigliato nelle terre al centro del campo dalle chiusure preventive del Cellatica, pe questo fatica a saltare la prima pressione ma nel complesso si batte con discreta temperanza, fa quel che può.
20’ st Porta 6 Subito grande approccio alla gara, peccato non abbiamo avuto più tempo per mettersi in luce.
All. Piovani 6.5 Squadra un po’ compassata nella prima parte, esce bene nella ripresa e non soffre particolarmente l’inferiorità numerica: le assenze del periodo gli pregiudicano un maggior rendimento, nei cambi usa il bilancino.

CELLATICA
Galletti 7
Un po’ indeciso nelle prese alte, ma nella gara si difende con parate degne di nota. Sopratutto nella ripresa tiene a galla i suoi nel momento di maggior forcing locale, tra i migliori.
Nappi 7 Grandissima prova dietro, si sgancia poco ma fa grandi diagonali per chiudere nell’imbuto gli attaccanti avversari: prova di livello.
Giorgi 7 Lavoro preziosissimo in fase difensiva, limita Derbal e lo manda all’esterno per disinnescarne l’efficacia: di mestiere. Nella ripresa bacia la traversa con un sinistro pregevole.
Di Prinzio 7 Aiuta il compagno e si aiuta chiudendo ogni spiffero per un tempo abbondante, grande affiatamento col resto del reparto.
Bernardelli 7 Gran prova in difesa, a volte commette qualche imprecisione ma ha il pregio di riparare al danno commesso, portando la sua prova ad una performance apprezzabile: granitico.
Pizzamiglio 6.5 Gran primo tempo ma poi la stanchezza si fa sentire e una volta sulle gambe è costretto al cambio: rimane una prova incoraggiante (35’ st Nawjari sv).
Fontana 6.5 Bene le sue iniziative sulla destra, più brillane nella prima parte che nella seconda, va un po’ spegnendosi fino al cambio.
15’ st Moreni 6 Buon ingresso, peccato per l'occasionassimo nel finale: gli avrebbero fatto una statua a Cellatica.
Bighe 6.5 Cala nella ripresa ma nel primo tempo ha garantito qualche buon guizzo in avanti, guadagnandosi un'ampia sufficienza.
11’ st Rega 6 Entra in un momento difficile e si mette sulla barricata.
Belvedere 7 Buon lavoro per la squadra, gli manca solo il guizzo per segnare e un pizzico di personalità in più non guasterebbe: la sua prova rimane preziosissima per il collettivo.
Squassina 7.5 Dal dischetto è freddissimo e dopo essersi guadagnato il penalty porta i suoi avanti con grande freddezza e leadership, prova niente male.
24’ st Battaleni 6 Entra ma il trend verte in favore della Rigamonti, difficile trovare continuità nei pochi sprazzi avuti.
Talone 6.5 Buon primo tempo, nella seconda parte dà tutto e alla fine non ha più ossigeno nei polmoni: si immola per la causa.
All. Ferrari 6.5 La squadra conduce bene la prima parte di gara, soprattutto in fase difensiva. Nella seconda perde un po’ d’intensità e nel finale - con l’uomo in più - potrebbe giocare molto meglio e con più lucidità.

ARBITRO
Pagliuca di Brescia 6
Un cartellino giallo preventivo forse un po’ troppo affrettato all’inizio a Rossetto, poi il rigore ha lasciato qualche perplessità ma era comunque vicino all’azione. Deciso nel mandare sotto la doccia Silvestro per doppia ammonizione (la prima per proteste), sui fuorigioco fa quel che può.

LE INTERVISTE

Al temine della gara un pizzico d’amarezza da parte di Angelo Piovani, tecnico Rigamonti, per l’emergenza infortuni che sta colpendo la squadra, queste le sue parole: «Non stiamo attraversando un bel momento, siamo decimati dagli infortuni. Abbiamo fuori Preti, Anelli, Asta, tutti giocatori per noi importanti visto il sistema di gioco che stiamo portando avanti con convinzione dall’inizio». Assenze importanti che minano il reparto avanzato, la poca lucidità odierna è presto spiegata sempre dal tecnico granata: «Ultimamente facciamo anche troppi errori sottoporta in aggiunta ad altre ingenuità che paghiamo puntualmente con gol subiti. Dobbiamo essere più bravi - continua Piovani - perché a fine primo tempo dovevamo essere sopra ed invece eravamo sotto nel punteggio. Nella ripresa siamo stati poi ingenui sull’espulsione visto che la prima ammonizione era arrivata per proteste. Lì bisognava temporeggiare con la palla coperta ma ci siamo cascati: è un periodo difficile». Le difficoltà iniziali nel tradurre favorevolmente la buona mole di gioco espressa deriva, a detta dell’allenatore, dalla difficoltà d’adattamento di alcuni interpreti, questo il passaggio: «Stavolta non avevamo i finalizzatori per questo modulo (4-3-1-2), e quindi sto cercando di adattare in quelle posizioni alcuni giocatori: purtroppo - nonostante delle variazioni in corso d’opera - altri moduli non li abbiamo ancora provati, è mancato il tempo. Anche se con le assenze è difficile fare variazioni, in questo periodo facciamo fatica ad allenarci bene». Piovani ha anche spezzato una lancia in favore di Folli, il suo attaccante che stavolta gli ha tolto le castagne dal fuoco: «Mi è piaciuto l’impegno generale, in particolare Folli perché da sempre tutto quello che ha, oltre ad avere grandi qualità. Però in questo periodo siamo troppo rigidi, ci preoccupiamo della giocata quando invece dobbiamo giocare più semplice: questa la ricetta per uscire al più presto da questa situazione, altrimenti diventa dura». Prima di concludere, sempre Piovani sull’episodio del rigore: «Il braccio di Bettoni mi sembrava vicino al corpo e in un movimento naturale, quindi secondo me non poteva affrontare l'avversario diversamente e con le braccia dietro perché sarebbe andato sull’avversario in modo scoordinato: purtroppo l’arbitro l’ha vista diversamente. Il mercato? Non so se ci saranno innesti, ma lavorerò con il materiale che ho per sopperire alle mancanze». 

E se sul versante Mario Rigamonti c’è del rammarico per la mancata operazione-aggancio al Breno (sconfitto nel big match contro il Lumezzane), sul versante Cellatica traspare soddisfazione per la prova odierna. Il commento a caldo di Pierangelo Ferrari, tecnico Cellatica: «Risultato giustissimo, va bene così ma è stata un’occasione persa perché  potevamo superarli in classifica. Siamo partiti speculari a loro, ma nel secondo siamo passati al 4-3-3 con l’inserimento di Battaini perché avevamo difficoltà a contenere Folli e per quello ho voluto inserire un uomo in più a supporto. Peccato perché nella ripresa, una volta in superiorità numerica, ho provato ad inserire due mezzali per fare più gioco ma non abbiamo riscontrato la svolta sperata. Siamo rimasti troppo statici e non ne abbiamo approfittato della superiorità numerica. Poi, sì, è mancato l’ultimo passaggio in questa fase perché abbiamo creato occasioni ma le abbiamo anche sciupate». Il tecnico ha apprezzato il gran lavoro per la squadra svolto da Belvedere nell’arco del match, sempre Ferrari: «Mi è piaciuto lo spirito di sacrificio generale, la nostra squadre non ha grandi individualità, sono tutti giocatori di buona volontà e disposti al sacrificio. Sicuramente Belvedere ha fatto un ottimo lavoro “di cucitura”. Davanti ci è mancato Treccani, il nostro attaccante di punta. Ma Belvedere sta crescendo molto ultimamente e anche questa volta ha fatto davvero bene». A questo punto, una volta nel gruppo di testa, gli obiettivi stagionali gialloblù cambiando di 360 gradi. «Partiti per salvarci - spiega ancora Ferrari - e  sappiamo quali sono le nostre caratteristiche e cosa dobbiamo fare per migliorarci. Però stiamo facendo un bel campionato e, anche se non possiamo pretendere di vincere contro tutte le alte, abbiamo qualità per mettere in difficoltà chiunque. La classifica non mente, il quarto porto rispecchia ciò che stiamo facendo in questo campionato. Speriamo di arrivare ai playoff a questo punto: sono diventati il nostro obiettivo». Anche per Ferrari le operazioni in entrata rimangono una remota possibilità, chiude così il tecnico: «A livello numerico ci servirebbe un difensore, ma non credo arrivino innesti dal mercato, per il resto abbiamo giocatori in tutti i ruoli. Siamo  coperti e in prospettiva ci sono giocatori che possono migliorarsi, per cui mi sembra giusto lavorare con quelli che ho già a disposizione». 

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