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Under 17 Serie C

Capelli la riprende ma non basta: il Sangiuliano si arrende al Piacenza dopo i calci di rigore

Al capolavoro balistico di Mantegazza risponde la tenacia gialloverde, poi i tiri dal dischetto fanno cantare gli emiliani

Mantegazza e Muzio

Mantegazza, migliore in campo a fianco del Muzio Martinez, colui che ha schermato il rigore decisivo.

Ago della bilancia tarato sullo zero. Due tipologie di partite all'interno di essa stessa. Termina per 1-1 la finale del Memorial Di Pasquale 2023 che vede scendere in campo due formazioni di assoluto prestigio: Piacenza e Sangiuliano City. Ma a trionfare dopo i calci di rigore sono i biancorossi, che si aggiudicano così il trofeo dopo un ultimo atto tiratissimo.

 

 

 

STUDIO DISTURBATO

 

 

Si potrebbe tranquillamente riassumere così la prima frazione di gioco. Avvio del match che vede l'alternarsi di buoni spunti offensivi, non concretizzati per il 90%, ma anche la mascolinità dei contatti non è da meno nel corso dei primi tre quarti d'ora. Un'anomalia che emerge dal primo istante di gara è la coesistenza dello stesso modulo di gioco da entrambe le compagini. Differenza fondamentale tra i due assetti tattici verte sulla presenza del trequartista per quanto concerne i biancorossi. Resta molto piatto il 3-5-2 schierato da Di Benedetto; sarà proprio questa la chiave di lettura del club piacentino, intenzionato a colmare con maglie rosse il gap fra centrocampo e attacco della squadra a tinte gialloverdi. Non presenta particolari sussulti l'inizio dell'incontro, ma spicca su tutti la rete che porta in vantaggio i biancorossi. Minuto 8 sul cronometro, corner a favore della società con sede fra Lombardia e Piemonte, respinge di testa Cravino sui piedi di Mantegazza, metronomo dell'organico di Vercellesi che pesca il jolly e da fuori area trova il punto più lontano dalla figura di Lattisi: l'incrocio dei pali. Fa poca storia ciò che accade nei momenti successivi alla marcatura targata numero 5. Si conclude sul punteggio di 1-0 la prima metà del confronto.

 

 

LA LEGGE DEL GOL

 

 

Non è l'eccezione a confermare la regola, ma la ripetizione della sua dimostrazione. Anche questa volta il primo comandamento scritto su tutti gli almanacchi calcistici prende forma e a subire le conseguenze della poca lucidità sotto porta (o la gran prestazione del subentrante estremo difensore ex Monza Bonazzoli) ne è il Piacenza. Garioni si allaccia gli scarpini nella ripresa e dimostra a tutti il perché del numero che sta portando sulle spalle. Prima il 9 dei biancorossi spara addosso a Bonazzoli e poi sempre lo stesso è abile nell'uscire dalla gabbia di maglie gialle grazie all'1-2 con il compagno di reparto Bassanini; risulta vana la conclusione del "puntero" emiliano, non per suoi demeriti ma per l'opposizione spettacolare di Bonazzoli. Dagli sviluppi di calcio d'angolo, immediatamente calciato, si ritrova sui piedi la palla del raddoppio Kungulli; a portiere e quattro difendenti battuti si immola Sarno e gli dice di no. Ma quando fallisci un'occasione così nitida, la beffa è dietro l'angolo. A 20 dalla fine Borghi accende il motorino e lancia in profondità il Mandzukic di San Giuliano Milanese, Jacopo Capelli, il quale con una veemente spallata si libera di Gandolfi e deposita alle spalle di Muzio. Forse al vero primo tiro in porta punisce l'armata di Di Benedetto, la quale non bada molto all'estetica, ma alla concretezza. Cinismo che manca invece a Spolaor, classe 2007 che a sessanta secondi dal termine spreca un rigore in movimento e nega ai suoi la gioia di alzare il trofeo a Vimodrone, calciando alle stelle e steccando il possibile ribaltone.  

 

 

 

 

SEQUENZA RIGORI

 

 

  • Porta in vantaggio i suoi il numero 10 del Sangiuliano, Vaccarella, con uno scavetto che spiazza Muzio.
  • Pareggia i conti il capitano dei biancorossi incrociando alla perfezione, Bonazzoli intuisce ma non può nulla, la conclusione è forte e precisa.
  • Gol del 4 del Sangiuliano, Sarno, che con il "rigore della paura" si assicura la trasformazione.
  • Segna anche il del 17 del Piacenza che con la paradinha di Neymar spiazza Bonazzoli.
  • Va in rete pure Borghi che infila la palla sotto all'incrocio, non proprio un penalty da difensore il suo.
  • Calcia alto Gualtieri del Sangiuliano.
  • Copia e incolla del rigore precedente è la conclusione di Re Delle Gandine del Piacenza.
  • Calegari non calcia male, ma trova sulla sua strada Muzio, autore di una parata tutt'altro che semplice.
  • Si incarica della battuta un altro difensore, Kungulli, che alla Montiel, regala un trofeo al suo equipaggio.

 

 

IL TABELLINO

 

 

PIACENZA SANGIULIANO CITY 1-1 (4-3 d.c.r)
RETI (1-0, 1-1):
8' Mantegazza (P), 24' st Capelli (S).
PIACENZA (3-4-1-2): Muzio, Kungulli, Re Delle Gandine, Gandolfi, Mantegazza, Cherif (1' st Serdani), Napoletano, Devoti (1' st Di Leone), Garioni, Bassanini ( 26' st Klasnetic), Natoli (26' st Velardi). A disp. Fossati, Delmiglio, Costantini, Curti. 
SANGIULIANO CITY (3-5-2): Lattisi (1' st Bonazzoli), Gualtieri, Borghi, Sarno, Cravino (15' Cassaghi), Ronchi, Lupano, Calegari, Pangelliere (26' st Spolaor), Vaccarella, Calia (1' st Capelli). All. Di Benedetto.
AMMONITI: Re Delle Gandine (P), Mantegazza (P), Calegari (S).
ARBITRO: Corvetto di Cinisello Balsamo 7.

 

 

I MIGLIORI

 

 

MUZIO

Saltuariamente chiamato alla parata, ma è decisivo nell'intercettare il penalty a Calegari.

MANTEGAZZA

Nel primo tempo agiva in totale libertà ed è proprio lì che ha messo in mostra la sua visione periferica, come in occasione del gol.

BONAZZOLI

Si potrebbe ritagliare grandi meriti per aver protratto la gara ai rigori. Suo malgrado gli avversari hanno calciato dagli undici metri in maniera impeccabile.

SARNO

Mo-nu-men-ta-le. Il più ispirato della sua retroguardia. Non è stata sufficiente la sua prestazione al fine corale.

VACCARELLA

Il ''cucchiaio'' da primo tiratore è sintomo di un momento di grande spolvero. Uno dei pochi che ha tentato di accendere la luce per agguantare il pari.

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