07 Dicembre 2018
Assago
Giovanili Milano, il «caso Assago» continua ad avere contorni poco chiari. Nel Comunicato Ufficiale di questa settimana la Corte d’Appello Territoriale ha confermato la sconfitta a tavolino del club, condividendo la decisione del Giudice Sportivo indicando peraltro una data sbagliata (15 novembre, ndr).
Ma andiamo con ordine. Il 21 ottobre l’Assago affronta il Club Milano, perdendo 3-1. In un finale concitato, il direttore di gara pare sospendere la gara a cinque minuti dal termine, senza indicare giocatori espulsi nel referto (in nostro possesso quello consegnato alle squadre, ndr).
Tre giorni dopo, il 24 ottobre, la squadra scende in campo per il recupero della seconda giornata con lo Zivido, vincendo 1-0.
E qui sta il colpo di scena. Il 25 ottobre, nel Comunicato Ufficiale, la Delegazione di Milano riporta la decisione del Giudice Sportivo che indica ben cinque giocatori espulsi in casa Assago nel corso della gara con il Club Milano, con conseguente sconfitta a tavolino per 3-0.
Essendo intesi come rossi diretti, l’Assago perderà 3-0 a tavolino anche la gara con lo Zivido, come da regolamento.
E qui si arriva al ricorso dell’Assago che ritiene come le cinque squalifiche della gara con il Club Milano debbano considerarsi tali dal 26 ottobre, il giorno successivo alla data di pubblicazione del Comunicato: «in quanto al momento della sospensione il Direttore di Gara non mostrava ai giocatori alcun cartellino rosso e anche sul rapportino».
Da qui la sentenza di questa settimana: «La Corte Sportiva d’Appello Territoriale (…) osserva che dall’esame di tutti i documenti a disposizione per la corretta valutazione della fattispecie in questione non può che condividersi la decisione del Giudice Sportivo».
Ma a questo punto serve chiarezza. Quali documenti ha esaminato la Corte Sportiva d’Appello Territoriale? Il rapporto di gara consegnato alle squadre in cui non erano indicati giocatori espulsi? Come poteva, in tal caso, l’Assago conoscere le decisioni arbitrali il 24 ottobre contro lo Zivido? Non era il caso che la sentenza di questa settimana fosse più chiara? E perché per quest'ultima sentenza si è dovuto arrivare addirittura ad inizio dicembre, con quindici giorni e passa di attesa?
La regolarità del campionato richiede maggiore trasparenza.