Il girone B degli Under 17 Elite è comandato dalla Virtus Ciserano Bergamo. I ragazzi di Guizzetti non hanno sbagliato un colpo fino ad ora. Quattro partite giocate, dodici punti ottenuti. Fra i protagonisti di questo grande avvio ci sono sicuramente i cugini Viscardi. Alessandro e Daniele hanno realizzato cinque dei dodici gol totali messi a segno dai rossoblù. Nella seguente intervista si sono raccontati a tutto tondo: dai loro idoli ai sogni nel cassetto, passando per l’attuale momento di inattività.
Come vi state allenando in questo periodo di lockdown?Daniele: «Mi alleno da solo in palestra, faccio esercizi sulla forza. Era così già prima dello stop e ora sto continuando».
Alessandro: «Anche io faccio esercizi autonomamente. In più abbiamo un programma che ci è stato dato dall’allenatore».
Parliamo del vostro percorso. Avete sempre giocato insieme?Daniele: «No, abbiamo cominciato a giocare nella stessa squadra tre anni fa. Io ho cambiato diverse squadre. Ho giocato a Brembate, al Pontisola, al Bottanuco e al Villa d’Almè. Poi nella Pro Sesto, ma l’ambiente non era dei migliori. Non avevamo un pullmino e dovevo fare due ore di strada per andare ad allenarmi. Così sono arrivato alla Viruts, dove ho trovato mio cugino».
Alessandro: «Ho cominciato a cinque anni all’Alzano Cene, ma non mi piaceva e ho smesso subito. Poi in terza elementare, vedendo i miei amici giocare, ho deciso di riprendere all’Oratorio Fiorano. Ho continuato nella Polisportiva Villese e alla Polisportiva Villese, prima di accasarmi alla Virtus».
Vi fa un certo effetto essere nella stessa squadra?«No, la viviamo normalmente, come se fossimo due compagni di squadra qualunque».Come vi trovate alla Virtus?Daniele: «Da Dio. Sia con la società, che con l’allenatore e i compagni. E poi è un club seguito dai professionisti, che ha molta visibilità. Ad esempio, Francesco Zambelli, un nostro ex compagno, ora gioca nell’Inter ed è anche nel giro della Nazionale. In più, si dà importanza anche ad aspetti extra calcistici. Abbiamo vinto per due anni di fila il premio Fair Play».Alessandro: «Anche io mi trovo molto bene. Sono qui da tanto tempo e non ho mai avuto problemi con nessuno. La società è ben organizzata. E ognuno di noi viene trattato allo stesso modo, senza preferenze. La Virtus non cambia mai troppi giocatori, quindi il gruppo è in linea di massima sempre lo stesso. Questo è importante perché ci conosciamo tutti e siamo più uniti».Che obiettivo avete quest’anno?Daniele: «Vincere la finale dei Regionali. L’ho già persa una volta, può bastare»Alessandro: «Anche per me vale la stessa cosa. Io ne ho perse addirittura due…»Daniele è un attaccante, Alessandro un esterno. Qual è il vostro stile di gioco?Daniele: «Fino all’anno scorso giocavo anche io più largo, poi Guizzetti mi ha voluto con i 2003 e mi ha detto che se mi avesse allenato mi avrebbe fatto giocare da attaccante, e così è stato. Non sono uno che si abbassa e dialoga coi compagni in campo, preferisco attaccare la profondità e sfruttare la velocità e la forza».Alessandro: «Sono più gracile rispetto a mio cugino fisicamente. Preferisco dribblare e cercare la giocata. Mi piace anche tagliare dentro il campo per accentrarmi».Quali sono i vostri idoli?Daniele: «Ronaldo il Fenomeno. Vedo sempre i suoi video, era un giocatore incredibile. Per me uno dei tre più forti di sempre».Alessandro: «Ne ho due. Uno è Ronaldinho. Con la palla faceva cose assurde, difficili solo da pensare. L’altro è Mahrez per il suo stile di gioco. Mi ispiro a lui».Avete un sogno nel cassetto?Daniele: «Diventare un calciatore professionista. Penso sia un po’ l’obiettivo di tutti».Alessandro: «A me piacerebbe giocare in Inghilterra. In Premier League è dura, ma mai dire mai…»
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