L'avventura di Fabrizio Rutigliano sulla panchina del Dertona Under 17 non ha avuto il tempo di decollare. Rutigliano, che nella scorsa stagione allenava l'Under 19 del HSL, aveva preso il gruppo classe 2004 a settembre, ma a causa dell'attuale situazione il tempo per prendere confidenza con i ragazzi è stato poco. Convincenti, comunque, le due gare disputate dal Dertona prima dello stop dei campionati: vittorie contro Asca ed Atletico Fraschetta, 10 gol fatti e nessuno subito.
La speranza di Fabrizio è che nella prossima stagione ci possa essere l'opportunità di riprendere il percorso iniziato a settembre, magari in un'ipotetica Under 18: «Sono assolutamente favorevole all'istituzione di questa categoria intermedia, farebbe bene ai ragazzi in quanto non possono essere pronti per il salto in Juniores o Prima squadra, venendo da un biennio in cui hanno giocato pochissimo; hanno perso le stagioni fondamentali per la crescita di ogni giovane calciatore». Rutigliano conosce molto bene le annate Allievi, essendo le categorie che preferisce allenare: «Negli ultimi anni ho allenato prevalentemente le Under 19 del HSL e gli Under 17, mi trovo a mio agio con i ragazzi di quell'età. Mi ricordo quando gli scarpini li indossavo io, ho iniziato a giocare proprio nel Derthona e ho fatto tutto il Settore giovanile fino all'esordio in Prima squadra a 16 anni; con la Prima squadra abbiamo vinto il campionato di Promozione e di Eccellenza arrivando in Serie D; in seguito ho cambiato diverse squadre della provincia e ho terminato la carriera nella squadra del mio paese, il Villaromagnano. Essendo mancino ho sempre giocato da esterno sinistro, alto e all'occorrenza basso, ma negli ultimi anni ho fatto anche la punta e mi sono divertito parecchio».
Quando gli si chiede quali sia la filosofia di gioco che cerca di trasmettere ai ragazzi, Rutigliano non ha dubbi: «Di base mi piace partire dalla difesa a 4, voglio che i miei giocatori mettano in pratica un sistema difensivo collaudato e che, una volta persa palla, cerchino di recuperarla il prima possibile; come modulo preferito dico il 4-3-3, ma ovviamente mi adatto in base alle caratteristiche dei calciatori che ho a disposizione. Ammiro molto e mi ispiro ad Allegri ed Ancelotti, a mio parere dei maestri nella gestione del gruppo e mai banali anche dal punto di vista della comunicazione. Durante la mia carriera da calciatore ho avuto la fortuna di essere allenato da tanti tecnici preparati, tra tutti cito Gigi Manueli, che era il mio allenatore quando vincemmo il campionato di Promozione col Derthona».
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