Under 17 femminile
09 Dicembre 2022
Cristina Minuscoli, autrice del 3-1 definitivo
«Atalanta, benché fosse una fanciulla, correva più veloce di tutti gli uomini». Per chi al Classico masticava greco antico, questa era la tipica esercitazione sulle subordinate concessive di preparazione alla temutissima versione di fine argomento. Stavolta, invece, questo esercizio di grammatica ellenica ben si presta come titolo alle baby dee di Michele Frigerio, davvero semidivine sull’ostico terreno del Brescia e ora più veloci in classifica - non degli uomini - ma di tutte le altre contendenti del campionato. Finisce 3-1 in favore delle orobiche il derbyssimo lombardo dell’Immacolata, una vittoria contro le leonesse antropomorfe di Oreste Landolfi, seconde del gruppo, che spalanca definitivamente le colonne d’Ercole alle fanciulle velate di nerazzurro, in un Atlantico di punti dove adesso raggiungerle è impresa da Titani. Tre anfore ricolme d’oro, con addirittura un agone in meno segnato nella pergamena, la distanza delle pupille dell’Olimpo sulle antagoniste ferine Brescia e Cortefranca (27 punti ciascuna). Troppa oggettivamente.
Ma se al termine delle ostilità, tra le mura del Centro Sportivo Rigamonti, giaceva, trionfante, il Cavallo di Troia delle ospiti, non per questo forzare le difese bresciane è stata cosa da poco. In questo scontro dal sapore mitologico le bergamasche hanno dominato la prima frazione portandosi alla tregua sul 2-0, quindi - peccando di tracotanza (hybris) come tutte le divinità che si rispettino - non ci hanno più capito nulla nel secondo atto andando letteralmente in confusione, e pertanto subendo l’ira del dio del calcio che per poco non andava premiando il grande ritorno del Brescia, stavolta finalmente rientrato con gli artigli ben in vista. Male la gestione del risultato da parte atalantina lungo tutta la seconda parte di gara, anche se, a onor del vero, durante tutto il primo periodo le padrone di casa hanno avuto il demerito di adottare un atteggiamento troppo attendista, e votato al risparmio, risultato alla lunga deleterio. Tutto ciò a beneficio dei numerosi spettatori presenti sulle gradinate, imbacuccati nei paltò per il meteo da vin brûlé e caldarroste che c'era, con alcuni dei quali armati di pane e salame per celebrare l’aperitivo del dì di festa d’alta classifica fra queste due fantastiche compagini, in pieno spirito natalizio.
Sara Testa, attaccante atalantina autrice del 2-0
Al via un quarto d’ora di sostanziale equilibrio, una sorta di corso accelerato alla match analysis, volume uno. Fino all’affondo foriero di successo delle ospiti, verso metà tempo. Azione avvolgente della Dea a sinistra, Osypchuk per Cortinovis, al centro, la quale apriva subito a destra per Bertola, posizionata al limite dove termina la lunetta, stop a seguire per eludere le manette di Reia e preciso incrocio col destro che non lascia scampo a Polini (0-1). L’Atalanta sale in cattedra dopo il vantaggio e fa valere il suo ottimo giro-palla, con le bresciane sulla difensiva e senza profondità. Non a caso, verso la mezz’ora, il raddoppio: grande scambio dai-e-vai sulla destra tra Testa e Bertola, sul filo del fuorigioco, con Testa a chiudere l’azione in rete con un tiro sul primo palo (0-2). Tripudio atalantino con Apollo che di tanto in tanto scosta le nubi e manda sporadici raggi sul meraviglioso gioco delle nipotine. Nel finale ancora Testa in rete (fuorigioco), ma l’occasionissima che non ti aspetti è per il Brescia, in chiusura, con Cavalleri che sciupa un tap-in facile facile per la disperazione dei tifosi locali.
Nella ripresa - come pianificato da Landolfi - il Brescia rompe gli indugi e si riversa nella metà campo avversaria all’arma bianca. Qui l’Atalanta si eclissa e subisce passivamente l’impeto delle locali, giocando da comune mortale. In più, coach Frigerio non si fida dei suoi rincalzi e adotta un solo cambio (tra l’altro causa infortunio di Bertola, toccata dura), e va avanti con lo stesso modo di giocare fino al termine, rischiando davvero grosso con le ragazze che corrono in campo senza ruoli. Il Brescia trova nella catena di sinistra più coraggio, con Reia e Guarnera che ora provano a dare fondo alle riserve d’energia. Così, ecco Zambelli effettuare un gran cross da destra, Bertoloni duetta con Casanova ma sul più bello l’estremo Belloli dice “no”. L’azione seguente il gol, con Cavalleri che prima fallisce un’altra occasionissima, poi mette dentro a porta semi sguarnita la palla vagante nei paraggi (1-2). Gara riaperta, ritmi in aumento, pubblico che si scalda, e lo spettacolo che ne giova. Qui Landolfi toglie l’autrice del gol, scelta almeno in apparenza discutibile. Intanto Guarnera e Casanova macinano gioco. Siamo ai titoli di coda: punizione di Guarnera sulla cui respinta Reia manca il pari (parata di Belloli). Finisce con Posa che rovina su Vitale, lanciata in contropiede, per il rigore finale di Minuscoli, che spiazza (1-3). La dea Nike applaude la capolista, il Brescia si cure le ferite nelle acque dell’Acheronte.
A sinistra Francesca Agnelli, secondo portiere, insieme ad una delle protagoniste indiscusse della gara, il dieci bresciano Gaia Casanova
BRESCIA-ATALANTA 1-3
RETI (0-2, 1-2, 1-3): 21’ Bertola (A), 29’ Testa (A); 16’ st Cavalleri (B), 45+3’ rig. Minuscoli (A).
BRESCIA (4-3-3): Polini 6; Posa 6, Corallo 6, Zampatti 6 (45+2’ st Bertelli sv), Reia 6.5; Roselli 6, Guarnera 7, Casanova 7; Zambelli 6 (25’ st Larotonda 6), Cavalleri 6.5 (17’ st Febbraro 6, 32’ st Bolsieri sv), Bertoloni 6.5. A disp. Salvetti, Agnelli, Crovetti, Bolpagni, Brocchi. All. Landolfi 6.
ATALANTA (3-5-2): Belloli 7; Brivio 6, Minuscoli 7, Ghisleni 6; Campana 6, Vitale 7, Cortinovis 7, Galbusera 7, Osypchuk 6; Bertola 6 (12’ st Chiappa 6), Testa 7. A disp. Morini, Corbetta, Parimbelli, Nicolussi, Foini, Amoruso, Balossi. All. Frigerio 6.5.
ARBITRO: William Armand Kouam Kamdem di Brescia 6.
BRESCIA
Polini 6 Sul primo gol ha poco da rimproverarsi, il secondo era forse evitabile coprendo meglio il palo: tutta esperienza per il futuro.
Posa 6 Non ha molte occasioni per spingere, di certo controlla a vista Osypchuk e le lascia davvero pochi metri a disposizione. Il rigore nel finale conta poco.
Reia 6.5 Si sgancia davvero volte nella prima parte, sembra un po’ titubante anche perché nella sua zona l’Atalanta sfodera i poteri magici. Nella ripresa sale di giri come un diesel.
Guarnera 7 Prova a mettere ordine nel mezzo ma stavolta non è facile dirigere il traffico, sembra di essere sul raccordo anulare all’ora di punta. Nella ripresa ce la fa e la musica cambia notevolmente. Indomita.
Zampatti 6 Grande carattere, prova a sferzare le compagne con qualche discesa nel finale, almeno non si dà mai per vinta.
Corallo 6 Sempre attenta dietro, fa valere la sua fisicità e ha un buon senso della posizione, davvero difficile da saltare.
Zambelli 6 Agisce larga a destra e quando scende ha il merito di alzare il baricentro complessivo della squadra, peccato lo faccia sporadicamente. Non male la seconda parte di gara.
25’ st Larotonda 6 Buon ingresso in campo.
Roselli 6 Non sempre le sue palle nel mezzo sono razionali, un po’ condizionata dalla fretta della giocata, potrebbe gestire meglio l’emotività. Come per le compagne, fa meglio nella seconda parte.
Cavalleri 6.5 Segna e riapre i giochi, vero, ma fallisce un gol pesante nella prima frazione che in gare come questa vale oro. Il gol però avrebbe potuto cambiare la sua prova se lasciata dentro.
17’ st Febbraro sv Non fa male ma è sfortunata nell'infortunarsi quasi subito. (32’ st Bolsieri sv)
Casanova 7 Ripiega bene a chiudere parecchie azioni insidiose delle rivali, lavoro di contenimento davvero prezioso. Nella ripresa getta il cuore oltre l'ostacolo e fa una grande partita.
Bertoloni 6 Primo tempo un po' in ombra, risente dell'andazzo generale. Nella ripresa sfiora i gol e alimenta parecchie azioni delle sue.
All. Landolfi 6 Grande reazione della squadra nella ripresa, non era scontato. Solo il cambio di Cavalleri lascia qualche dubbio, per il resto le sue hanno fatto una grande prova - al netto della prima parte - contro di un avversario davvero tosto.
Le undici di partenza del Brescia Calcio Femminile
ATALANTA
Belloli 7 Spettatrice non pagante per quasi un tempo, si vede costretta agli straordinari nella ripresa quando sventa almeno 2 palle ravvicinate davvero pericolose.
Brivio 6 Centrale destra nella terna arretrata, prova ad innescare le aventi con qualche lancio alla Bonucci: non fa assolutamente male.
Minuscoli 7 Al centro della difesa, quando aggredita si fa valere grazie alla sua velocità. La chiude con un rigore perfetto, glaciale.
Cortinovis 7 Tuttocampista nelle terre di mezzo, su ogni seconda palla ci mette lo zampino e nel primo tempo è una spettacolo vederla in azione.
Ghisleni 6 Non si prende particolari rischi, sta sempre sulla linea della terna difensiva con grande zelo, e sbaglia poco.
Osypchuk 6 Bene quando si accentra, appena innesca azioni nella sua zona è un cliente davvero ostico, anche se oggi è ben controllata. Non è facile fare i quinto di centrocampo, ma si applica bene.
Bertola 7 Stappa il derby come fosse una lattina di Red Bull, mette le ali alla squadra perché lei già le ha: peccato per il contrasto nella ripresa che la mette fuori causa troppo presto. La sua assenza si sente.
12’ st Chiappa 6 Entra nel peggior momento delle sue, fa quel che può.
Vitale 7 Fa legna nel mezzo e in pratica disbosca tutto il centrocampo biancazzurro, un martello pneumatico sul collo delle avversarie. Nella ripresa si eclissa, ma si prende il rigore della fine dei giochi: sentenza.
Testa 7 Segna il gol del raddoppio e poi ne rischia un altro di testa sul finale di tempo: bomber di razza.
Galbusera 7 Genio del centrocampo orobico, dai sui piedi passano tutte le equazioni della squadra nella prima parte: cala alla distanza per stanchezza.
Campana 6 Agisce sulle zolle sintetiche di destra, e fa il suo alla grande, anche se potrebbe prendersi qualche iniziativa in più.
All. Frigerio 6.5 I risultati gli danno ragione, ma la gestione della ripresa lascia qualche dubbio. La squadra rischia, e non sembra avere un piano B. Si rifarà.
ARBITRO
William Armand Kouam Kamdem di Brescia 6 Arbitro contestato dal pubblico locale un poco ingenerosamente: annulla un gol per fuorigioco alla nerazzurra Sara Testa nel primo tempo (giusto), concede il rigore all'Atalanta a fine gara (giusto), la sua direzione è scorrevole e non necessita di estrarre cartellini (giusto). I rigori chiesti dal Brescia non sembravano chiarissimi.
Le undici di partenza dell'Atalanta Bergamasca Calcio
Al termine del match Oreste Landolfi, tecnico Brescia, commenta a caldo una partita che ha visto le sue uscire nella ripresa e sfiorare il pari. «Sì vero, abbiamo fatto un tempo di sofferenza e poi nel secondo siamo andati vicini al pareggio. L'abbiamo preparata in questo modo perché contro di una squadra così forte bisogna battersi in base alle proprie possibilità. Per cui abbiamo contenuto nel primo tempo, cercando di dare un'impronta diversa nel secondo». Il tecnico elogia la garra mostrata dalla sue nel match. «Sapevamo chi avremmo affrontato, ho visto un grande impegno e una grande grinta. Arrivavamo a questo appuntamento dopo una brutta partita, mi attendevo una reazione e questa reazione c'è stata». Ovviamente perdere uno scontro diretto di questa importanza fa sempre male, soprattuto se le decisioni arbitrali non hanno convinto. Sempre Landolfi: «Credo che l'Atalanta, prima in classifica, sia venuta a Brescia a fare le barricate, soprattutto nella ripresa quando erano sempre a terra e perdevano un mare di tempo. Inoltre, non mi è piaciuto nemmeno l’ arbitraggio, che solitamente non considero, ma stavolta c'è tanta amarezza perché a mio avviso l'arbitro avrebbe bisogno di un paio di occhiali». La chiosa finale dell'allenatore biancazzurro: «Il campionato? Giochiamo per fare più punti possibile, quando arriveremo alla fine tireremo le somme».