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15 Ottobre 2022
UNDER 18 REGIONALE • Dopo lo spavento iniziale il gol fantasma permette al San Francesco di rientrare in partita
Sembra una sceneggiatura uscita da uno dei vecchi film di Leslie Nielsen, e invece è successo davvero durante la sfida del 2 ottobre tra Oratorio San Francesco e Gorla Minore, conclusasi dopo novanta minuti sul risultato di 4 a 4 ma con strascichi "legali" che si sono trascinati fino a ieri sera quando - dopo due settimane di attesa - il Giudice Sportivo ha convalidato il risultato respingendo quindi il ricorso promosso dal Gorla Minore, che chiedeva la vittoria a tavolino a fronte di quello che ritenevano essere un errore dell'arbitro.
Ma andiamo con ordine riassumendo quanto successo due sabati fa: al 30' del primo tempo, sul risultato di 0-2 per il Gorla, Bucacta segna la terza rete della sua partita al termine di un'azione che suscita polemiche tra le fila della squadra di casa: «L'azione era viziata da un fallo abbastanza evidente» è il commento di Cantone, dirigente dell'Oratorio San Francesco. Le proteste portano l'arbitro prima ad espellere l'allenatore di casa, e poi, a fronte del reiterarsi delle lamentele, alla sospensione momentanea della partita al fine di ristabilire l'ordine. Ed è proprio ciò che succede alla ripresa del gioco a generare ulteriori proteste e malcontento: «Non si è capito se l'arbitro abbia convalidato o meno il gol perché la palla non è mai stata rimessa a centrocampo e si è ripartiti da una rimessa laterale» le parole di Cantone, a cui fa eco Iafrate, l'allenatore del Gorla Minore: «Dopo la sospensione noi ci avviamo verso gli spogliatoio ma il commissario ci ferma dicendoci di tornare tutti in campo e, dopo aver discusso con l'arbitro all'interno dello spogliatoio, ci ha fatto riprendere la partita sul punteggio di 2-0 da una rimessa laterale, annullandoci di fatto il gol». La partita è da quel momento proseguita senza ulteriori intoppi, ma lasciando alla squadra ospite la netta convinzione di aver subito un torto, convinzione che ha portato i dirigenti della società a presentare ricorso al Giudice Sportivo con la richiesta della vittoria a tavolino.
La decisione sulla partita in oggetto è stata comunicata giovedì attraverso il documento ufficiale pubblicato dal Comitato Regionale della Lombardia con il quale il Giudice Sportivo ha annunciato il respingimento del ricorso presentato dal Gorla Minore. La motivazione risiede nella relazione presentata dall'arbitro e così riportata dal giudice: «al 29° del 2° tempo [l'arbitro] indicava la ripresa di giuoco su rimessa laterale mentre il gesto veniva interpretato erroneamente come assegnazione di una rete; ciò provocava proteste per cui al 30° del primo tempo espelleva il tecnico della società ospitante. Il provvedimento suscitava ripetute proteste da parte dei tesserati della società San Francesco che costringevano il direttore di gara a sospendere il gioco per calmare l’ambiente e per stabilire ordine e tranquillità, nel frangente chiedeva ai calciatori delle due squadre di rimanere a disposizione sul terreno di gioco. Dopo circa 8’ verificato che il tecnico sanzionato aveva lasciato il terreno di gioco, il direttore di gara avvisava i capitani che il gioco poteva essere ripreso e la gara portata a termine». Il motivo per cui è stata accolta la tesi dell'arbitro è spiegata dal Giudice Sportivo stesso: «La tesi prospettata dalla reclamante non trova dunque riscontro negli atti ufficiali e pertanto le affermazioni addotte dalla stessa con il proprio ricorso hanno solo il valore di mere allegazioni non confortate da alcun elemento probatorio».