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Inter, una vittoria che ricaccia il Milan a -4: Berenbruch e Bovo confermano la crisi dell'Atalanta

I nerazzurri si riportano a -2 dalla Spal: le foto più belle della partita

Dovevano vincere entrambe a tutti i costi: l'Inter per rimettere a distanza di sicurezza il Milan, difendere il secondo posto e riavvicinarsi alla Spal; l'Atalanta per rendere più credibile una classifica non all'altezza di uno dei vivai migliori d'Italia. Alla fine, come da pronostico, a centrare l'obiettivo sono i ragazzi di Andrea Zanchetta: dopo un primo tempo senza gol, Berenbruch guadagna e trasforma il rigore dell'1-0, nel finale Bovo mette in ghiaccio i tre punti. Nerazzurri milanesi che si portano a -2 dalla vetta ricacciando il Milan a -4, nerazzurri bergamaschi che incassano la quinta sconfitta nelle ultime 7 partite: per la squadra di Stefano Lorenzi un leggerissimo passo in avanti rispetto al 5-0 di settimana scorsa col Verona, ma è ancora troppo poco.

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FANTASIA AL POTERE

Più quadrata, più qualitativa e più brillante la formazione di casa: la fantasia di Berenbruch (mezzala sinsitra), Quieto (trequartista) e Zefi (seconda punta) danno imprevedibilità al 4-3-1-2 zanchettiano, Bovo è l'equilibratore, dietro Stabile un muro insuperabile. Già nel primo tempo l'Inter meriterebbe il gol: Pardel vola su un mancino spiovente di Miconi (5'), Di Maggio calcia alto da fuori (10'), ancora Pardel mette in angolo il colpo di testa di Berenbruch su cross di Di Maggio (24'). L'Atalanta resiste, ma non riesce a fare altro se non con un tiro altissimo di Manzoni al tramonto della frazione (35'): la solita difesa a tre è più una difesa a cinque con Niccolai e Meloni quasi costretti a fare solo fase difensiva, Ghezzi e Armstrong in mezzo al campo provano ad assecondare le idee di Manzoni, ma là davanti a Fiogbe e Perez arrivano pochissimi palloni interessanti.

Il destino del match si compie quindi nella ripresa. E bastano appena tre minuti: Niccolai entra in ritardo su Berenbruch che prende posizione, conquista il calcio di rigore e dagli undici metri non lascia scampo a Pardel per l'1-0. Colpita a freddo, l'Atalanta si sveglia riuscendo a prendere un po' di campo: Ciuffo - gran partita la sua, prima da terzino e poi da mezzala di contenimento - salva tutto su Manzoni (14'), Jonsson mette alta la girata da dentro area (16'), Manzoni su punizione manda fuori di un niente (23'), Ferraroli in contropiede conclude fuori misura (33'). Non che Calligaris abbia dovuto fare chissà cosa, ma almeno la Dea ha abbozzato una reazione. Credibile, ma insufficiente. Tant'è che nel finale Leonardo Bovo chiude i conti con un tap-in vincente dopo una respinta laterale di Pardel. Prima del fischio finale c'è giusto il tempo per una bella parata di Calligaris sul colpo di testa di Orlando pescato bene da sinistra da Meloni (48') che blinda il 2-0 per un'Inter che centra così la quinta vittoria consecutiva.

IL TABELLINO

INTER-ATALANTA 2-0
RETI: 3' st rig. Berenbruch (I), 41' st Bovo (I).
INTER (4-3-1-2): Calligaris 6.5, Ciuffo 7, Miconi 6.5 (48' st Castegnaro sv), Bovo 7, Stante 6.5, Stabile 7, Di Maggio 6 (18' st Aidoo 6), Berenbruch 7.5, Tamiozzo 6.5 (18' st Vedovati 6), Quieto 6.5, Zefi 6.5 (43' st Baldelli sv). A disp. Tommasi, Casani I., Granziera, Mazzola. All. Zanchetta 7.
ATALANTA (5-3-2): Pardel 6.5, Niccolai 6 (15' st Chiggiato 6), Meloni 6.5, Comi 6.5, Buyla 7 (29' st Donzelli sv), Ramaj 6, Ghezzi 6 (29' st Ferraroli 6), Armstrong 6.5, Fiogbe 6 (37' st Orlando 6.5), Manzoni 7 (37' st Mingolla sv), Perez 6 (15' st Jonsson 6). A disp. Illipronti, Bianchi. All. Lorenzi 6.
ARBITRO: Zammarchi di Cesena 7.5.
ASSISTENTI: Macchi di Gallarate e Giordano di Milano.
AMMONITI: Buyla (A), Niccolai (A), Quieto (I).

GLI SCHIERAMENTI

Il 4-3-1-2 di Andrea Zanchetta • Rispetto alla partita con il Monza, il tecnico cambia 4/5 della difesa: Calligaris per Tommasi tra i pali, Ciuffo al posto di Aidoo a destra, Miconi al posto di Castegnaro a sinistra. Stante al posto di Casani al fianco di Stabile, l'unico confermato. In mediana spazio a Di Maggio per Ciuffo, arretrato nel ruolo di terzino, con i soliti noti dalla mediana in su: Bovo centrale, Berenbruch, Quieto e Zefi a ispirare Tamiozzo

Il 5-3-2 di Stefano Lorenzi • Cinque cambi rispetto al clamoroso ko di Verona: in porta Pardel per Illipronti, in difesa Meloni torna ad agire come esterno basso al posto di Previtali, confermato Niccolai a destra così come è confermato il trittico Buyla-Comi-Ramaj in mezzo. A centrocampo spazio ad Armstrong e Ghezzi con il ritorno alla titolarità di Manzoni, davanti la coppia Fiogbe-Perez

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