Under 18
12 Febbraio 2023
INTER-MILAN UNDER 18 • Leonardo Bovo insacca l'1-0 e libera la sua esultanza insieme a Kevin Zefi
11 maggio 2001. Una data scolpita nella storia del derby, una data che ancora oggi fa male in casa nerazzurra: è la data del 6-0 con cui il Milan di Cesare Maldini asfaltò l'Inter di Marco Tardelli. 12 febbraio 2023. Una nuova data da segnare sul calendario della storia, stavolta a livello giovanile: è la data del 6-0 con cui l'Inter di Andrea Zanchetta ha tritato il Milan di Christian Terni. Nel 2001 i ragazzi in campo oggi cominciavano ad affacciarsi alle scuole elementari, adesso sono quasi uomini e puntano a fare i professionisti del calcio. Le dimensioni della vittoria dei nerazzurri sono tutte nel punteggio: tre gol nel primo tempo, tre nel secondo e una gara mai in discussione, nemmeno per un secondo. Eppure le due formazioni erano divise solamente da 2 punti, ora diventati 5: insomma, il Milan vincendo avrebbe superato i cugini, che lunedì avevano preso 4 gol a Torino nel posticipo. Le speranze del Diavolo però si sono frantumate di fronte a un'Inter che definire perfetta è quasi riduttivo: Leonardo Bovo, Daniele Quieto e Thomas Berenbruch hanno dato spettacolo, Tamiozzo, Zefi e Vedovati hanno chiuso la sestina nella ripresa. E così i nerazzurri, dopo l'1-1 dell'andata, si sono presi Milano. Con la forza.
Troppa differenza di ritmo, tecnica e idee tra le due squadre nei 90 minuti migliori e peggiori della stagione, a seconda del punto di vista da cui la si guardi. L'Inter la partita l'ha vinta a centrocampo con la sua mediana assortita al meglio: la fisicità e l'intelligenza di Bovo, la fantasia di Berenbruch, la tecnica di Quieto sono solo la punta dell'iceberg di una squadra che gira a duecento all'ora rispetto a un Milan disegnato con il 4-2-3-1 ma mai in grado di farsi vedere seriamente dalle parti di Tommasi. Troppa Inter in tutti i reparti, con Aidoo che a destra fa impazzire sia Sala che Ghibaudo e con Tamiozzo che da solo impegna Ferroni ed Heffernan liberando gli spazi alle sgroppate di Zefi. I primi due squilli del match dicono già molto di ciò che sarà la partita: Bartoccioni d'istinto dice no a Zefi liberato da Aidoo (4'), poi Berenbruch allarga troppo il mancino al volo su siggerimento - in scavetto - del fantasista irlandese (11'). Doppio indizio che porta al gol del vantaggio: Aidoo brucia Sala e mette in mezzo, la difesa libera l'area ma al limite c'è Bovo che stoppa di petto e infila l'angolino con un destro al volo (13'). Il Milan non tiene il campo, fatica in mezzo con Chiesurin abbandonato un po' a sé stesso e nemmeno il passaggio al 4-4-2 (Tavernaro a destra e Siman avanzato al fianco di Lanotte) ridà un minimo di solidità alla squadra di Terni. Che sul finire di tempo capitola sotto i colpi di Quieto, che prima sfonda a destra e batte Bartoccioni sfruttando un gran filtrante di Berenbruch (35'), poi si fa trovare pronto al centro dell'area di rigore sull'assist sempre di Berenbruch firmando il 3-0 prima dell'intervallo.
La mossa di Terni dopo il tè caldo - Baricchio al posto di Nicotra in mezzo al campo - è acqua fresca rispetto a ciò che servirebbe a un Milan mai così in difficoltà. L'Inter capisce che è la sua occasione per un risultato storico, non arretra di un centimetro nel baricentro e nelle intenzioni e dilaga con un secondo tempo all'altezza del primo. Che il vento non sia cambiato, e che non cambierà, lo si capisce definitivamente dopo 7 minuti: angolo da destra di Berenbruch, Bovo corregge sul secondo palo dove c'è Tamiozzo che brucia Ferroni firmando il 4-0. Il colpo di testa di Lanotte su punizione di Chiesurin (16') e un destro telefonato dello stesso Chiesurin bravo a raccogliere l'invito di Fontana (28') sono solo il preludio di un finale in cui l'Inter infierisce: il quinto gol è di Zefi che raccoglie sull'esterno un lancio di Bovo e deposita in rete dopo aver saltato avversari come birilli (37'), il sesto urlo nerazzurro arriva invece dalla gola di Vedovati che beffa Bartoccioni con un mancino dal limite che - sporcato da un difensore - lascia di stucco il portiere rossonero (41').
Sfida di centimetri e fisico tra Leonardo Ferroni, difensore del Milan, e Riccardo Tamiozzo, centravanti dell'Inter
INTER-MILAN 6-0
RETI: 13' Bovo (I), 35' Quieto (I), 39' Quieto (I), 7' st Tamiozzo (I), 37' st Zefi (I), 41' st Vedovati (I).
INTER (4-3-1-2): Tommasi 6.5, Aidoo 7.5, Miconi 7 (30' st Castegnaro sv), Bovo 8 (38' st Zanchetta sv), Stante 7, Stabile 7, Ricordi 6.5 (17' st Ciuffo 6.5), Berenbruch 8 (38' st Baldelli sv), Tamiozzo 7.5 (17' st Vedovati 7), Quieto 8 (30' st Mazzola sv), Zefi 7.5 (38' st Tigani sv). A disp. Zamarian, Casani. All. Zanchetta 8.
MILAN (4-2-3-1): Bartoccioni 6, Rana 6.5 (15' st Fontana 6), Ghibaudo 6 (42' st Bashi sv), Nicotra 5.5 (1' st Baricchio 5.5), Ferroni 5.5, Heffernan 5.5, Sala 5.5 (15' st Ibrahimovic 6), Chiesurin 6.5, Lanotte 6, Tavernaro 6 (42' st Caragnulo sv), Siman 5.5 (30' st Cecotti sv). A disp. Zanon. All. Terni 5.
ARBITRO: Bonacina di Bergamo 7.
ASSISTENTI: Sicurello di Seregno e Marchese di Pavia.
INTER
Tommasi 6.5 Non deve fare praticamente nulla se non svolgere l'ordinaria amministrazione, che fa benissimo.
Aidoo 7.5 Ma quanti chilometri ha fatto? Inesauribile a destra, fa avanti e indietro come se non sentisse mai la fatica.
Miconi 7 L'intesa con Bovo è da urlo, il capitano lo manda spesso sul fondo e lui si inserisce con costanza. (30' st Castegnaro sv).
Bovo 8 Il solito trascinatore. Apre la partita con un destro nell'angolino, poi nella ripresa propizia i gol di Tamiozzo e Zefi. In mezzo al campo, poi, fa tutto: dirige l'orchestra e lo fa senza sbagliare mai nulla. (38' st Zanchetta sv).
Stante 7 Chi cerca qualche errore può anche andare altrove, perché in casa Stante di errori non ce ne sono.
Stabile 7 Monumentale ancora una volta, chiunque si avvicini rimbalza via.
Ricordi 6.5 Non era titolare dal 18 dicembre, ha un po' di ruggine da smaltire ma è già sulla strada giusta. Buon lavoro di raccordo in mediana.
17' st Ciuffo 6.5 Giusto spirito e giusta voglia, si rende subito utile.
Berenbruch 8 Non segna? Vero, ma fa tutto il resto. Sconquassa il centrocampo del Milan con la sue idee e il suo mancino educatissimo. Sfiora il gol con un sinistro meraviglioso, poi si inventa i due assist per Quieto che ringrazia e firma una doppietta. È la prossima stella della Primavera. (38' st Baldelli sv).
Tamiozzo 7.5 Granatiere difficile da affrontare con il fisico, persino Ferroni - che è un gigante - va in difficoltà. Protezione della palla livello top, si toglie anche la soddisfazione di segnare il 4-0.
17' st Vedovati 7 Entra a gara chiusa e gestisce? Esattamente il contrario. Ha fame e si vede subito, e il risultato è il gol del 6-0 con un bel sinistro dai 16 metri.
Quieto 8 Mamma mia che giocatore! Altra partita sontuosa, e ormai abbiamo perso il conto. Affossa il Milan già nel primo tempo con la prima doppietta stagionale, poi lo manda a spasso manco fossimo ai parchetti. (30' st Mazzola sv).
Zefi 7.5 Si nasconde per colpire al momento giusto, fa perdere i riferimenti e ricompare per segnare il 5-0 nel finale con una serpentina da fenomeno. Nei tempi morti lavora di suola e inventa spazi. (38' st Tigani sv).
All. Zanchetta 8 Qual è la vera Inter? Quella che prende 4 gol di lunedì o quella ne rifila 6 al Milan di domenica? Qualunque sia, la seconda è una squadra micidiale. Annichilisce il Milan dal primo all'ultimo minuto, se non è una lezione di calcio poco ci manca.
Rispetto al Torino Zanchetta cambia quattro interpreti: in difesa Aidoo prende la fascia destra al posto di Nezirevic e Stante torna al fianco di Stabile al posto di Casani, a centrocampo Ricordi ritrova la titolarità a scapito di Ciuffo, davanti con i confermatissimi Quieto-Tamiozzo torna la fantasia di Zefi al posto della fisicità di Vedovati
MILAN
Bartoccioni 6 Salva una partita di frustrazione con il bel riflesso iniziale su Zefi che rimanda lo svantaggio. Poi può solo assistere alle ondate nerazzurre.
Rana 6.5 Il migliore della difesa per come si propone in avanti, anche se in fase di contenimento la vita è durissima.
15' st Fontana 6 Anche lui propositivo nel finale.
Ghibaudo 6 Dalla sua parte si va in apnea a fasi alterne, prova a rimanere a galla con qualche sortita e cross dalla sinistra. (42' st Bashi sv).
Nicotra 5.5 Un tempo di enorme sofferenza come per tutta la squadra. Non trova i giusti tempi di gioco e le geometrie per uscire dalla tela avversaria.
1' st Baricchio 5.5 Le cose non migliorano, a dimostrazione che il problema non stava nei singoli ma in un impianto che non ha funzionato.
Ferroni 5.5 Un paio di buoni salvataggi in extremis non lo salvano, Tamiozzo lo anticipa sul gol del 4-0 e più in generale balla come tutta la difesa.
Heffernan 5.5 Più o meno lo stesso discorso, non ci sono colpe individuali ma di squadra. Non fa la prestazione per nasconderle.
Sala 5.5 Mai nel vivo sulla sinistra, deve pure preoccuparsi di Aidoo che spinge come un forsennato.
15' st Ibrahimovic 6 Maximilian comincia con un passaggio sbagliato, poi però regala un paio di giocate d'alta classe: un elastico con cui guadagna un corner e un doppio passo con cui si prende una punizione utile a far rifiatare la squadra. Insomma, trick alla Ibra.
Chiesurin 6.5 Il migliore dei suoi per carattere, piede e approccio al derby. È l'unico che riesce a combinare qualcosa di buono, soprattutto nella ripresa quando pennella una punizione sulla testa di Lanotte e quando sporca i guantoni di Tommasi con un destro da fuori area.
Lanotte 6 Vero che combina pochissimo, ma almeno si danna l'anima e prova a lavorare di sponda e a dare profondità.
Tavernaro 6 Cercato pochissimo, e non si capisce perché visto che quando la palla gli arriva qualcosa succede. Parte trequartista, poi passa a destra, poi torna sottopunta. Centrifugato. (42' st Caragnulo sv).
Siman 5.5 Già serve tempo per inserirsi in certi meccanismi, quando poi i meccanismi non ci sono diventa quasi impossibile farsi valere. (30' st Cecotti sv).
All. Terni 5 Senza ombra di dubbio la peggior partita dell'anno per il suo Milan. L'1-1 dell'andata sembra un ricordo lontanissimo, ora sta a lui far si che questa sconfitta abbia meno contraccolpi possibili. Ha l'alibi delle assenze di Rossi e Malaspina, che sono colonne portanti della squadra, ma un 6-0 da qualunque parte lo si guardi rimane sempre ingiustificabile. La buona notizia è che il campionato è lunghissimo e che il terzo posto è ancora, teoricamente, a portata di mano.
Terni sceglie la stessa identica difesa schierata col Verona, con Rana e Ghibaudo esterni e la coppia Heffernan-Ferroni davanti a Bartoccioni; a centrocampo con Chiesurin c'è Nicotra a sopperire alla pesante assenza di Malaspina, Tavernaro e Sala confermati nel trittico dei trequartisti con Siman che ritrova il posto da titolare al posto di Cuenca, tornato con la Primavera. Davanti al posto di Corradino c'è Lanotte
ARBITRO
Bonacina di Bergamo 7 Altra direzione perfetta per quello che è uno dei migliori fischietti della CAN C. Partita abbastanza semplice, con pochi episodi e giocata correttamente dai ragazzi in campo. Sceglie la strada del dialogo, non mostra alcun cartellino e porta la barca a destinazione con grande personalità.