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Under 19

L'Avada Kedavra di Palushaj manca il bersaglio. Castello e Quassolo completano la rimonta Viola

Sgambetto Viola ai Maghi di Rocca nella corsa alla vittoria del campionato, rimontati da 0-2 a 2-2 nel giro di 4' nel finale di partita.

Nicolò Quassolo, terzino classe '02 del Cenisia

Nicolò Quassolo, capitano classe '02 del Cenisia autore del gol del pareggio contro la Saviglianese

Sotto il primo caldo sole della stagione, la Saviglianese capolista arriva in quel di Via Revello 1 privo del suo capitano Capasso ma con i suoi due assi da 90 Allasia-Palushaj in cerca 3 punti pesanti per la corsa al titolo mentre dall'altra parte il Cenisia di Melfa vuole riscattare la brutta sconfitta esterna a Nichelino, ma l'approccio non è quello dei migliori perchè i Maghi si portano avanti di due lunghezze nel primo tempo grazie a un micidiale Keid Palushaj che nel giro di 2' tramortisce i Viola con una doppietta. Viola tramortiti dunque, ma non morti: la squadra di Melfa ci ha abituato a rimonte da capogiro e quando mancavano 6' abbondanti al triplice fischio, accorciano le distanze con Castello e pareggiano i conti con capitan Quassolo una manciata di minuti più tardi.

Palushaj scheggia impazzita. Il Ceni per la gloria, la Savi per il titolo nel duello a distanza con Acqui e Cbs. E' tanta la  pressione sulle spalle dei Maghi, arrivati a Torino galvanizzati dal primo posti in classifica ma privi di capitan Capasso e inizialmente, è proprio la pressione, dodicesimo avversario di giornata, a giocare un brutto scherzo ai rossoblù, contratti e disuniti nel primo quarto di partita, con un Cenisia arrembante e con la testa leggera arrivato quest'oggi per giocarsela a viso aperto contro l'unica squadra che è riuscita a impressionare positivamente il tecnico viola Melfa dopo la partita di andata.

Primo squillo della partita, e che squillo, è targato Quassolo dopo neanche due giri d'orologio: il capitano viola, sempre molto pericoloso in area avversaria, si fa trovare pronto al centro dell'area nonostante la marcatura stretta dell'avversario, controllo e rovesciata spettacolare che trova a sua volta la patata spettacolo di Lerda che con l'aiuto della traversa dice no al terzino di Melfa, sulla ribattuta Castello, a pochi passi dalla linea di porta, non riesce a ribadire in rete con la girata volante salvando i rossoblù.
Sembra una Saviglianese intimorita quella dei primi 6': molle, slegata e che subisce sempre troppo da palla ferma, con i viola che battono almeno 3 corner nei primi 10' di gara senza però inquadrare lo specchio.
Il Cenisia prende in mano il pallino del gioco col suo 3-4-3 molto compatto con i tre centrali vicinissimi per contenere il più possibile Greg Allasia e Keid Palushaj, punte del 4-4-2 di Rocca, col numero 11 ad agire come seconda punta alle spalle del gigante Allasia senza dare punti di riferimento.
Dopo un avvio timido però, i Maghi prendono coraggio conquistando yard: un possesso palla più veloce con un baricentro più alto e i due terzini Lingua e Scotta molto propositivi portandosi oltre la trequarti avversaria per creare la superiorità numerica sulle corsie esterne facendosi pericolosi dalle parti di Calò che non deve comunque sporcarsi i guantoni.
Il tempo scorre e alla mezz'ora, dopo il forcing rossoblù, la Saviglianese passa: Lingua serve e riceve palla da Ambrosino, traversone basso in mezzo per Mayam sul dischetto che scarica alla sua sinistra per l'inserimento centrale di Palushaj nei pressi dell'area piccola, il numero 11 si presenta a tu per tu con Calò, apre il sinistro e gonfia la rete per lo 0-1 rossoblù che sembra mettere in discesa il match perchè infatti il Cenisia subisce il colpo dopo un avvio di partita convincente e, dopo neanche 2', subisce un altro montante per il raddoppio dei Maghi: filtrante lungo che Palushaj tiene miracolosamente vivo nei pressi della bandierina, tocco di esterno per saltare secco Kambala e percussione in area col centrale viola alle calcagna, e con mestiere, Palushaj si fa tamponare dal difensore che lo travolge cadendogli sopra. Per Calamia è rigore. Dagli 11 metri lo stesso Keid conta i passi, guarda Calò negli occhi, parte per la battuta e spiazza l'estremo difensore viola per un uno-due rossoblù micidiale.
La squadra di Rocca controlla il risultato gestendo palla a centrocampo e sulle corsie esterne, specialmente quella mancina calcata da Scotta e un Mayam in giornata sì, oltre ad affidarsi con insistenza al gioco in profondità cercando Allasia, che con la sua stazza impegna da solo tutti e tre i centrali di Melfa con un Cenisia inerme che non riesce più a reagire ma deve anche ringraziare un grande Calò, che al 40' salva il passivo ancora su uno scatenato Palushaj, che scappa a Perino dopo la spizzata di Allasia, e da dentro l'area spara col mancino sul primo palo costringendo il numero 1 di Melfa ad un miracolo con la manona in collaborazione col legno alla sua destra. Per fortuna solo uno spavento per i Viola che vanno a riposo con soli due reti di scarto potendo riorganizzare le idee.

I Viola non muoiono mai. Melfa prova a dare la scossa lanciando nella mischia Coppo al posto di uno spento Cherubini, ma dopo un avvio di primo tempo sottotono, questa volta è la Saviglianese a cambiare marcia e atteggiamento facendosi molto più pericolosa dalle parti di Calò specialmente dalla distanza con Boaglio&co., ma è il subentrato Coppo dopo pochi minuti a mettere i brividi ai Maghi, quando recupera una seconda palla al limite dell'area, salta in velocità Rosso e conclude da dentro l'area piccola addosso a Lerda e dopo un paio di giri d'orologio è ancora Quassolo, servito da Agostino, a tagliare davanti a Scotta e a girare al volo senza però inquadrare lo specchio.
La partita resta molto bloccata con i Maghi di Rocca che provano gestire il pallone nella trequarti avversaria e ad offendere partendo dalla corsia sinistra arrivando pericolosi nella parte centrale con Boaglio e un Palushaj imprendibile nell'uno contro uno che però non arriva alla conclusione grazie ala buona guardia di Perino, Kambala e Dematteis.
Il Cenisia di Melfa non riesce a reagire facendosi vedere poco dalle parti di Lerda , perchè i viola fanno girare palla con pazienza nella sua metà campo ma non trovano il modo per riuscire a farsi pericolosi negli ultimi 30 metri se non con qualche azione personale di Coppo.
Serve un episodio ai padroni di casa per riaprire il match. E l'episodio arriva al 37': Agostino scappa in profondità sulla sinistra lasciando immobile la retroguardia rossoblù, Scotta rientra con una diagonale provvidenziale ma, in scivolata, colpisce da ultimo uomo il numero 11 di Melfa dopo il tiro di quest'ultimo. Per il direttore è rigore e secondo giallo per il terzino sinistro di un Rocca incredulo e dubbioso sul penalty concesso ai viola. Castello va sul dischetto, apre il mancino ma si fa ipnotizzare da Lerda che intuisce l'angolo ma è ancora sfortunato il portiere rossoblù perchè sulla ribattuta Castello si fa perdonare e gonfia la rete riaprendo il discorso per il forcing finale.
La Saviglianese, sotto di un uomo, subisce il colpo e abbassa pericolosamente il baricentro e dal nulla, a 2' dallo scoccare del 45' il Cenisia compie l'ennesimo miracolo: angolo di Agostino sul secondo palo per Quassolo, sponda al centro del capitano, rimpallo e palla che torna sui suoi piedi (sembra quasi che sia il pallone a cercare Quassolo e non il contrario) e mancino di prima intenzione che batte Lerda grazie anche a una deviazione decisiva di Rosso che si infila nell'angolo basso della porta. È 2-2, è estasi Viola e incubo Saviglianese, rimontato da 0-2 a 2-2 nel giro di 4' e che fatica a rendersi più pericoloso in attacco complice il grande caldo e le poche energie rimaste.

Brutta battuta d'arresto per la Saviglianese di un Rocca deluso dall'atteggiamento dei suoi ragazzi nel finale di partita, poco cattivi e aggressivi per il raggiungimento di una vittoria che sembrava ormai a un passo e che adesso, complice anche la vittoria della Cbs, fa ancora più male anche se la vetta è ancora lì a soli due punti.
Altra grande prova di maturità invece per i ragazzi di Melfa per un Cenisia troppo altalenante ma che diventa grande contro le grandi dimostrando il suo grande valore nonostante la sua condizione deficitaria che ha costretto il tecnico viola a fare sempre più affidamento sui giovani dell'Under 18, vero e proprio valore aggiunto viste le tante assenze per infortunio tra le file della storica società viola ora a un solo passo da Ovadese e Real Orione.

IL TABELLINO

CENISIA-SAVIGLIANESE 2-2 RETI (0-2, 2-2): 29' Palushaj (S), 31' rig. Palushaj (S), 39'st Castello M. (C), 43' st Quassolo (C).
CENISIA (3-4-3): Calò 7, Quassolo 7.5, Dematteis 5.5, Cata 6, Perino 6, Kambala 6.5, Taschini 6 (43' st Marino sv), Caputo 6.5 (20' st Colombo 6), Cherubini 5.5 (1' st Coppo 6), Castello M. 6.5, Agostino 6.5. A disp. Soccavo. All. Melfa 6.5. Dir. Orlando.
SAVIGLIANESE (4-4-2): Lerda 6.5, Lingua 6.5, Scotta 5.5, Lukani 6, Rosso 6, Pirra 6, Ambrosino 6, Boaglio 6, Allasia 6.5, Mayam O. 6.5, Palushaj 7 (40' st Cavallo F. sv). A disp. Chiavazza, Giletta G., Testa C.. All. Rocca 6. Dir. Boaglio.
ARBITRO: Calamia di Torino 7.
AMMONITI: 33' Scotta (S), 20' st Coppo (C).
ESPULSI: 37' st Scotta (S).

LE PAGELLE

CENISIA
Calò 7
 Anima e cuore Viola: sempre una parola di incoraggiamento per i compagni con un po' di sano trash talking anche contro gli avversari. Miracolo su Palushaj nel primo tempo per salvare il risultato. Incolpevole in occasione dei due gol della Saviglianese.
Quassolo 7.5
 Laterale a tutta fascia col vizio del gol (sono ben 11 in stagione), sempre propositivo in fase offensiva e da palla inattiva grazie alla sua scelta di tempo e alla sua cattiveria agonistica dimostrata eccome in occasione del gol del pari. Deve crescere in fase difensiva.
Dematteis 5.5
 Nella prima e nella seconda frazione di gioco fatica a prendere le misure a Mayam e soci, ma gioca con personalità palla al piede dando spesso il via alle azioni del Cenisia nel secondo tempo
Cata 6
 Timido in fase di costruzione ma prezioso in fase di interdizione schermando i palloni diretti ad Allasia e Palushaj. Cresce nella ripresa entrando più nel vivo della manovra.
Perino 6
 Prova come al solito ordinata senza strafare per il centrale della difesa a tre di Melfa: sempre concentrato in marcatura su Allasia e nei cross dagli esterni delle frecce di Rocca.
Kambala 6.5
 Causa il rigore dello 0-2 su Palushaj è vero, ma il centrale di origini africane sta crescendo sempre di più in questo ruolo da terzo difensivo: solido nei tackle terreni e aerei contro gli attaccanti rossoblù.
Taschini 6
 Buona prova per il classe '04 nel primo tempo tenendo bene testa ad Ambrosino e Lingua offendendo anche con personalità rientrando sul destro. (43' st Marino sv)
Caputo 6.5
 Sempre al centro del gioco della squadra di Melfa, fa girare come un metronomo i Viola smistamento palla da destra a sinistra. Costretto ad uscire zoppicante per un intervento fortuito.
20' st Colombo 6
 Trasmette la giusta freschezza e dinamismo nel centrocampo a due senza far rimpiangere un guerriero come Caputo.
Cherubini 5.5
 Si dà molto da fare nella prima frazione tenendo il più possibile impegnati Lukani e Rosso, mettendoli anche in difficoltà in alcune circostanze, ma non va mai al tiro.
1' st Coppo 6
 Nel giro di pochi minuti si rende nettamente più pericoloso di Cherubini ma deve sistemare la mira per riuscire a pungere di più anche perchè le sue progressioni palla al piede prendono d'infilata la retroguardia di Rocca.
Castello M. 6.5
 Lotta anche in fase difensiva nel primo tempo andando in soccorso di Quassolo, ma la sua mira anche oggi è appannata. Si riscatta del rigore fallito trasformando con freddezza la ribattuta.
Agostino 6.5
 Liberato da compiti difensivi agendo nei tre di attacco riesce a mettere in difficoltà Lingua col pallone fra i piedi. Sempre pericoloso dagli sviluppi di calcio piazzato.
All. Melfa 6.5
 Vero e proprio artefice del Cenisia ammazza grandi fra le proprie mura, Melfa dipinge così la sua squadra nel post partita:«Già settimana scorsa a Nichelino la prestazione dei ragazzi c'era stata, ma avevamo concesso 3 gol agli avversari, oggi invece siamo stati poco cinici: non mi accontento, forse ci mancano 2 punti quest'oggi. Dall'altra parte però sono contento per la reazione dei ragazzi, sotto 0-2 abbiamo reagito incominciando a fare quello che a volte abbiamo paura di fare, ovvero girare palla dal basso giocando semplice e veloce. A volte ci fossilizziamo sul giocare a palla lunga e pedalare. Oggi usciamo comunque a testa altissima contro una squadra molto organizzata e ribadisco quello che ho visto all'andata: per me meritano di vincere il campionato, tanto di cappello alla Saviglianese».

SAVIGLIANESE
Lerda 6.5
 Un autentico miracolo sulla rovesciata di Quassolo bagna il suo avvio di partita che lo vede molto impegnato. Disinnesca anche un rigore a Castello ma non può nulla sulla ribattuta come nel gol di Quassolo.
Lingua 6.5
 Sempre preciso e puntuale in fase di spinta in collaborazione con Ambrosino: la corsia di destra è un binario ad alta velocità e volto efficiente che però la Saviglianese non sfrutta a pieno.
Scotta 5.5
 Prova di personalità in fase offensiva in tandem con Mayam, ma va più in difficoltà quando attaccato da Castello e Quassolo in costante proiezione offensiva. Doppio giallo giusto che però lascia i suoi in 10 dando il via alla rimonta Viola.
Lukani 6
 Dopo un avvio di partita balbettante, prende le misure a Cherubini uscendo sempre a testa alta nei contrasti giocando spesso di anticipo prevedendo prima dove andrà a finire il pallone e prendendo sul tempo gli attaccanti avversari.
Rosso 6
 Rischia poco nulla nei palloni alti facendo "cantare" il pallone anche 40 metri pur di non rischiare. Cresce col passare dei minuti ma è sfortunato in occasione della deviazione fortuita sul tiro di Quassolo che vale il 2-2.
Pirra 6
 Seconda frazione di gioco nettamente migliore rispetto alla prima, nel quale appare poco ispirato e fuori posizione. Bravo nel cuore della partita a fare da schermo davanti alla difesa e a tenere vivo e a smistare ogni pallone capiti dalle sue parti.
Ambrosino 6
 Esterno "operaio" al servizio della squadra: non ruba l'occhio ma con le sue lunghe leve e tanto lavoro sporco sulla corsia di destra dà un grande contributo alla causa rossoblù.
Boaglio 6
 Da un giocatore con le sue qualità atletiche e tecniche ci si può aspettare di più: mezz'ala di spinta e solidità box to box nel centrocampo a tre, mediano che all'inizio appare un pesce fuor d'acqua nel centrocampo a due di quest'oggi. Sempre prezioso e pulito nella giocata in fase di costruzione della manovra ma poco presente in fase di interdizione.
Allasia 6.5
 Greg lavora molto per la squadra lontano e spalla alla porta accentrando su di sé le attenzioni dei centrali viola, arrivando però scarico e appannato al tiro, merito anche dell'arcigna marcatura di Perino dentro l'area di rigore.
Mayam O. 6.5
 Di un altro passo rispetto agli avversari: primo tempo di grande livello saltando con continuità Quassolo andando spesso in aiuto di Scotta in fase difensiva. Deve migliorare nell'ultimo passaggio, un controsenso se consideriamo l'assist al bacio per Palushaj, ma il 10 quest'oggi poteva creare ancora più pericoli.
Palushaj 7
 Ha una marcia in più rispetto agli altri 21 in campo: doppietta d'autore e gol numero 18 in stagione. Forma insieme ad Allasia una coppia da gol micidiale integrando le loro caratteristiche alla perfezione.«Keid un giocatore che ha delle doti importantissime ma che deve ancora crescere tanto a livello di esperienza, a volte dimentica che gioca insieme ad altri 10 compagni, ma quando capirà questa dinamica diventerà più determinante» dichiara il suo allenatore Rocca.  (40' st Cavallo F. sv).
All. Rocca 6 «Provo molta delusione: una partita che avevamo nelle mani, ho visto degli evidenti cali di concentrazione nella fase difensiva nel secondo tempo non rendendoci conto nell'importanza che aveva per noi questa partita. Nel secondo tempo non mi sono piaciuti certi atteggiamenti, ad esempio quando lasciavamo a loro troppo campo per costruire la manovra. Un pareggio che tutto sommato ci sta, ma che una squadra come la nostra doveva portare a casa. Siamo orgogliosi della posizione in cui siamo, questa squadra non doveva neanche fare il regionale e oggi si sta giocando il titolo, però è normale che se oggi siamo in queste posizioni e stai vincendo 2-0 in un campo difficile come questo, il rammarico è enorme per aver perso punti che potevano portarci allo scontro diretto contro l'Acqui di settimana prossima con 4 punti più. Oggi abbiamo evidenziato qualche limite di maturazione perchè a un quarto d'ora dalla fine non possiamo concedere quello che abbiamo concesso al Cenisia, erò la squadra è giovane ma non dobbiamo scordare quello che i ragazzi hanno fatto fino ad oggi. Poi nulla è perduto, siamo in piena corsa per il titolo», dichiara un deluso ma fiducioso Rocca nel post partita.

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