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Ouaqit e Laraia fanno i fenomeni e mandano Mulazzi ai quarti di finale

Il Cantù ci prova, ma il gol di Cima Vivarelli non basta a fermare l'armata biancorossa

Ouaqit Oualid Accademia Pavese

Ouaqit, uno dei migliori in campo dell'Accademia Pavese e autore di una favolosa doppietta

Partita emozionante e combattuta almeno nella prima parte quella tra Castello Cantù e Accademia Pavese, che ha visto i biancorossi di Mulazzi trionfare per 1-5 dopo aver chiuso il primo tempo sotto 1-0. L’idea di La Rocca è chiara sin dai primi minuti: cercare di difendersi chiudendo gli spazi per poi provare a colpire in ripartenza verticalizzando sulle punte. La tattica sembra funzionare nei primi minuti e i gialloblù sbloccano il risultato, mentre l’Accademia Pavese è un po’ “sprecona” e non riesce a battere il portiere Rossi nei primi 45. La ripresa racconta di tutta un’altra partita: i biancorossi scendono in campo con la voglia di spaccare il match e con voglia, orgoglio e tanto impegno malgrado il caldo torrido, ribaltano completamente il parziale e vincendo la gara con addirittura cinque palloni infilati nel sacco. La vittoria spedisce Mulazzi ai quarti e il tecnico ora vuole giocarsela contro chiunque.

CHIUDERE GLI SPAZI E RIPARTIRE

Nei primi minuti le squadre si studiano e le occasioni non sono molte, anche se dopo quattro minuti è l’Accademia Pavese a cercare una palla in area su calcio di punizione, deviata in corner dalla testa di Cattaneo. Gli ospiti sono sempre più convinti e al 7’ hanno una grande occasione: Laraia riceve al limite e dopo un bel controllo calcia forte cercando l’angolo; vola Rossi e respinge con la manona aperta allontanando il pericolo. Botta e risposta con il Cantù che sfrutta una ripartenza per essere pericoloso: Ferrari viaggia sulla destra e con il destro prova un tiro-cross rasoterra che attraversa tutta l’area ed esce di pochissimo a lato. Chance gigantesca per i biancorossi al 17’ con Balesini che mette al centro dell’area per Castillo che si libera della marcatura con una veronica spettacolare, ma con il destro potente manda alto appena fuori dall’area piccola. La dura legge del calcio si sa: gol sbagliato, gol subito e neanche sessanta secondi dopo un filtrante perfetto di Ferrari manda in porta Cima Vivarelli che scatta in profondità e arrivato davanti a Brandi con la punta in anticipo lo fulmina a e sblocca il risultato. Sono tante le proteste dell’Accademia Pavese che chiedeva un fuorigioco; effettivamente la posizione dell’undici giallorosso è molto dubbia. Il giocatore ospite più pericoloso è certamente Laraia, che al 35’ prova ancora a colpire, questa volta con il destro a giro, ma la sua conclusione esce di poco a lato; due minuti più tardi ci prova ancora sfruttando una bella palla al centro di Castillo sulla quale Ouaqit fa il velo permettendo al 7 di calciare, ma ancora una volta la sfera si perde sul fondo. In questo finale i biancorossi spingono veramente forte e vanno ancora una volta vicinissimi al pareggio con un colpo di testa di Ouaqit da calcio d’angolo; Rossi è attentissimo e respinge ancora in corner. Su questa chance si chiude la prima frazione al termine dei tre minuti di recupero dovuti anche al piccolo break a metà tempo per il tremendo caldo del pomeriggio di Cantù.

Manuel Laraia, grande trascinatore dell'Accademia Pavese con una doppietta importante

RIMONTA E MANITA

Gli ospiti scendono in campo nella ripresa con tanta voglia di recuperare il risultato, mentre il Cantù cerca di difendersi con ordine per provare a ripartire soffrendo con tanto cuore e da squadra. La prima grande occasione per l’Accademia arriva dopo nove minuti e si tratta di un cross al centro di Balesini smanacciato da Rossi; sulla respinta Cammarano è bravissimo ad anticipare Castillo e allontanare. All’11’ arriva il pareggio dei biancorossi, a questo punto meritato: Ouaqit riceve dentro l’area da Pria e con il destro in diagonale batte Rossi per l’1-1. Al quarto d’ora cambia tutto: un fallo di mano in area del Cantù porta il direttore di gara ad indicare il dischetto; dagli undici metri va Laraia e spiazza Rossi con un destro secco incrociato facendo 1-2. Diventano tre i gol dei ragazzi di Mulazzi quando un cross dalla destra sul secondo palo al 17’ è accolto dalla zampata di Laraia che mette dentro e fa impazzire di gioia la propria panchina. Un’ottima chance per il Cantù di rientrare in partita capita sulla testa di Ajouli al 26’, ma l’attaccante manda a lato di pochissimo. A dieci dalla fine Ouaqit riceve in area, si gira in un fazzoletto e con un tiro preciso batte Rossi per la quarta volta, firma la doppietta personale e chiude definitivamente la partita sull’1-4. Iosca, direttamente su punizione all’ultimo minuto scavalca la barriera con una maledetta spettacolare e fa 1-5, risultato definitivo della gara. Ci provano fino all’ultimo i gialloblù per cercare di uscire dal campo con un altro gol sul tabellino, ma non sono fortunati e davanti nonostante le numerose chance, il pallone sembra non voler entrare. Dopo due minuti di recupero arriva il triplice fischio dell’arbitro che manda l’Accademia Pavese direttamente ai quarti di finale dei playoff.

La festa al termine della gara dell'Accademia Pavese

LE INTERVISTE


Mulazzi è soddisfatto della partita dei suoi ed è fiero di allenare un gruppo che ci crede e che non molla mai: «Nel primo tempo non ci è andata bene, abbiamo sciupato tante occasioni sfortunatamente; nella ripresa siamo stati eroi e abbiamo ribaltato la partita meritando di vincere. Questi ragazzi sono forti, la squadra c’è e non molla mai e per questo non posso fare altro che ringraziare tutti. Cosa mi aspetto nelle prossime gare? Noi vogliamo giocarcela con tutti; abbiamo i mezzi per dare fastidio a chiunque. Giochiamo a calcio e vedremo dove finirà il nostro percorso».

Anche La Rocca è convinto della prestazione della propria squadra, ma si è trovato di fronte ad un'Accademia Pavese in forma smagliante e che tecnicamente ed atleticamente, anche a detta sua, è stata superiore: «Il loro tasso tecnico è stato superiore al nostro; noi abbiamo cercato di fare la nostra partita e abbiamo interpretato bene la gara nel primo tempo. Loro non hanno mollato un centimetro e nel secondo tempo ci hanno messo in difficoltà; non posso che fargli i miei più sentiti complimenti; in questo momento loro troppo più forti».

LE PAGELLE

CASTELLO CANTÙ
Rossi 7 Sono cinque i palloni che deve raccogliere dal fondo del sacco e di certo non sono pochi, ma nel primo tempo è lui uno dei migliori in campo dei suoi: le sue parate permettono ai gialloblù di finire la prima frazione di gara a porta inviolata.
Bellet 6.5 Da quella parte soffre molto le falcate e la qualità di Laraia; serve bene i compagni quando può (33’st Colombo sv).
Acquaviva 7 Sulla sinistra fa davvero la differenza; Ragucci non è un cliente facile, ma lui lo contiene discretamente bene e quando può si butta nello spazio dettando la palla in profondità.
Cammarano 7 Sempre in anticipo sugli attaccanti nel primo tempo; nella ripresa cala un po’ come tutta la squadra e a tratti pecca di esperienza.
22’st Bernasconi 6 Entra e prova a dare il suo contributo, ma la squadra sembra non avere forze per reagire.
Noseda 7 Da mediano gioca una buona gara. Anche se ammonito nel primo tempo affonda i contrasti senza paura. Un po’ in balia del possesso avversario nella ripresa. 
Bedon 7.5 Alto, forte fisicamente e sempre preciso, uno dei migliori dei suoi. Se Ouaqit palla a terra è incontenibile nel duello aereo il centravanti biancorosso non ha chance.
Brambilla 6.5 Da quella parte fa un discreto lavoro, ma nel primo tempo non incide più di tanto e nella ripresa non riesce a farsi servire in profondità.
22’st Orsenigo 6 Anche lui entra in un momento in cui i gialloblù sono veramente in difficoltà; sarebbe stato difficile per chiunque incidere.
Ferrari 7 Dà qualità al centrocampo di La Rocca e interpreta perfettamente il ruolo; è sua la palla che manda in porta Cima Vivarelli per il gol dell’1-0.
15’st Tettamanti 6 Come gli altri subentrati non riesce a dare la propria importa alla gara; nella ripresa il Cantù fatica a costruire il gioco e tutti ne pagano le conseguenze.
Cattaneo 6.5 Lui chiama sempre palla in profondità e tiene bene testa ai centrali avversari. Sfiora due volte il gol, ma non riesce a fare la differenza.
Borghi 6.5 Da mediano tiene bene la palla, la tecnica non si discute; forse rischia troppo poco quando potrebbe inventarsi la giocata.
15’st Ajouli 6.5 Entra bene in partita con tanta voglia di incidere: un suo colpo di testa da dentro l’area sfiora il palo e rischia di riaprire il discorso.
Cima Vivarelli 7 Gioca tutti i 90 minuti avanti e indietro sulla fascia destra. Il suo gol forse è viziato da una posizione di fuorigioco, ma il gesto tecnico resta: puntazza per anticipare il portiere da attaccante vero.
All. La Rocca 7 I suoi fanno il possibile, resistono un tempo contro una corazzata; nella ripresa prova a far chiudere i suoi e giocare in contropiede, ma l’Accademia è stata veramente impeccabile.

La formazione titolare del Castello Cantù

ACCADEMIA PAVESE
Brandi 7 Nel primo tempo non ha lavoro da fare e l’unica grande occasione creata dal Cantù finisce con un gol; nella ripresa si rifà con un grande intervento su Cima Vivarelli; la paratona non permette alla partita di riaprirsi.
Riso 7 Da questa parte contiene bene Brambilla e quando può si sovrappone.
Balesini 7.5 Da capitano e vero leader non si fa innervosire e a fine primo tempo carica i compagni credendo nella rimonta; il suo fare avanti e indietro sulla fascia mostra tutta la sua dedizione e voglia di vincere; decisivo (35'st Michiante sv).
Tommasi 7 Cima Vivarelli gli va via correndo verso Brandi tutto solo, ma la sua mossa di fare due passi avanti per rendere irregolare la posizione dell’11 era giusta; non è stato premiato dall’arbitro. Grande prestazione nella ripresa.
Pasi 6.5 Ottima gestione del pallone nel primo tempo, poi viene sostituito per un colpo alla caviglia; rientra in campo senza scarpini nella ripresa zoppicando; speriamo non sia nulla di grave.
1’st Pria 7 Entra ed è subito decisivo: è lui a servire a Ouaqit un pallone d’oro che il centravanti trasforma nel gol del pari.
Velaj 6.5 Anche lui gioca una grande partita, anche se nella ripresa c’è poco da difendere viste le poche trame offensive del Cantù.
Laraia 8.5 Veloce, tecnico, salta l’uomo e fa anche gol; vi ho appena descritto tutte le caratteristiche che un esterno d’attacco dovrebbe avere. La sua partita è la perfezione totale; vero trascinatore della squadra e molto carismatico in campo. La sua doppietta porta i compagni in vantaggio e poi sull’1-3 (30’st Casiroli sv).
Iosca 7 Gioca una grande partita con qualità e perfezione, ma a volte è troppo frettoloso e sbaglia; quando all’ultimo minuto segna direttamente su punizione con una magia che supera la barriera fa alzare le mani a tutti; bravissimo.
Ouaqit 8 Nel primo tempo si sacrifica venendo anche sulla trequarti a recuperare palloni importanti. Nella ripresa fa il fenomeno: prima segna in diagonale di potenza e poi si gira in un fazzoletto per un gol che è a dir poco pazzesco; forte vero.
Castillo 7 Nel primo tempo è scatenato e salta spesso l’uomo con giocate di qualità; nella ripresa si spegne un po’, ma la sua è una grande prova.
18’st Cornaghi 6 Entra in un momento in cui la squadra sta bene e in cui serve abbassare il ritmo per addormentare il match; ci riesce bene.
Ragucci 7.5 Qualità e corsa. Sempre bravo a servire i compagni nel modo giusto e ci prova più di una volta calciando in porta, ma senza mai trovare il bersaglio (32’st Masella sv)
All. Mulazzi 7.5 I suoi giocano un buon primo tempo, ma non sono fortunati. Nella ripresa la voglia di vincere ha superato ogni tipo di aspettativa e la vittoria è meritata. Si mette a quattro quando difende e a tre quando imposta, permettendo a Balesini di fare l’esterno a tutta fascia e a Laraia di tagliare verso il centro; geniale. Può giocarsela con chiunque in questa fase finale.

Tutta la rosa a disposizione di Mulazzi per la partita contro il Castello Cantù

ARBITRO: Bosotti di Legnano 6 Non vede un fuorigioco netto nel primo tempo che poteva condizionare il match influendo sul risultato. Nella ripresa la partita si innervosisce e forse usa troppo tardi i cartellini.

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