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Rinunciare a un rigore e non vincere la partita? Kouadio l’ha fatto

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La Juniores della Solbiatese Olona

Quattro gol, quattro espulsi e un gesto di fair-play destinato a far parlare per molto. Nel derby del Girone A di Juniores tra Gorla Maggiore-Solbiatese Olona c’è in palio la supremazia della “Valle” e, soprattutto, il primo posto in campionato. Partita tesa, ricca di gol e di cartellini, con la Solbiatese Olona che a pochi istanti dal novantesimo vede accordarsi un calcio di rigore per un fallo sul suo talento, quel Jean Enrico Kouadio che in estate era stato accostato a molti club anche di piani superiori. È il rigore che, se realizzato, può valere il primo posto per la squadra guidata da Cesare Simionato, un gruppo composto interamente da giocatori classe 2000. Il rigore, però, tale non è perché il contatto che ha portato all’atterramento di Kouadio è avvenuto fuori dall’area. L’arbitro Renna ha valutato male la situazione e accordato il calcio di rigore ma immediatamente Kouadio, che a Gorla Maggiore ha militato nei Giovanissimi, invece di prendere la palla, posizionarla sul dischetto e provare a realizzare il 3-2, ammette all’arbitro che il contatto c’è stato, ma fuori dall’area. All’arbitro non resta che prendere atto e concedere la punizione dal limite, con la consapevolezza di aver visto un errore “sanato” dalla sportività di un giocatore. La partita è terminata poi sul 2-2 e al primo posto sono salite altre squadre, ma Kouadio e la Solbiatese Olona la loro partita l’hanno vinta con quel gesto dimostrando che si può essere sportivi non solo a risultato acquisito ma anche quando c’è in palio qualcosa di importante.

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