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Juniores, ritratti di squadra - Girone A

Orione

Orione

MUGGIANO, A TRE PUNTI DAL SOGNO
Davvero sfortunato il destino del Muggiano: due secondi posti in due anni non valgono il primo.  Nel 2015 la squadra di Regazzoli passò il traguardo solo diversi secondi dopo il taglio della Fansport. Quest’anno nel girone A fa molto più male, dato che le lunghezze dalla Triestina sono solo tre, questione di fotogrammi. Fatal fu l’Arca? Due sole sconfitte in campionato proprio contro gli arancioblù e il Villapizzone. E il vanto di essere gli unici ad aver fatto lo scalpo alla Triestina. Difficilmente questo gruppo affiatatissimo, insieme da tre anni, potrà ritentare la scalata con gli stessi effettivi, quasi tutti ’98. L’anno prossimo toccherà alla carica dei 2000 dire la loro.
COME D'INCANTO VILLAPIZZONE
Crederci. Crederci sempre. Anche quando le ombre dei tirannosauri si allungano minacciose sopra di te. I gialloviola erano reduci da un argento nel girone della Bollatese, ma in estate molti elementi sono saliti in Seconda. Arduo pensare che l'impresa si potesse ripetere. Invece i canterani partono in sordina per sorprendere tutti: a gennaio Vincenzo Mele scollina da capolista. Nessuna grande marcia, nessuna sacra rimonta come nel 2015. Si tratta solo di pigiare duro sui pedali e guardare lo specchietto retrovisoreA questo punto arrivano i primi scricchiolii, e gli infortuni. Arca, Muggiano e Iris sbarrano il portone del paradiso regionale. Dopo il pareggio con la Triestina la squadra allenta la tensione, forse troppo. Resta un campionato ad altissimi livelli. Per la prossima stagione i grandi saliranno in Seconda, i 2000 si aggregheranno. Per Mele la difficoltà, ma anche la sfida, sarà di svezzarli e di amalgamarli nel nuovo gruppo. [caption id="attachment_25221" align="alignnone" width="900"]Villapizzone Villapizzone[/caption]
VIGHIGNOLO, UN TRATTO GIALLO FLUO NEL CIELO DI SETTIMO
Il ponente frizzantino che spira dalle parti della frazione di Settimo ha investito anche la Juniores. Dopo il doppio titolo con la scuola calcio e la festa della Prima Squadra, anche la squadra di Fossati inietta benzina. Un inedito quarto posto nel girone A, agguantato proprio all’ultima giornata rendono rimarchevole il tratto fluo dei giallo evidenziatore. Rispetto all’anno scorso il Vighi prende l’ascensore e vola a +17 sul tasso dell’anno scorso. E la Promozione non può che attirare nuovi talenti per settembre, rendendo il Vighi 2.0 osservato speciale. [caption id="attachment_25222" align="alignnone" width="900"]Vighignolo Vighignolo[/caption]
ARCA TURBO DIESEL
Altro che Arca, la creatura di Di Giacomo è un catamarano a motore diesel. Partenza così così nel girone A, poi la svolta al ritorno quando gli arancioblù ingranano la marcia e cominciano la scalata. Se non fosse stato per il Vighi-scherzo all’ultima giornata, era quarto posto, in linea con la stagione passata. Arca in versione nave pirata, Villapizzone e Muggiano sono le due corazzate speronate. Proprio ai granata il Colombo potrebbe essere stato fatale. [caption id="attachment_24940" align="alignnone" width="600"]Arca Arca[/caption]
SPECULUS IRIS
Tra squadre rivelazione, squadre che crollano, squadre che nascono e squadre che muoiono, l'Iris è una certezza. Sesti nel 2016, sesti nel 2017 e identità pressoché perfetta anche nei punti (quest'anno 44, uno in più dell'ultimo campionato). Un'altra stagione discreta, coi limiti su cui Adriano Quarta lavora da molti mesi e qualche vittima di lusso come Arca e Villapizzone. [caption id="attachment_25604" align="alignnone" width="900"]Iris Iris[/caption]
METAMORFOSI BONOLA
Sicuri che siano gli stessi dell’anno scorso? Dai 10 punti con ultimo posto annesso, i giallo canarino spiccano il volo a metà classifica e quadruplicando i punti. La metamorfosi è dovuta a qualche innesto pesante, su tutti Marius Postevka, l’attaccante più prolifico non solo del girone A, ma di tutta la categoria. Ma è anche merito della buona stagione di alcune colonne portanti di via Picchi, i vari Cozzoli, Appella e Traverso. L’obiettivo è migliorare ulteriormente la progressione numerica per l’anno prossimo. Visti i fortissimi ’00 alle spalle, non sembra irrealizzabile. [caption id="attachment_25521" align="alignnone" width="900"]Bonola Bonola[/caption] ORIONE: POCHE STELLE, UNA COSTELLAZIONE Staff riconfermato in toto e stagione di metà classifica metà classifica: i grafici di via Strozzi segnano una leggera flessione rispetto al 2015-16. Forse si tratta di un calo di motivazioni dopo essersi sfilati dal gruppo di testa. Crepaldi prende il microscopio e individua il momento esatto di questo calo nell'intervallo del ritorno con la Triestina. Resta comunque un gruppo molto omogeneo: l’operaismo si potrebbe definire la virtù biancoceleste: nessun bomber fracassa-classifiche marcatori alla Postevka o Scala per intenderci, ma un reparto offensivo omogeneamente prolifico. Un solo giocatore in doppia cifra, Ludovico Meli, e poi reti abbastanza ripartite tra i compagni di reparto, per un cospicuo bottino finale di 70 gol. [caption id="attachment_25226" align="alignnone" width="900"]Orione Orione[/caption]
SORRISO LA BIGLIA
La nuvoletta nera  degli infortuni piove ancora su Cornaredo: l'anno scorso era toccato e Yaya Kaddouri e Maichol Svezia. Quest'anno contro la Triestina il centrocampista Luca Santinelli ha dovuto chiudere la stagione anzitempo. L'ex Vighi Massimiliano Melli si dice soddisfatto dell'annata, specie per il girone di ritorno. La Scuola Calcio Milan ha chiuso con un bottino di 40 punti, posizionandosi nella zona mediana della classifica. Tra i motivi d'orgoglio, aver già integrato in pianta stabile i 2000 Bedin e Santambrogio [caption id="attachment_24939" align="alignnone" width="900"]La Biglia La Biglia[/caption]
EUREKA QUINTO ROMANO
Piccola premessa. Cominciare un campionato senza Rana e Pompeo è un’esperienza che taglierebbe le gambe a chiunque. L’inizio è un incubo alla disperata ricerca di un gol (0 nelle prime tre gare). Man mano però l’agonismo sale, il tandem Melani-Varano trova la quadra perfetta in un 4-5-1 che esalta la gittata della bocca da gol Gilardi. Al ritorno la squadra fa quasi il doppio dei punti dell’andata, s’impone su buone realtà come Iris e Orione. Mette in tasca il derby di zona 7 con la Verce e dà il via alle prove tecniche per l’anno prossimo. Diversi sono i ’00 che hanno debuttato in Juniores: Bandello, Biancofiore e i signori Fiorentini e Di Stefano (rispettivamente primo e secondo nella classifica marcatori del girone) non possono che far ben sperare. [caption id="attachment_25547" align="alignnone" width="900"]Quinto Romano Quinto Romano[/caption]
APRILE 81, SPRAZZI DI PRIMAVERA
Ecco un’altra danzatrice al ballo delle debuttanti, come lo Sporting Club Cinisello di là. Il percorso nel girone A è tortuoso e travagliato, un po’ come le vicende del campo di via Faenza. Il protrarsi dei lavori di riammordenamento fanno sì che la squadra faccia la spola tra un terreno di allenamento e il centro sportivo de La Spezia. La primavera dell’Aprile 81 sboccia tra la decima e la quindicesima giornata del girone A. Lì la squadra, allenata fino a un certo punto da Emanuele Parillo cala un filotto di quattro vittorie e un pareggio. Poi arriva la gelata, interrotta da due parentesi mitigate contro Verce e Quinto. [caption id="attachment_24938" align="alignnone" width="600"]Aprile 81 Aprile 81[/caption]
VERCELLESE: CHIARO DI LUNA
Annata dura. Il chiaro di luna di una delle società più antiche di Milano, rimasta con le sole Prima Squadra e Juniores, si riverbera su quest’ultima. Il derby all’andata col Quinto non si disputa nemmeno per via di alcuni problemi di tesseramento. I dirigenti accusano la società di disinteresse per la categoria, il Ds preferisce non commentare. A inizio anno arriva linfa salvifica: un carico di ex Gescal a rimpolpare la rosa, ma non basta a ravvivare l’andamento. Il tecnico Demetrio Cappellaccio ha il suo bel daffare a gestire la squadra. Finisce che Antonio Bellopede, da sempre terzino, viene reinventato portiere. I cinque successi, compreso quello di lusso con La Biglia, e le buone prove, seppur perse, contro Orione e Arca sono i graffi d’orgoglio della nobile casata rossoblù. [caption id="attachment_24933" align="alignnone" width="900"]Vercellese Vercellese[/caption] PSICOBAGGIO La testa, la testa, la testa. È questo il chiodo fisso di mister Bianchi, fin dalla prima giornata. Non è la tecnica che lo preoccupa più di tanto. Il cavallo è al primo anno e va scozzonato, ma l’atteggiamento mentale. «Posso capire che la mia squadra perda per inferiorità tecnica, ma non perché molla, perché non ci crede». Il tecnico ogni gara d’instillare la scintilla. Alla fine ci è riuscito? La quasi rimonta con l’Iris, la sconfitta di misura con l’Orione e la storica vittoria con l’Aprile 81 ci dicono che, a monte di tutti i problemi innegabili, un seme è stato piantato. [caption id="attachment_24931" align="alignnone" width="900"]Baggio Secondo Baggio Secondo[/caption]
CORNAREDESE, QUELL’EROICA MEZZA DOZZINA
«Non c’è niente di male a essere ultimi, se lo si è con dignità» parola di Zdenek Zeman. Vorremmo partire da questa citazione per raccontare una delle storie più pazze dei provinciali. Una squadra ritrovatasi per vicissitudini varie con un organico di massimo undici giocatori. Ciononostante ha deciso di onorare l’impegno quasi fino in fondo, quando si era rimasti in sei. Ecco: forse l’unica pecca è di non aver comunicato il ritiro alle ultime due giornate. Se la cometa di Cornaredo non ha lasciato segni in classifica – zero vittorie e quasi 200 reti subite – la scia luminosa ha sfolgorato ugualmente nel girone A: Villapizzone, Muggiano, Arca, Quinto sono solo alcune delle squadre rimaste affascinate dalla banda di Antonio Genovese, l’allenatore-giocatore della squadra. [caption id="attachment_25225" align="alignnone" width="900"]Cornaredese 2015/16 Cornaredese 2015/16[/caption]
Scontro diretto nel girone A...clicca qui per leggere la cronaca di Baggio-Vercellese
 
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