PRO NOVATE, RITORNO DI FIAMMA
In via Torriani è un paio d’anni che si punta forte sulla Juniores. Quest’anno gli ingredienti per il primato nel girone B c’erano tutti. Un allenatore di certificata esperienza come
Pino Oroso, una squadra devastante sugli esterni, una coppia d’attacco
, Basilyous-Marelli, da 49 carati. Poi, qualcosa s’inceppa. Lo scontro con la Baranzatese viene sospeso per infortunio dell’arbitro, coi rossoblù in vantaggio. La ripetizione non sarà altrettanto propizia. Si aggiunge lo scorno del tavolino contro la Cob (e penalità di un punto). Da quel momento la squadra esce dal tunnel: dopo Cormano è un filotto muscolare di vittorie (al ritorno la Pro ha sempre vinto tranne che in due casi). La Baranza si piega 3-0, l’onta del derby è lavata via con un perentorio 5-1. Un risarcimento agrodolce, che mostra a Milano il vero valore ma che spalanca un interrogativo: «Senza quegli intoppi all’andata, questa Pro Novate dove sarebbe arrivata?». [caption id="attachment_26317" align="alignnone" width="900"]

Pro Novate[/caption] OSAL NOVATE: QUALCOSA DI PIÙ DI UNA SEMPLICE MINA Negli anni passati quando un allenatore sfogliava il calendario e si trovava l’Osal in girone, si lasciava scappare una smorfia di disappunto. Squadra tignosa i neroverdi lo sono sempre stati, ma l’azione si limitava alla
pars destruens. E la stagione generalmente si concludeva a metà classifica. Quest’anno si è aggiunta la
pars construens. Da ammazzagrandi la squadra di
Fausto Foglia si è trasformata in un’autentica grande. Terzo posto di pedigree garantito, lo smacco ai cugini della Pro all’andata e un campionato ad alti livelli nonostante gli infortuni di
Rondinella e Guarnieri. Peccato che il ciclo debba chiudersi: la maggior parte dei ’98 salirà in Seconda. Il 2017-18 sarà tutto da scoprire.
HEIMWEH NIGUARDA
In casa… ”lasciate ogni speranza voi ch’entrate”, ma fuori dalla mura di via Arezzo? Questo il leitmotiv dell’andata nel girone B per un Niguarda da Doctor Jeckhill-Mister Hide. Solo vittorie in casa, solo sconfitte fuori. La situazione si stabilizza un po’ al ritorno: in casa arrivano un paio di insuccessi, fuori si cominciano a maturare i punti. E la squadra del Cucchi conosce l’emozione di un risultato sconosciuto: il pareggio. Tra "professori" della categoria come Ben Abid e Decorato e l'estro frizzantino dei vari Lerose e Corbellari tra le nuove leve (si rivedano il gol su veronica del primo con la Cob e la punizione a spiovere del secondo contro l'Afforese), arriva un’altra stagione soddisfacente. Il
Colantuoni-bis si traduce in un quarto posto, come l’anno scorso. [caption id="attachment_26319" align="alignnone" width="768"]

Niguarda[/caption]
SOLESE, SORPRESA ASSOLUTA
Squadra inizialmente “sgalita” come direbbe l’allenatore
Filippo Spitoni tra alti e bassi della categoria. Poi al ritorno il tecnico fissa l’asticella dei 40 punti ed è tutta un’altra solfa. Se si calcolasse soltanto il ritorno, i gialloverdi ( o arancioni quando la supremazia prende il sopravvento) sarebbero terzi. Alla fine quota 40 punti non viene raggiunta per una lunghezza, ma i bollatesi hanno di che essere contenti. Quinto posto in linea con le attese della società. Oltre il doppio dei punti rispetto alla passata stagione. La Solese rientra a pieno titolo tra le sorprese del girone. Spitoni annuisce ma non è del tutto soddisfatto. Il Palazzolo e l’Osal non gli sono ancora andate giù. Ma si sa che il tecnico non è tipo da accontentarsi di poco… [caption id="attachment_26344" align="alignnone" width="900"]

Solese[/caption]
L’AFFORESE E LA PAREGGITE
Diversi avvicendamenti nella squadra a partire dal neo tecnico
Carmine Scollo. L’incognita Afforese comincia la stagione alla grande veleggiando tra le primissime nel girone d’andata. La squadra dimostra temperamento quadratissimo ed è ostica per chiunque. Forse uno dei reparti che danno più grattacapi è l’attacco. Manca il vero finalizzatore e si fa fatica a concretizzare la manovra offensiva. Nel girone di ritorno la bandierina del corner che garrisce nello stemma di via Assietta si affloscia leggermente. Il distacco si acuisce e la squadra forse accusa il colpo. Inizia una teoria impressionante di segni X che porteranno i gialloblù a 9 pareggi finali, un record per la categoria. E' degli ultimi giorni la notizia della fine della collaborazione tra Scollo e la società.
COB 91, IL LUNGO ADDIO
Erano tre anni, dai tempi dell’atroce rimonta della San Leo, che
Gianluca Pappalardo sfiorava la coppa. Questa doveva essere la stagione giusta: con la vecchia guardia al completo, i cormanesi non nascondevano le ambizioni nel girone B. La partenza però è horror: 6 punti nelle prime sei sono una mannaia inesorabile. La Cob però si tappa occhi e orecchie e inizia una marcia tra sogno e follia: 6 vittorie su 6 e un pareggio contro la Baranza. Il canto più bello, lo 0-6 a Cusano è in realtà quello del cigno.
Simone Furnari si becca tre giornate (molto contestate) di squalifica. La squadra perde pezzi,
Attulino in difesa e
Dispenzieri e
Furnari a centrocampo non a pieno regime per lavoro. Risultato? Nel girone di ritorno la Cob ha vinto solo una partita (escludendo i tavolini). Una stagione in chiaroscuro in cui solo a tratti, come a Baranzate, si sono visti sprazzi della Cob che fu. CINISELLESE, QUESTA SQUADRA S’HA DA FARE! Dopo lo scotto della retrocessione, l’impressione fino all’ultimo è stata che la Juniores non si dovesse fare. Poi negli ultimi giorni utili prima del termine delle iscrizioni, il nuovo corso di
Roberto Bonvini si fa in quattro per presentare la squadra e all’ultimo minuto riesce nell’impresa. Ma guai a parlare di rosa raffazzonata: certo, l’inizio nel girone B non è dei migliori, ma all’ultimo giro la squadra intesse una trama da sogno. La scossa la dà la debacle di Novate: dopodiché arrivano sei risultati utili consecutivi. L’abbrivio da cui ripartire per l’anno prossimo. [caption id="attachment_26731" align="alignnone" width="900"]

Cinisellese[/caption]
REAL CINISELLO, CASACCA SUDATA
Finiti i tempi dei D'Ambrosio e in generale di tutti i '97 e '98 che nel 2016 erano valsi il quarto posto ai rossoblù.
Grimaldi riparte dai '99 con una squadra tutta da plasmare, in una congiuntura delicata segnata anche dall'atto vandalico alla segreteria a Capodanno. Certo, l'andamento non si può paragonare a quello dell'anno prima, ma se si scorrono i risultati, si nota come, che si vinca o si perda, le partite siano sempre tiratissime, sovente con un gol di scarto. Senza i 2000 alle spalle, è probabile che l'organico irrobustito da quest'esperienza, verrà riconfermato. [caption id="attachment_26321" align="alignnone" width="600"]

Real Cinisello[/caption]
PALAZZOLO, ARIA DI RINNOVAMENTO
Proclami in società non se ne sono mai fatti: fin da inizio campionato l'obiettivo dichiarato era la metà della classifica. Il bilancio finale è moderatamente soddisfacente, magari in ribasso di un paio di posizioni rispetto a quello che si attendeva il tecnico
La Foresta. Tenendo anche conto del fatto che la Juniores è stata forse la categoria più competitiva per i biancoblù in un anno piuttosto complicato. La società ha intenzione di rifondarsi partendo dalla Scuola Calcio. Per questa ragione La Foresta lascerà la guida della Juniores per assumere l'incarico di responsabile della Scuola Calcio.
J. CUSANO, SU LA MURAGLIA
La vera novità dell'anno è la Terza Categoria. La prima squadra fornisce uno sbocco a tutto il settore giovanile cusanino: nell'immediato questo si traduce nel passaggio di alcuni giocatori della vecchia guardia in prima squadra. La società si rinforza con qualche nuovo arrivo e, con
Chiodelli trasferito nella Preagonistica, le redini della juniores passano allo storico dirigente
Merati. Il terzutimo posto finale può trarre in inganno: la cassa di via Caveto batte quasi il doppio dei punti del campionato 2015-16 al netto di uno sgravio notevole in difesa: rispetto alla stagione precedente la J.Cusano ha subito 50 reti in meno! [caption id="attachment_26322" align="alignnone" width="640"]

J. Cusano[/caption]
DA BRESSO CON PASSIONE
Al debutto assoluto, L'FC Bresso risultava tra gli esperimenti più interessanti della categoria, tanto da indurci a paragonarli alla meteora del girone. Un mix di ’99 della Suprema e di elementi del Muggiò fresco del successo in coppa Lombardia. Alla guida del carro, l’artefice di quell’impresa,
Eugenio Cennamo. La meteora però non ha l’impatto sperato, a dicembre rischia il collasso: diversi giocatori se ne vanno, Cennamo lascia per motivi personali. Il Ds
Ciraulo non sa se riuscirà a iscrivere la squadra per il ritorno. La mobilitazione dei vertici di via Deledda fa sì che la squadra si faccia: arrivano diversi regionali di prestigio, su tutti l’incontenibile
Illomei. A
Daniele Aversa il compito di traghettare la squadra fino alla fine, per un ritorno di passione totale. La squadra ritrova compattezza e morale: il 2-0 alla Cob e la rimonta sfiorata col Niguarda (in doppia inferiorità numerica) sono le istantanee che Aversa porterà sempre nel cuore. [caption id="attachment_26732" align="alignnone" width="900"]

Fc Bresso[/caption]
SPORTING CLUB CINISELLO, DISCRETA LA PRIMA
Di proclami la società non ne aveva fatti, né ce li si aspettava. Tenendo da conto che lo Sporting Club era ancora un virgulto e la frammentazione calcistica del circondario di Cinisello Balsamo, si sapeva che sarebbe stata dura. Alla fine ultimo posto è stato, ma nel girone B le squadre in fondo alla chiglia hanno dato l’impressione di contendersi molto di più il campionato.
Giuseppe D’Auria, che ha allenato la squadra per buona parte della stagione prima di essere promosso Ds e cedere il timone a
Beniamino Genovese, non ha mai parlato di classifica, ma sempre di crescita. Crescita che nel girone B s’è vista, grazie anche a una discreta campagna acquisti nella finestra di dicembre, nel girone di ritorno. Passivi molto più ridotti e qualche soddisfazione che non guasta. C’è ancora tanto da fare, ma le premesse sono buone. [caption id="attachment_23913" align="alignnone" width="900"]

Sporting Club Cinisello[/caption]
Girone B e non solo: clicca qui per leggere il riepilogo sul girone A