FAVOLA FATIMA
La metodicità: quella ripartizione scrupolosa dei compiti nel girone C che vede il primo allenatore
Michael Rota occuparsi dell’allenamento nel complesso e
Luca Tangari della parte atletica e della difesa. La tenacia: quella di un gruppo di ragazzi che anche quando vede che il primo posto è inagguantabile, si getta a capofitto alla ricerca di un argento che benefici concreti non dà, ma onore sì. La voglia d’investire sui giovani: (
Mammani, Rotili, Bollani, Tolotti, Carlomagno sono tutti ’00 già rodati per l’anno prossimo). Sono questi i tre ingredienti che hanno portato a un secondo posto fantasmagorico. Come l’Orpas l’anno scorso, si può forse affermare che il Fatima sia stato la sorpresa maggiore di tutta la categoria Juniores.
RIVOLUZIONE RONDINELLA
Delle tre retrocesse dai Regionali B, la squadra di
Licini è la più determinata a risalire. Rispetto all’esperienza ai piani di sopra, la società di
Maurizio Guerra rivoluziona in toto la squadra, col merito di ricostruirne una nuova altrettanto competitiva. Il duello tutto sestese con la Football ha tenuto tutti i calciofili col fiato sospeso. Nel ritorno la Rondinella ha dovuto ripiegare l’ala, vedendo sfilare anche il secondo posto all’ultima giornata. Flessione più che comprensibile: un ritorno senza
Bozza (infortunato) e con
Gaballa,
Brogi e il portiere
Tomè premiati giustamente con diversi gettoni in Prima Squadra (tutte e tre convocati per la finale playoff di Seconda a Bollate), non si augurerebbe nemmeno al peggior nemico. Licini infatti parla di «miracolo» nel ritorno. [caption id="attachment_27057" align="alignnone" width="600"]

Rondinella[/caption]
ENIGMA DRAGON GOAL
Alzi la mano chi ai nastri di partenza non avrebbe puntato su di loro: un manipolo di regionali in prestito dal Villa guidati da
Venzi. Nomi caldissimi come
Gherardi dal Bruzzano e
Garavaglia con un’esperienza alla Giana Erminio. Uno scouting capillare che scova
Forero Garcia e
Saho. Una squadra così sembrava avere poco a che fare col girone C e coi provinciali. E invece quarto posto. Cos’è successo? Difficile dirlo. Ci sono le impervietà di amalgama tra due corpi inizialmente estranei, lo zoccolo Dragon e l’appendice Villa. E poi la scoperta che il bel gioco non sempre paga. I biancoviola hanno mietuto consensi su diversi campi. Alcuni allenatori gli hanno attribuito il calcio migliore del girone. Ma come constata amaramente il tecnico
Claudio Zappa, gli applausi non portano punti. All’ultima giornata Zappa ha rassegnato le dimissioni, preferendo dedicarsi agli albori del pallone, la Scuola Calcio. [caption id="attachment_27495" align="alignnone" width="900"]

Dragon Goal[/caption]
BICIPITI DINDELLI
Accolta dal misto di scherno e diffidenza con cui si accolgono i debuttanti, la banda di via Treviglio ha subito messo le cose in chiaro nel girone C, facendo baluginare sprazzi del Dindelli regionale. Senz’altro fiore all’occhiello della società, la squadra ha fatto dell’atletismo e della resistenza fisica le sue armi vincenti. Ma si sa che
Cosimo Monterisi è maestro in questo tipo di preparazione. Corsa, grinta, polmoni tanto da dare l’impressione di giocare sempre con l’uomo in più. Ora gli stakanovisti ne approfittano per rifiatare un po’ la lena e pensare al futuro. In attesa di avere ragguagli in merito al futuro, questo gruppo unitissimo ha già una certezza: continuare anche l’anno prossimo. Insieme. [caption id="attachment_27059" align="alignnone" width="900"]

Dindelli[/caption]
CENTRO SPERIMENTALE "FORZA E CORAGGIO"
Già l’entità in sé è una scommessa: erano diversi anni che la società di via Gallura non presentava una Juniores. Al timone viene chiamato
Mattia Rizzo, uno cui, prima ancora di vincere piace mostrare bel gioco: la figura giusta per quest’incognita. I cercatori d'oro di via Gallura scovano subito due pepite pregiate:
Di Trani e
Schiavon quando arrivano dall’oratorio sono volti poco noti. Basteranno un paio di giornate perché gli avversari imparino a conoscerli. E a temerli tutti. Dai terminali offensivi all'ipnotista
Corsini fra i pali. Tra un 3-5-2 e prove tecniche per di 4-3-3 alla fine, i biancoblù portano a termine una stagione entusiasmante, con tanti '00 sul carro. Unici intoppi: gli incagli con le “piccole” e qualche cortocircuito in zona Cesarini (vedi Fatima). Le ambizioni continuano al Trofeo Mosca e all'Intercil. E per il 2017-18, la pignatta delle sorprese ribolle più che mai... [caption id="attachment_27060" align="alignnone" width="900"]

Forza e Coraggio[/caption]
FRANCO SCARIONI, UN CLIENTE DIFFICILE
Sette vittorie con un gol di scarto, dieci sconfitte col medesimo parziale: questo lapidario dato statistico per descrivere una squadra che se la gioca sempre fino alla fine. Un dato interpretabile da due prospettive diverse: se da un lato gli orange sono stati una brutta gatta da pelare per le big del girone C (chiedasi a Dindelli e Rondinella, ma anche a Fatima e Dragon), d’altro canto evidenzia anche una certa difficoltà ad archiviare la pratica contro squadre più indietro in classifica. Nel 2017-18 riflettori puntati su via Tucidide: nella juniores confluiranno i 2000 reduci dalla positiva esperienza regionale. [caption id="attachment_27061" align="alignnone" width="900"]

Franco Scarioni[/caption]
FUOCO SPORTING LEB
Dopo la retrocessione dai Regionali B questo era l’anno zero. Inizio shock contro la Rondinella: poi progressivamente ci si riprende tra le magie di
Sposito, Velasquez e Bevilacqua tra gli altri. Squadra ardente di successi, a volte eccessivamente: le espulsioni settimanali riportate sui comunicati (soprattutto nella prima parte dell’anno) sono davvero troppe. Ora che il martello pneumatico ha perforato il manto del campionato, bisognerà sostituirne l'impugnatura, visti i tanti fuoriquota.
UBIQUITÀ ORPAS
Costitutivamente in bilico tra FIGC e CSI, quest’anno l’Orpas sceglie di affondare i piedi in entrambi i campionati. Iscrive infatti una squadra per ogni competizione. La gamba non è quella dell’anno prima. Diversi dei protagonisti dell’anno scorso sono saliti in prima squadra. Nel 2016 i gialloverdi conquistarono un sorprendente secondo posto. A detta del tecnico
Stefano Capellupo la squadra non ha espresso tutto il potenziale che aveva a disposizione. Mancando anche quella funzione di “chioccia” che bene avevano espresso i ’97 l’anno prima. Per il 2017-18, forti dell’anno di esperienza alle spalle e dell’apporto di un nucleo di 2000 piuttosto promettenti, il sogno è di emulare le gesta del 2015.
RONDÒ DINAMO, TRA SCILLA E CARIDDI
Nel duello tutto sestese per il podio tra Football e Rondinella, lo scudetto personale dei rossoverdi dev’essere un campionato tranquillo di metà classifica. Il gruppo è quello roccioso e arcinoto dei ’98, il guaio è che il numero si sfilaccia col passare dei mesi.
Matteo Senatore si trova a dover schierare 11 uomini contati, a volte 10. La squadra di via Marx stringe i denti e il finale si stende trionfale come un tappeto rossoverde: 5 risultati utili consecutivi e, dopo il colpo sfumato all’andata con la Football, il sipario cala sui pugni al cielo nel derby con la Rondinella. [caption id="attachment_27062" align="alignnone" width="900"]

Rondò Dinamo[/caption]
MACALLESI, TUTTI A BABORDO
Sic transit gloria mundi. L’anno scorso tenzonava con la Football per il primo posto, quest’anno penultima per metà stagione. Dalla flotta scendono i fuoriquota che avevano esaltato la grandeur di viale Ungheria, i vari
Pepoa e Bogatu, al timone resta il navigato lupo di mare
Paolo Monico. A lui il compito non facile di plasmare la nuova squadra nel girone C. La barra si raddrizza un po’ al ritorno, con l’arrivo della lippa
Keitha, il rientro di
Cicerone dal Casalmaiocco e il ritorno di
Ferretti. Alla compagnia si aggiunge anche il portierone
Manno, infortunatosi l’anno prima nel match clou contro la Football Sesto. E, proprio contro la Football Sesto, rientrato quest’anno. I sette risultati utili consecutivi in coda al campionato sono la scia da solcare nel 2017-18. E la rimonta contro la Sancri da 0-3 a 4-3 è fantascienza pura. [caption id="attachment_27063" align="alignnone" width="600"]

Macallesi[/caption]
REAL CRESCENZAGO, PROVE DI RISALITA
Squadra giovane e multietnica con pochi biancorossi della prima ora (
Villanueva, Colombo, Abbascià per citarne qualcuno) chiamati a guidare il gruppo. La squadra di
Bernardi avanza come può in un campionato ostico, condotta dalle reti del fantasista
Islam Badran. Verso la fine, Bernardi sale in prima squadra e la juniores passa sotto l'ala del Ds
Agnese. A quest'ultimo il compito di pianificare l'organico per il 2017-18. [caption id="attachment_27064" align="alignnone" width="900"]

Real Crescenzago[/caption]
SAN GIORGIO LIMITO, I CAVALIERI DI PIOLTELLO
San Giorgio, il santo che trafigge il drago. La lama della popolosa frazione pioltellese risulta molto più tagliente tra le mura amiche, troppo smussata fuori. Facendo il computo dei punti, 21 provengono dalle gare casalinghe, solo tre dalle trasferte del girone C. Squilibrio che si spiega anche grazie alla caldissima torcida di casa. A volte anche troppo, come contro la Dragon. Un fattore su cui lavorare è l’anemia del ritorno (una sola vittoria) dopo il pieno di proteine delle prime giornate. Accanto ai soliti bucareti
Nardo e
Di Cataldo, si segnala l’ennesima stagione monstre di
Bryan Solis. Bellissimo il suo gesto di fair play negli spogliatoi della Macca.
SANCRI UNGHIE E DENTI
Un altro anno di passione per i crisostomici, ancora apolidi al Dindelli. Si comincia dall’atto di amore del Presidente
Sala che lascia la panchina della prima squadra per prendere sotto l’ala la Juniores. in una stagione che si preannuncia difficile già prima dello start. Due delle punte di diamante,
Baro a centrocampo e il puntero
Pettinato (ma all’occorrenza anche portiere) concludono anzitempo per infortunio. A questo si aggiunge poi un autentico anatema: le 12 sconfitte con un solo gol di scarto. Il sortilegio si spiega in parte per il carattere senza fronzoli di una squadra che tendenzialmente si difende bene ma che fatica a vedere la porta. Ma se quest’estate andasse in porto il progetto avveniristico per il rinnovamento del Fossati, l’anno prossimo potrebbe segnare la rinascita della ruggente società di via Padova. [caption id="attachment_27065" align="alignnone" width="636"]

Crisostomo[/caption]
LA TRACCIA, SECOND EDITION
Dopo la première nel 2014, i ’98 di via Chopin fanno armi e bagagli, lasciano la terra natia del CSI e ci riprovano in FIGC. La prima volta era stata piuttosto impervia, gli stessi problemi riemergono al La Traccia bis. La squadra di
Polizzi nel girone C non si scosta dall’ultimo posto, ma qualitativamente è un’altra storia. Diverse le istantanee col sorriso: il pieno di punti tra la quarta e la quinta giornata, gli scherzi a Dindelli e Forza e Coraggio. Se La Traccia ci riproverà l’anno prossimo? Ai posteri l’ardua sentenza. Quello che c’è di certo all’orizzonte, è un’interessante collaborazione coi cugini del Fatima.
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