01 Marzo 2018
Doppia sconfitta a tavolino. Due gare di squalifica al giocatore del Sedriano Giordano Norman, inibizione sino al 16 maggio del dirigente della Bollatese Fabrizio Castelli, e ammenda di 150 euro a entrambe le società. Questa la dura sentenza del Giudice Sportivo in merito alla gara Bollatese-Sedriano dello scorso 26 febbraio di Juniores fascia B regionale.
Dalla sentenza si legge che Bollatese-Sedriano: «è stata sospesa in via definitiva al 33º minuto del secondo tempo a causa del verificarsi di fatti di natura violenta e di una rissa che ha visto coinvolti, a vario titolo, per ben una decina di minuti parecchi dei calciatori di entrambe le Società come di seguito specificato».
Tutto questo perchè: «Al 30º del 2º tempo a causa di un infortunio il direttore di gara faceva accedere al terreno di giuoco il massaggiatore della locale società; nel contempo si accorgeva che era indebitamente entrato sul terreno di giuoco anche il dirigente accompagnatore ufficiale della società Bollatese, Castelli Fabrizio il quale veniva ad acceso diverbio col calciatore della società Sedriano Giordano Norman col quale si scambiava insulti ed offese ed al quale dava una spinta: a causa di ciò il dirigente veniva allontanato ed il calciatore espulso».
E a questo punto, Bollatese-Sedriano diventa uno spettacolo ancor meno edificante: «Allontanatisi entrambi veniva ripresa la gara ma dopo circa tre minuti il direttore di gara veniva informato dai dirigenti locali che negli spogliatoi si stavano verificando episodi di violenza e notava parecchi dei calciatori di entrambe le società che abbandonato senza autorizzazione il terreno di gioco si recavano negli spogliatoi».
Cosa stava accadendo? «Il direttore di gara si recava nella zona spogliatoi al fine di far rientrare in campo i calciatori ma notava il dirigente accompagnatore ufficiale della società Bollatese, Castelli Fabrizio con un ferita alla mano ed una persona (che si qualificava come padre del calciatore Giordano, ma non identificata dall'arbitro) che perdeva sangue da un labbro e che cercava di avvicinare minacciosamente il dirigente Castelli».
E non finiva qui: «Peraltro il direttore di gara notava a terra il massaggiatore della società Bollatese circondato minacciosamente da tre o quattro calciatori della società Sedriano non personalmente identificati che venivano richiamati dal direttore di gara; nel frattempo si scatenava una rissa tra i calciatori di entrambe le società che a causa della generale confusione e perché si erano tolte le maglie non potevano essere identificati».