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Per la città di Varese è stato un week-end da dimenicare

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Due retrocessioni nello stesso pomeriggio (Varese e Belfortese), un ritiro a stagione in corso (Casbeno) e storiche realtà che - nel corso degli ultimi anni - hanno troncato l'attività decennale. Per la città di Varese, dal punto di vista calcistico, il momento non è certamente dei migliori. La retrocessione del Varese dalla Serie D, per larghi tratti, è lo specchio delle difficoltà riscontrate a proporre (e sviluppare) progetti calcistici credibili in città. La "questione" relativa alla mancanza di strutture e spazi è ormai nota da tempo, se a questa si aggiunge, poi, il poco sostegno verso chi decide di "investire" nel calcio, ecco spiegate parte delle difficoltà. Negli ultimi anni, infatti, realtà come Sant'Ambrogio, Cassiopea, Giovanile Varese e Casbeno hanno dovuto arrendersi dinanzi alle crescenti difficoltà.

Strutture

A fine giugno, come annunciato da tempo, scadranno le concessioni al Varese per lo Stadio Ossola e per il centro sportivo delle Bustecche. Ed è tutt'altro che scontato che la prima squadra cittadina, vista l'ormai cronica incertezza societaria, riesca ad ottenere il rinnovo di entrambe concessioni. Per lo stadio sarà tutto da scrivere, per l'impianto delle Bustecche (un tempo casa della Giovanile Varese del compianto Dino Barassi) potrebbe arrivare l'interesse di altre realtà, non solo cittadine.

Prossimi campionati

Allo stato attuale, la prossima stagione sportiva dovrebbe vedere solo quattro squadre di Varese città ai nastri di partenza. Il Varese al massimo sarà in Eccellenza, la Belfortese in Prima Categoria, San Michele e Calcio Bosto in Seconda Categoria.

Retrocedere nei minuti di recupero di un playout fa male, soprattutto dopo aver fatto 37 punti. Abbiamo fatto sacrifici, abbiamo corso tutto l’anno sotto la pioggia, la neve e la grandine. Non ce lo meritavamo, forse non dovevamo neanche giocarla questa partita. Nonostante tutto la Belfortese ci tiene a ringraziare ogni singolo giocatore che ha preso parte a questa avventura, che poteva sembrare folle a settembre dopo la notizia del ripescaggio. Grazie a chi ci ha sempre sostenuto, a chi ci ha aiutati senza pretendere niente come il nostro Mario e il Gio Grassi. Grazie ai nostri maghi ?, a Mister Casaroli e a mister Lele. Grazie a mister Zanotti che nel momento del bisogno ci ha dato una mano e si è appassionato alla nostra Famiglia, grazie al Taglia che il giovedì arbitrava l’amichevole con la juniores ed è sempre stato disponibile. Al nostro presidente, che è stato presente ad ogni allenamento a raccogliere casacche e a recuperare palloni nel fiume. Grazie per la sua bontà e la sua semplicità che spesso in tanti non sanno comprendere. Infine un grazie speciale a chi tutto l’anno ha cercato di buttarci giù, a chi attaccato alla rete ogni domenica sperava che affondassimo e a qualche decisione discutibile da parte degli arbitri. È stato un bellissimo viaggio, a partire dalla trasferta di Castano dove ci tremavano le gambe. La prima vittoria con l’Uboldese, i nostri 0-0 e 1-0 difendendoci con tutto quello che avevamo. I momenti difficili e di incomprensioni a inizio girone di ritorno. La Belfortese da oggi riparte più forte di prima, per tornare a disputare in futuro la Promozione con più esperienza e con più consapevolezza di ciò che le spetterà. Da oggi siamo al lavoro per programmare una stagione da protagonisti. Non voltiamoci, andiamo avanti. Dobbiamo andare in quella direzione. ❤️Belfió

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