Promozione
03 Maggio 2024
PROMOZIONE MANARA • Ivan Iotti, vince la Coppa Italia Lombardia e lascia i Bersaglieri dopo una stagione
Il compleanno è quel giorno che si può vivere in due modi: aspettando gli auguri da tutti o fregandosene altamente. Una data speciale per alcuni, una non così importante per altri, anche se poi c'è sempre quel caso particolare. Magari quello di un allenatore primo in classifica, che non ha mai perso una partita e con già il ticket per gli ottavi di finale di Coppa in tasca, ma che riceve il peggior regalo possibile: l'esonero. Un caso limite, sì, eppure è il 52esimo compleanno di Ivan Iotti, o meglio, era. Sì perché da quel 8 novembre 2022 è passato ormai un anno e mezzo, giusto il tempo per iniziare un'altra stagione e concluderla in maniera epocale, ovvero vincendo una Coppa che mancava da 15 anni, prima di salutare il club portato in trionfo insieme al resto dello staff.
L'ha resa celebre Sfera Ebbasta in «Cabriolet», ma in realtà è una citazione a un vecchio videoclip ironico di Salmo. Nel caso di Iotti, però, nessuno scherzo, è proprio quello che succede. Arrivato a Barzanò dopo mesi senza panchina, il tecnico, alla sua seconda esperienza alla guida di una prima squadra, prende una Manara appena retrocessa dall'Eccellenza e la conduce fino al secondo posto in classifica, dietro solo al grande rivale per tutto l'anno: il Mariano. Un duello per alcuni tratti intenso con i comaschi, capaci di vincere tutte le prime sette partite, ma poi raggiunti in vetta alla 14esima giornata, quella dello scontro diretto conquistato dai lecchesi. Il match che sembra essere l'incipit per un testa a testa fino a fine stagione, e invece già dalla settimana successiva il gap dai gialloblù torna a essere di 3 punti, fino ad allargarsi sempre di più e consegnare la medaglia d'oro alla corazzata di Rione.
Come nei migliori duelli epici, però, la battaglia tra Mariano e Manara non finisce mai. Dal campionato, infatti, ci si sposta in Coppa per quella che è una semifinale indimenticabile. L'andata è a senso unico, ma finisce con un 1-0 per i comaschi che lascia tutto apparecchiato per un ritorno di fuoco, e così è. A casa loro, i biancazzurri aggrediscono il match con una grinta incredibile, lo giocano in maniera quasi impeccabile, vincono 2-1 ed eliminano i rivali ai rigori, conquistando l'accesso alla finale 15 anni dopo l'ultima volta. E come si dice in questi casi, il resto è storia: Catta fa 30 in stagione con la zampata da vero bomber, Pezzi al 90' sbaglia il rigore del pareggio per il Casalpusterlengo e Iotti si prende la sua personale rivincita, chiudendo un'annata incredibile con un secondo posto e una Coppa in bacheca.
Ivan Iotti con la Coppa Italia Lombardia
«È una soddisfazione enorme perché è stata un'annata dura, pesante, intensa, piena di infortuni. - racconta proprio il tecnico - Abbiamo fatto una battaglia con il Mariano ed aver vinto la finale è un'enorme soddisfazione per la squadra, per lo staff e per il presidente, che ci tiene tanto. Sono stracontento, è una soddisfazione anche personale perché venivo da un esonero ridicolo, dove mi avevano tolto l'opportunità di fare una finale e di vincere un campionato. Quest'anno grazie al direttore ho avuto questa possibilità e l'ho vinta, mi tolgo qualche sassolino». Levato da una scarpa che, come le stelle di Hollywood, lascia la sua impronta nella storia della Manara, riscritta in appena una stagione e chiusa con un colpo di scena cinematografico: «Non rimango, non ce la faccio più ad allenarmi alle otto di sera. Sono di Milano, arrivo a casa alle undici, ci sono delle problematiche logistiche. Mi dispiace moltissimo, ma voglio allenarmi molto prima perchè non ho più una vita sociale e sto cominciando a diventare vecchio».
Una chiusura leggera, scherzando, con un sorriso stampato in volto e l'inseparabile coppola in testa, quella dell'idolo Vincenzo Vivarini, e quella che molto probabilmente lo accompagnerà anche nella prossima avventura. Prima, però, i ringraziamenti di Iotti alla sua squadra sono d'obbligo, in particolare ai veterani: «La cosa che mi ha fatto molto piacere è che giocatori come De Lisio, Catta, Cavalli, Cesana, Odone e Loew mi hanno accolto subito bene. Ho avuto un rapporto eccezionale, c'è sempre stato un dialogo reciproco e mi hanno insegnato tanto, perché io, nonostante abbia fatto il giocatore e tanto settore giovanile, ero al secondo anno in una prima squadra, quindi dovevo imparare la gestione. È stato un grande anno di crescita grazie a questi ragazzi, mi hanno insegnato tante cose».
Giocatori d'esperienza fondamentali anche per amalgare una squadra che ha sempre dato spazio ai giovani del suo vivaio, con ben 8 classe 2006 fatti esordire (più di tutti nel Girone B), di cui due arrivati a collezionare 17 presenze (Manzoni e Kabori) e uno, Riccardo Geddo, arrivato addirittura a quota 28, diventando il quinto giovane con più minutaggio in tutto il campionato, dietro a quattro ragazzi di due/tre anni più grandi - perché sì, l'obbligo sarebbe di schierare giocatori minimo del 2003 e 2004. Un elemento imprescindibile anche nella finale di Coppa, affrontata ancora una volta da titolare: «Penso sia stato uno dei migliori in campo. Abbiamo tanti giocatori che secondo me sono il futuro della Manara, però quello che dico a tanti allenatori è che bisogna avere il coraggio di farli giocare perché il ragazzo deve crescere e deve sbagliare. Non bisogna pensare solamente al risultato, anche se in Italia purtroppo si guarda tanto a quello, perché questo è un percorso che i giocatori devono fare».
Trap, reggaeton, hip hop, melodico e via dicendo. Nella già citata «Mr. Thunder» il personaggio di Salmo è chiamato a sperimentare di tutto per accontentare l'etichetta discografica. Quale sarà invece l'impostazione del prossimo pezzo di Iotti non è dato saperlo, ma la sede dello studio di registrazione sembra esser già stata individuata: Lissone. Dopo la partenza di Simone Fossati, scelto come successore di Luca Valente alla guida della Lentatese neopromossa in Eccellenza, i biancoblù avrebbero individuato nell'ormai ex tecnico della Manara il successore per la stagione 2024/2025.
Una nuova sfida dai colori simili a quelli appena salutati, con l'allenatore che dovrebbe spostarsi in Brianza insieme al resto del suo staff, ovvero il direttore sportivo Alberto Colombo e il vice Luca Fumagalli, che sui social hanno già salutato i Bersaglieri di Barzanò. Un trio pronto dunque a scuotere di nuovo il cielo della Promozione, proprio come un tuono.