Prima Categoria
07 Ottobre 2024
519+1, che non diventi un'abitudine. Dopo i fatti che hanno riguardato la squalifica del giocatore del Barracuda Giampiero Pinna, la Prima Categoria piemontese conosce un altro episodio di aggressione nei confronti dell'arbitro. Questa volta succede in campionato, in occasione della quinta giornata del Girone F, il raggruppamento di stampo cuneese. E sale (probabilmente supera ampiamente) a 520 il numero di aggressioni agli arbitri in Italia nell'ultimo anno.
Protagonista dello spiacevole episodio è l'attaccante del Tre Valli, Abdellah El Faqraoui, che appena un mese fa avevamo elogiato per una splendida doppietta siglata alla veneranda età di 45 anni. L'attaccante era subentrato in campo a circa un quarto d'ora dalla fine, con il suo Tre Valli in vantaggio 1-0 sul Bisalta. Il gol al 28' del primo tempo di Joao De Vasconcellos aveva fatto assaporare alla squadra di Michele Del Vecchio la prima vittoria stagionale, fondamentale in un momento di crisi e in uno scontro diretto delicatissimo. Poi il fatto: a dieci minuti dalla fine, El Faqraoui è stato espulso e, di pronta reazione, ha sferrato due pugni all'arbitro, il signor Nico Martinengo della sezione di Cuneo. A quel punto, la giacchetta nera non ha potuto fare altro che sospendere l'incontro immediatamente e mandare le squadre dritte negli spogliatoi.
Palla ora al Giudice Sportivo. Nei confronti del giocatore Abdellah El Faqraoui si presuppone venga comminata una squalifica piuttosto lunga. Il recentissimo caso Pinna, di minore portata, ha portato a 8 mesi di stop; qualche anno fa l'attaccante ex Chianocco Lorenzo Pasqualone fu fermato per due anni per una "manata al volto" del direttore di gara; infine, il terzino ex Juve Domo Niccolò Falcioni fu sanzionato con 5 anni per una bruta gomitata ad un avversario, condita da prova tv. Insomma, un doppio pugno all'arbitro potrebbe portare a sanzioni decisamente peggiori. Al Tre Valli, invece, verrà probabilmente assegnata una dolorosa sconfitta per 3-0 a tavolino, secondo il principio della responsabilità oggettiva della società per quanto fatto da un proprio tesserato. La società villanovese, che promuove da sempre i sani valori dello sport, intanto ha voluto scusarsi e disocciarsi dal comportamento del giocatore, che è stato immediatamente messo fuori rosa.