Eccellenza
29 Dicembre 2022
ECCELLENZA TRITIUM • In primo piano il tridente del Biscione formato da Riccardo Vaglio, Daniel Cotello e Gianmaria Valente, alle loro spalle l'inseguitrice Mapello
In un girone talmente stravolto rispetto alla scorsa stagione, con la metà delle squadre new entry provenienti dalla Serie D, dalla Promozione e dal vecchio gruppo C, non mancano sorprese e delusioni. Davanti Tritium e Mapello stanno facendo capire che il primo posto molto probabilmente sarà un duello all'ultimo sangue, mentre dietro c'è chi è crollato all'inferno dopo aver assaporato il paradiso. Risultato? La classifica sembra ben già separata in tre compartimenti: coppia di testa, mucchione per i playoff e gruppetto dei playout che dovrà rincorrere tutti nel 2023 per centrare una salvezza al momento lontana.
TRITIUM 9.5
14 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta, per un totale di 44 punti su 51 disponibili. A questo aggiungiamo i soli 11 gol subiti, che ne fanno la miglior difesa del girone, ed ecco il riassunto di un girone d'andata quasi perfetto. Quasi, perché alla fine il vantaggio sulla seconda è di 5 lunghezze, merito ovviamente anche di chi sta dietro, e perché nelle ultime 5 stagioni in cui il campionato si è concluso regolarmente per 3 volte a vincerlo è stato il miglior attacco - 4 se si considera il dominio del NibionnOggiono, che nel 2018/2019 arrivò primo sia con il miglior attacco che con la miglior difesa - e in tal senso le 33 reti fatte sono "solo" il terzo miglior reparto offensivo. Per aumentare la prolificità è arrivato Stefano Panigada dalla Brianza Olginatese, ma il dato resta una sottigliezza viste la solidità difensiva e un percorso che parla da solo: dalla prima giornata la Tritium non è mai scesa dalla vetta.
MAPELLO 9
Se il campionato sarà ancora interessante nel 2023 il merito è tutto del Mapello, unica squadra in grado di restare nella scia di una Tritium fin qui irraggiungibile. Il gap dal Biscione è di soli 5 punti, e soprattutto il vantaggio sul terzo posto di 9, numeri che ben evidenziano come la formazione gialloblù sia l'unica in grado di poter ancora impensierire la capolista. Lo scontro diretto è finito in maniera secca, con una sconfitta in casa per 4-1, ma nel lungo periodo i bergamaschi hanno dimostrato di avere un passo simile alla prima della classe, con un paio di stop in più, gli stessi che però proprio il Mapello potrebbe far pagare ai trezzesi. Punto di forza sicuramente l'attacco, tra i migliori d'Italia con 51 reti in 17 gare, mentre quello di domanda è uno solo: riuscirà il neotecnico Manuele Sorti a mantenere questo ritmo? Dopo l'inaspettato esonero di Inacio Joelson, la squadra ha saputo reagire in maniera ottimale vincendo anche le ultime due partite dell'anno, prima dell'arrivo del suo nuovo allenatore, che esordirà domenica 22 gennaio contro lo Zingonia Verdellino.
LEMINE ALMENNO 8
Un conto è sorprendere, un altro è riconfermarsi. Dopo l'inaspettato terzo posto dell'anno scorso, i gialloverdi stanno riuscendo a mantenere lo stesso livello, candidandosi per quel posto nei playoff mancato nella passata stagione per la forbice di punti. Il gap dalle prime due della classe è ancora una volta elevato, però ciò non toglie nulla al campionato fin qui fatto dal Lemine, proprio come nel 2021/2022 tra le migliori difese del girone - solo 18 reti subite, la terza meno battuta - e sul podio della classifica. La stagione è ancora molto lunga e gli avversari con cui battagliare per sperare nei playoff sono ancora tanti, ma la strada intrapresa sembra quella giusta.
AC LEON 7.5
A pari punti in classifica con il Lemine, ma con mezzo voto in meno al termine del girone d'andata. La differenza la fanno le aspettative, che sui brianzoli non potevano che essere più alte rispetto ai gialloverdi dopo la retrocessione dalla Serie D. Attese fin qui ripagate, messe forse un pelo in ombra da una Tritium e un Mapello che hanno settato degli standard imprevedibili. I meriti degli avversari non vanno però tradotti in demeriti di una squadra capace di chiudere il 2022 sul podio dopo aver dovuto fare i conti con la sofferta separazione dal suo storico condottiero, ovvero Alberto Motta. Una forte scossa dopo un mese e mezzo di campionato che ha portato in panchina Paolo Quartuccio, capace di riportare la Leon nei piani alti della classifica. Ciò che sembra esser mancato è la continuità nei risultati, quella che giustifica il netto scarto dalle prime due della classe e che bisognerà trovare nel 2023 per non esser tagliati fuori dalla forbice di punti. Un bel filotto positivo che non è mai veramente arrivato anche per un'attenuante, ovvero il contemporaneo percorso che ha portato i brianzoli in finale di Coppa Italia, da giocarsi venerdì 6 gennaio a Castelli Calepio contro il Cast Brescia, nata dall'ex squadra - l'Atletico Castegnato - allenata proprio da Quartuccio nella passata stagione.
FORZA E COSTANZA 7.5
Dopo una stagione conclusa con una salvezza abbastanza tranquilla nel Girone C, come tante altre squadre i bianconeri arrivavano nel gruppo B come delle specie di oggetti del mistero. Vederli ora al quinto posto solitario in classifica fa dunque un po' effetto, anche se fa riemergere i ricordi di una squadra che tre anni fa nel suo vecchio raggruppamento era a una sola lunghezza dal podio - proprio come ora -, ma da neopromossa. L'epoca di Bertoncelli si è chiusa ormai da tempo, però la Forza e Costanza sembra aver ritrovato quello smalto. Occhio tuttavia al trend negativo di fine anno, con due sconfitte e un pareggio nelle ultime tre giornate che devono far scattare un campanello d'allarme se si vuole continuare a sognare in grande.
CLUB MILANESE 7
Prima neopromossa in classifica, a 10 punti di vantaggio sulla zona playout e a sole tre lunghezze dal podio: si riassume con questi dati un girone d'andata decisamente positivo per il Club Milanese, tra le new entry fin qui più sorprendenti del girone, ma anche quella con il risvolto più negativo. Per lunghi tratti nelle zone alte della classifica, la squadra biancorossa ha concluso il 2022 con quattro sconfitte consecutive che non solo ne hanno tarpato un po' le ali, ma che devono far rizzare le orecchie in vista del girone di ritorno. Un momento di blackout forse dovuto a una prima parte di stagione dai ritmi inaspettati, che probabilmente ha consumato qualche energia fisica e mentale, al di là del livello degli avversari affrontati nelle ultime battute, tra cui Tritium e Lemine. Sommando i vari fattori, però, il risultato è un ottimo sesto posto a pari merito con la Brianza Olginatese, e se la volontà di inizio stagione era quella di raggiungere in primis la salvezza gli uomini di Greco stanno decisamente centrando l'obiettivo.
BRIANZA OLGINATESE 7
Se si considera puramente la situazione in classifica dei bianconeri, la formazione di Delpiano potrebbe anche rientrare nella sezione «Rimandate», ma i 27 punti e l'esser fuori dalla zona playoff sono da interpretare in maniera diversa una volta aggiunti alcuni aspetti della lore lecchese. La squadra retrocessa dalla Serie D ha dovuto far fronte a numerose assenze che ne hanno inevitabilmente complicato il percorso. La Brianza Olginatese ha infatti perso giocatori del calibro di Mauri e, soprattutto, Pizzini, capace di segnare tre gol pesanti nelle prime cinque giornate di campionato. Al di là del suo numero 9, i bianconeri hanno dovuto fare a meno di altri pezzi per infortunio di settimana in settimana, riuscendo comunque a mantenere un buon ritmo. Nella parte centrale dell'andata è arrivato sì un brutto filotto di sconfitte, ma l'Olginatese ha saputo ricompattarsi, puntando soprattutto su una fase difensiva che attualmente è la seconda migliore del girone e riuscendo così a terminare il 2022 a ridosso della zona playoff. Danni limitati per una squadra che spera ora di poter affrontare con più tranquillità il girone di ritorno, dove sarà necessario innanzitutto sistemare un attacco da soli 18 gol segnati, il quarto peggiore. Occhi puntati dunque sull'ultimo arrivato, Granillo, dal quale ci si aspetta un bel contributo per aiutare i bianconeri in una rimonta playoff che non potrà prescindere dalla forbice dal secondo posto.
SCANZOROSCIATE 7
Se si riavvolge il nastro di un anno si può vedere una squadra appena retrocessa dalla Serie D in lotta per la salvezza, raggiunta non senza patemi grazie a un ottimo finale di stagione. Ora, invece, il film sembra essere decisamente diverso, con uno Scanzorosciate ben distante dai playout e nei pressi dei playoff. Anche questa volta non è mancato un momento di flessione, con un alternarsi di pareggi e sconfitte nel cuore del girone d'andata, ma gli ultimi tre risultati positivi - tra cui le vittorie in casa di Forza e Costanza e del Club Milanese - hanno permesso ai giallorossi di aggiustare una classifica positiva, che li vede nella parte sinistra del tabellone. Le premesse per vivere in tranquillità il ritorno sembrano dunque esserci, in particolar modo se si considerano i soli 15 gol subiti, che ne fanno la seconda squadra meno battuta al pari della Brianza Olginatese.
PRADALUNGHESE 7
Perfettamente a metà classifica, i giallorossi segnano il passaggio a quella metà di girone dalla differenza reti negativa. Un dato che per alcuni rispecchia un'andata molto complicata e che per altri è più una semplice statistica che poco intacca una prima parte di stagione positiva. È questo il caso proprio della Pradalunghese, che grazie ai 25 punti fin conquistati galleggia ben al di sopra della zona playout. Un traguardo raggiunto tra salite e discese, soprattutto a inizio campionato, con un filotto di tre sconfitte senza gol fatti dopo le prime due vittorie. Da lì in poi altri 5 successi, 4 pareggi e 3 ko per completare un 2022 il cui dato su cui puntare il dito in vista del ritorno è quello delle reti siglate. Con 19 centri, infatti, i giallorossi tra le prime 13 in classifica hanno fatto meglio solo della Brianza Olginatese. I numeri parlano dunque chiaro, ma fin qui la neopromossa ha fatto una bella figura.
SAN PELLEGRINO 7-
Considerando solo la situazione in classifica e dati come la differenza reti la pagella del San Pellegrino sarebbe praticamente la stessa della Pradalunghese: 24 punti conquistati da neopromossa, un buon vantaggio sui playout e lo stesso scarto (6) tra gol fatti e subiti. A differenza dei giallorossi l'attacco sembra funzionare un po' meglio (24 reti fatte contro 19), ma la difesa scricchiola di più. I 30 gol subiti - cinque in più rispetto ai giallorossi - fanno dei bergamaschi la quarta squadra più trafitta insieme a Manara e AltaBrianza. Un dato simile ai problemi offensivi della Pradalunghese, ma ciò che costa un voto leggermente più basso è il trend dei risultati: arrivato a toccare anche la zona playoff, il San Pellegrino è infatti man mano sceso in classifica ritrovandosi nel lato destro del tabellone, con una vittoria che manca da inizio novembre. I pareggi con squadre come AlbinoGandino e Zingonia Verdellino, più sotto in graduatoria, non sono definibili del tutto positivi, a differenza del grandissimo 1-1 con la Tritium, quindi servirà la massima allerta a inizio 2023 per non essere risucchiati in zone che al momento la squadra non sembra meritare.
ALTABRIANZA 6.5
Difficile trovare una squadra più incostante dell'AltaBrianza. La formazione comasca ha faticato inizialmente ad ambientarsi in categoria, perdendo quattro delle prime cinque partite, per poi risalire la china zoppicando tra 6 vittorie e 4 pareggi, intervallati da altri tre passi falsi. Un percorso intricato, dove, però, è emerso lo spirito combattivo dei biancoblù. Ai 30 gol subiti, infatti, fanno da contraltare i 26 realizzati e un dato abbastanza significativo: la neopromossa non ha segnato soltanto in 3 partite su 17. Numeri incoraggianti, che ora Andrea Ardito, scelto come successore di Davide Ziliotto a due gare dal termine dell'andata, dovrà migliorare per aumentare il vantaggio sulla zona playout. Le premesse per riuscirci ci sono visto l'ultimo pareggio con la Brianza Olginatese e la vittoria sull'AlbinoGandino, che confezionano per la prima volta in stagione tre risultati utili di fila, e da qui la sufficienza piena, ma per parlare di promozione meglio aspettare ancora qualche mese.
CISANESE 6
Per una squadra che da anni bazzica nella metà di sinistra del tabellone e che nella scorsa stagione era arrivata addirittura sesta, l'11esimo posto di fine 2022 sa quasi di bocciatura. Il girone d'andata della Cisanese è stato senza mezze misure, come dimostrano i due soli pareggi - tra l'altro nei due turni infrasettimanali - e uno score di 7 vittorie e 8 sconfitte, con 31 gol fatti e 32 subiti. Un andamento del genere non poteva che tradursi in una prima parte di campionato al di sotto delle aspettative, ma ciò che rimanda il giudizio al 2023 sono una situazione di classifica ancora aggiustabile, con i playoff più vicini rispetto al rischio di giocarsi la salvezza ai playout, e soprattutto il trend dell'ultimo mese. Chiuso il ciclo di William Sala, i bergamaschi hanno fin qui avuto ragione di affidarsi a Massimiliano Cavalli, che nelle sue prime 4 partite in panchina ha collezionato 3 vittorie e una sola sconfitta. Un segnale positivo dopo le difficoltà di inizio anno, che a Cisano sperano sia il punto di partenza per tentare la scalata della classifica.
TREVIGLIESE 5.5
Tanto di questa quasi sufficienza, che per essere raggiunta richiede ancora molta strada, è dovuto all'ultima vittoria conquistata nello scontro diretto con lo Zingonia Verdellino. Dopo tre sconfitte senza segnare, una delle quali con il fanalino di coda AlbinoGandino, per la Trevigliese non vincere l'ultima partita del 2022 sarebbe stato veramente un brutto colpo in termini di umore e di classifica. A differenza delle altre squadre coinvolte nei playout i numeri riconsegnano l'immagine di una squadra combattiva - 21 reti fatte e 24 subite, uno scarto migliore rispetto alla Pradalunghese nona -, ma che spesso ha pagato dazio nei minuti finali di molte gare. Da qui le 8 sconfitte e le sole 4 vittorie, non sufficienti per tenere il passo della salvezza diretta, che ora dista 5 punti. Certo, il gap non è incolmabile, ma servirà una svolta netta per non ricadere ancor di più nei bassifondi, cosa un po' inaspettata dopo l'ottavo posto dell'anno scorso.
VERTOVESE 5.5
Dopo la salvezza centrata nel contestato playout con il Sancolombano era difficile aspettarsi un girone d'andata diverso da quello che vede la Vertovese al 15esimo posto. In proiezione i punti sono quasi gli stessi - 30 anzichè 35 -, ma ciò che preoccupa è il dato delle sconfitte: 10 su 17 partite, solo 5 in meno rispetto a quelle registrate in tutto il vecchio campionato. Ai bergamaschi stanno mancando infatti quei pareggi che nella scorsa stagione permettevano di smuovere ogni tanto la classifica, ora invece bloccata in una zona playout preventivabile.
ZINGONIA VERDELLINO 5
Tra le squadre che non ci si aspettava di vedere invischiate nella lotta salvezza una di queste è sicuramente lo Zingonia Verdellino. Il settimo posto della scorsa stagione faceva presagire un anno almeno su quei livelli, e invece la partenza dei bergamaschi, se si considerano le premesse, è stata la peggiore di tutte, basti pensare che la prima vittoria è arrivata soltanto il 6 novembre. Da lì, però, sono arrivati i segnali di una possibile ripresa, con altri due successi, un pareggio e una sola sconfitta nelle quattro gare successive, prima dell'ultimo passo falso con la Trevigliese, che è costato una posizione in classifica e lascia aperto un quesito: che sia stato solo un fuoco di paglia?. La sensazione è che le carte in regola per evitare i playout ci siano, soprattutto se si considera il fatto che i gialloverdi possono vantare la quinta difesa meno battuta, ma ciò che servirà nel 2023 sono i gol. Finora ne sono arrivati solo 16 - secondo peggior attacco del girone - e senza quelli non si potrà migliorare l'altro punto debole, ovvero il dato delle vittorie, ridotte a tre e necessarie per uscire dalle sabbie mobili.
MANARA 5
Guardando il quinto posto dell'anno scorso e la vetta della classifica raggiunta nel corso del vecchio girone d'andata verrebbe da definire il Manara come la più grande delusione di questa prima parte di campionato, e in effetti qualche punto in più ce lo si aspettava, ma per una società che sta vivendo la sua vera seconda stagione in categoria era impossibile pretendere lo stesso exploit. Certo è che due vittorie in 17 partite sono veramente poche, non tanto per rifare l'impresa dell'anno scorso, quanto piuttosto per centrare quello che è sempre stato l'obiettivo di salvarsi. Il vantaggio sulla retrocessione diretta è di un solo punto, mentre il distacco dalla salvezza di ben 10, due latitudini che fanno presagire un girone di ritorno all'insegna della caccia per centrare i playout. Per riuscirci servirà una scossa da parte di tutti, anche dei fuoriquota, fiore all'occhiello nella passata stagione ed elemento che è un po' venuto a mancare in questa prima parte di campionato.
VALCALEPIO 5
Quarto posto prima dello stop dovuto al Covid e quinto alla prima stagione completa una volta tornati alla normalità: erano questi i due biglietti con cui la Valcalepio si presentava nel Girone B. Dall'ex componente del gruppo C era dunque lecito aspettarsi un buon campionato, e invece i rossoblù chiudono l'andata al penultimo posto. Un ribaltamento di prospettiva inatteso, che trova forse qualche spiegazione nei cambiamenti ai vertici della società avvenuti a maggio, con il presidente Gianfranco Lochis che dopo 6 stagioni lascia la carica e la coppia formata dal ds Luca Bosio e dal dg Matteo Lochis che saluta il club dopo aver vinto un campionato di Promozione e centrato i playoff d'Eccellenza l'anno scorso. Addii importanti che sapevano di fine ciclo, e si sa che per aprirne un altro ci vuole tempo, ma era difficile immaginarsi di vedere i rossoblù con due sole vittorie in saccoccia e ben 10 sconfitte subite nel girone d'andata. Il rischio è che per tornare sui livelli della passata stagione bisognerà passare dal purgatorio della Promozione, anche se l'ultimo pareggio (3-3) strappato con la Pradalunghese potrebbe essere il giusto moto d'orgoglio per centrare la salvezza.
ALBINOGANDINO 4.5
Presenza fissa in categoria da ormai sei anni, raggiungendo anche traguardi importanti come il quinto posto della stagione 2016/2017, il viaggio dell'AlbinoGandino sembra giunto al suo capolinea. Nove punti guadagnati, peggior attacco e peggior difesa del girone non sono ciò che si aspettava da una squadra che ha sì sempre lottato per salvarsi, ma che in passato ha sempre raggiunto l'obiettivo con abbastanza tranquillità. Questa volta, però, ai due pareggi registrati nelle prime 4 giornate ha fatto seguito il pesantissimo filotto di 9 sconfitte, che ha irrimediabilmente compromesso il percorso dei bergamaschi. Un tunnel dal quale l'AlbinoGandino è uscito nell'ultimo mese, collezionando un pareggio e le sue due prime vittorie, mettendo così in piedi una miniserie di 3 risultati utili di fila interotta all'ultima giornata del 2022. Una piccola luce sembra dunque essersi riaccesa, ma per salvarsi bisognerà definitivamente metterla a fuoco.