Giovanili Femminili
03 Agosto 2023
Matteo Zago
Se prendiamo in esame i campionati giovanili femminili del “post covid” - quindi le ultime due stagioni - notiamo come la Roma abbia fatto meglio di tutti con 4 titoli conquistati in altrettante finali disputate (2 Scudetti Primavera, 1 Under 17 e un Pre-Season Under 17). Il Milan è secondo con 2 Scudetti vinti su 3 finali giocate. Terza la Juve (6 finali e 1 solo Scudetto vinta. Una sorta di “maledizione” simile a quella della prima squadra maschile-). Quarta l’Inter, che in bacheca ha messo solo il Pre-Season Under 15 e, sempre con l’Under 15, ha perso la finale Scudetto 2023 contro un Milan a detta di molti fuori categoria. La stagione delle 2008 si era arricchita però anche del Trofeo Quarenghi e della Bracco Cup Annovazzi, risultando nel complesso la migliore dell’era recente nerazzurra, nonché l’unica vincente in eventi FIGC.
Al timone della squadra c’era Matteo Zago, tecnico che, alla luce di questi risultati oltreché della già lunga navigazione sulla categoria, non avrebbe nascosto alla società il desiderio di cimentarsi con lo step successivo, il calcio a 11 dell’Under 17. Gli ingredienti sembravano esserci tutti: un allenatore giovane ma già di esperienza e dalle competenze accademiche in ambito sportivo, che aveva dimostrato di saper valorizzare molte ragazze ma anche di saper vincere trofei, legato all’ambiente e fortemente motivato. La scelta dell’Inter, però, è stata diversa, seppur ponderata ed evidentemente legittima: Alessio Marelli, già vice di Mandelli in Primavera (confermato anche per il 2023/2024) e figura molto apprezzata dall’ambiente, è il nuovo allenatore delle 2007-2008. A Zago la società avrebbe nuovamente offerto la panchina dell’Under 15, ma il tecnico, a quel punto, avrebbe preferito rinunciare. Per le Giovanissime il nome designato è allora quello di Fabio Cappelletti, altro allenatore giovane che nella passata stagione ha guidato l’Under 17 dell’Arezzo.
C’è una sola figura che manca all’appello in questo domino: quella di un allenatore che negli ultimi dieci anni si era legato al calcio femminile nerazzurro: Stefano Torriani, ormai ex guida dell’Under 17. Un tecnico che anche quest’anno aveva centrato un trofeo importante come il Memorial Barrea, ed era arrivato a fari spenti e col coltello fra i denti fino alla semifinale Scudetto col Milan, dominata nel primo tempo, e compromessa da un errore del portiere che aveva riportato le rossonere in partita. A lui l’Inter avrebbe offerto di restare in società con altre mansioni, ma per Torriani la lunga esperienza nel calcio femminile sembrerebbe essere giunta a conclusione.