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L’allarme: da giugno niente più deroghe sulle omologhe dei campi in erba sintetica

Il ‘monito’ per le quasi 30 società di Torino. La novità positiva è che ora c’è un assessore allo sport che ascolta, dialoga e si adopera

L’allarme: da giugno niente più deroghe sulle omologhe dei campi in erba sintetica

Campi in erba artificiale, omologhe, rifacimento manto e concessioni impianti sportivi: a Torino un 'gatto che si morde la coda' da anni

Federazione, società, Credito Sportivo e Comune di Torino al tavolo. Il tema? Concessioni e rifacimento dei campi in erba sintetica in 'età avanzata'. Nell'allarme generale, la buona notizia è il dialogo, Sì perchè se da una parte l'annuncio-monito delle componenti federali, 'a giugno stop alle deroghe sulle omologhe', potrebbe apparire come una spada di Damocle sulla testa delle società, per evitare la ‘catastrofe’ di vedere quasi 30 società di Torino 'senza campo omologato per svolgere l'attività dei campionato dall'Under 14 in su, la vera e positiva novità - rispetto ad una situazione stagnante da anni e anni per quanto riguarda la città di Torino - è l’ascolto, il confronto e la disponibilità dell’assessore allo sport della città di Torino, Mimmo Carretta, che in questi primi mesi di mandato ha già incontrato ripetutamente sia i club a livello 'individuale' che partecipato a incontri pubblici. Così come è avvenuto lo scorso lunedì 6 marzo, dopo un altro incontro avuto a fine settembre 2022, e come avverrà ancora nei prossimi mesi. Perchè, usando le parole dell'assessore Carretta: «Le cose e le situazioni, anche e soprattutto quelle più complicate e che si trascinano da anni, vanno affrontate e risolte».

L'assessore allo sport della città di Torino, Mimmo Carretta


Altra ‘tappa’ di confronto tra le parti, come detto, lunedì 6 marzo, alla presenza del presidente regionale del Piemonte VdA della Lnd, Mauro Foschia e l'ex numero uno regionale e attuale vice-presidente della Lnd, Christian Mossino. Che hanno preannunciato l’imminente stop a deroghe per le omologhe dei campi sintetici ‘troppo vecchi’, con al tavolo del dibattito anche esponenti del Credito Sportivo che hanno ‘aperto uno spiraglio’ per i club che dovranno sostenere investimenti per rifare i propri campi e il Comune di Torino, con l’assessore Mimmo Carretta, che sta mettendo in campo tutte le misure e le possibilità per risolvere questioni che si trascinano da anni e anni e trovare risposte. In un nuovo contesto di dialogo e confronto


«A giugno non ci sarà più la possibilità di avere deroghe per le omologhe di campi in erba sintetica ormai arrivati a fine vita». E’ con questo preambolo istituzionale, arrivato dal presidente regionale del Piemonte e Valle d’Aosta, Mauro Foschia, e soprattutto dal vice-presidente Lnd, Christian Mossino, che si è aperto un nuovo confronto tra le società di Torino, il Comune di Torino, con l’assessore Mimmo Carretta, ed esponenti del Credito Sportivo Italiano. Una nuova tavola rotonda di dialogo e confronto che è di per sè la buona e nuova notizia. Sì perchè la questione impianti sportivi, concessioni, rifacimento campi sintetici e omologhe dei manti, ritorna sempre più d’attualità e urgenza, allo ‘scadere’ temporale di un orizzonte, quello di giugno 2023, dove il movimento sportivo e calcistico piemontese, non si può certo ‘permettere’ di escludere quasi 30 società dal panorama dell’attività giovanile e dei campionati.

E se la ‘bacchetta magica’ e la soluzione di problemi irrisolti e sul tavolo da anni non si può pensare che si materializzi con uno schiocco di dita, la novità positiva e importante è il dialogo aperto e il confronto reale tra le parti. La federazione da una parte, rappresentanti de Credito Sportivo dall’altra (a delineare la possibilità di avviare un percorso che possa portare oggi all’omologa e domani al rifacimento dei manti sintetici), le società torinesi (quasi 30 e tutte presenti) e soprattutto l’amministrazione comunale di Torino, con l’assessore Mimmo Carretta a rappresentare un nuovo approccio: fatto di ascolto, confronto reale e operatività.

«Come comune di Torino abbiamo messo n campo da tempo ogni possibilità - sottolinea Carretta - dal riallineamento finanziario delle società, adottato tutte le misure presenti nel Milleproroghe così come nelle norme Covid che hanno ampliato i termini delle concessioni in essere. L’articolo 30 bis sul prolungamento termini e le modifiche all’articolo 8 del regolamento delle concessioni che possa facilitare innovazioni e modifiche su impianti (campi padel o altro). E stiamo percorrendo con forza anche la strada dell’affidamento diretto, previsto nel Decreto 38 entrato in vigore dall’1 gennaio e su cui però siamo ancora in attesa di qualche chiarimento a livello nazionale. Per questo, in Italia, nessuno ha ancora dato il via a questa possibilità, ma ci auguriamo venga fatto nel breve. Come Comune e assessorato abbiamo sollecitato gli uffici a dare un’accelerata all’emissione dei bandi e per il futuro ci sono da cogliere opportunità come l’efficientamento energetico, la politica di riciclaggio dei vecchi campi e non solo».

«Come indole sono solito a voler affrontare e risolvere le problematiche, soprattutto quelle che si trascinano da anni. E anche a livello personale. ho dato e darò sempre la mia totale disponibilità: non c’è una società che abbia chiesto un incontro che non abbia avuto ascolto e appuntamento nei miei uffici. Penso che attraverso il confronto, il dialogo e la volontà di trovare una soluzione ci sia la ricetta più corretta. E dopo questo incontro, che fa seguito ad altri confronti avuti, dobbiamo lavorare e ritrovarci al più presto per dare risposte». Nessuna soluzione magica dunque ma, per la prima volta da anni, un reale e concreto dialogo tra le diverse parti in causa e soprattutto un assessore allo sport che dà e vuole dare risposte dopo aver ascoltato. Già questa una prima buona notizia…

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