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A soli 26 anni, il giovane Ds della prima Academy Juve è pronto per il grande salto nei Prof

Tra i più giovani responsabili delle giovanili in Italia, sbocciato a Vinovo, aspetta la chiamata di una big: precedenza ai bianconeri

Il giovane Ds

Alessandro Freda, Responsabile del Settore Giovanile del Chisola, è pronto al salto nel professionismo. Ha già avvisato la società

Come abbiamo già annunciato a pagina 13 del nostro giornale, è cominciato il mercato. Non ancora quello dei tecnici, non ancora quello dei calciatori, ma quello dei Direttori Sportivi e dei Responsabili del Settore Giovanile sì. Dopo il divorzio ufficiale tra Salvatore Cuccarese e il Vanchiglia, arriva la notizia che riguarda Alessandro Freda, attuale Responsabile delle Giovanili del Chisola. Si parla di “notizia” e non di addio, perché di deciso non c’è nulla. Quello che è certo è che c’è una forte possibilità che Freda venga chiamato da società professionistiche e che, se questa dovesse arrivare, il giovane Ds la accetterà lasciando quindi la società vinovese.

La cosa è nell’aria, sia per l’ambizione del giovanissimo dirigente classe 1997, sia perché Freda in un certo senso è già nel circuito dell’Èlite del calcio italiano, in quanto quest’anno ha ricoperto anche il ruolo di osservatore per la Juventus. A tutto questo si aggiunga la costruzione di squadre di primissimo livello operata in estate, tanto che a 4 giornate dal termine tutte le quattro annate sono già qualificate ai playoff per il titolo regionale. La mossa di Alessandro Freda di anticipare la comunicazione alla società si basa su semplici principi: riconoscenza e stima.

«L’addio di Freda non è ufficiale - spiega il presidente Luca Atzori - È un ragazzo serio, preparato e onesto. Per questo ha preferito allertarci subito della sua intenzione di accettare un’eventuale offerta professionistica, in modo tale che noi possiamo prepararci per tempo nel caso in cui lui dovesse partire. Non è detto che questo accada e lui rimarrà con noi fino a quando questa offerta non arriverà. Fino ad allora contribuirà a formare le squadre e programmare la prossima stagione. Il ruolo di Ds del Chisola non è una cosa che possono fare tutti. Chiaramente noi stiamo iniziando a pensare a un piano B che abbia determinate caratteristiche. Figura giovane, anche alla prima esperienza, ma che abbia una qualità dominante: la voglia. Non abbiamo bisogno di gente che porta gruppi. Negli ultimi 4 anni abbiamo cambiato 3 Responsabili e abbiamo sempre vinto».

Si può discutere su quale sia la società migliore del Piemonte, ma qualsiasi sia la conclusione che ognuno può trarre il Chisola arriverà sempre nella top 3. Questo perché è l’unica squadra ad avere la stella dei Titoli Regionali sul petto, ma soprattutto perché continua a sfornare calciatori nel professionismo. Se dovesse andare in porto il grande salto, ora il Chisola sfornerebbe anche giovani Ds per il professionismo.

«Forse personalmente avrei fatto un’altra scelta - continua Atzori - Mi sarei consolidato ancora qui, ma al tempo stesso rispetto appieno la sua scelta. È chiaro che magari ha indizi che una chiamata possa arrivare. Lui ha qualità e capacità e vuole fare questo di lavoro. Noi siamo dilettanti e siamo aziende che non possiamo vendere il nostro prodotto. Basti pensare al caos che sta per scoppiare sulla questione vincoli. Da noi non ci sono regole chiare e quindi chi investe non viene premiato. Nel professionismo queste cose ci sono e quindi è giusto che lui cerchi di approdare in quel mondo. Capisco tutti quelli che fanno questa scelta, dirigenti e calciatori e faccio il tifo per loro».

IL PERCORSO DI ALESSANDRO FREDA

L'avventura fuori dal campo del classe 1997 comincia alla Cbs ad appena 20 anni. Infatti comincia ad allenare i Piccoli Amici nel 2017 per poi passare nel settore giovanile due anni dopo, nel 2019 grazie alla promozione concessagli da Matteo Sacco, attuale Responsabile dell'Attività di base della società di Corso Sicilia: «È stato lui il primo a darmi fiducia - spiega Freda - Mi disse che ero adatto al Settore Giovanile e così mi fece promuovere a collaboratore nell'agonistica». 

Nel 2019 infatti Freda fa da vice a Marcello Marina con i 2005 in età di Giovanissimi Seconde Squadre, dove si scontrò con la Juventus allenata da Fabio Moschini, attuale membro di spicco del parco allenatori di Freda al Chisola. L'anno successivo, sempre in qualità di collaboratore, affiancò Alessandro Malagrinò nella costruzione degli Under 16 alla Cbs.

«Purtroppo non riuscissimo a partire perché fu l'anno della sospensione a ottobre. Paradossalmente però con quel gruppo si è creato un legame speciale. Lo costruimmo io e Malagrinò basandoci sulle nostre conoscenze della categoria. Prendemmo 10 calciatori nuovi e avremmo fatto bene. Mi sento ancora con molti di loro, alcuni dei quali sono fissi in Eccellenza sempre alla Cbs (Brusa, Massaro, Spione, Xhelilaj, Anelli) o al Vanchiglia (Bajardi)».

Sul tramontare di quella stagione una partita seguita in tribuna decretò la nuova carriera di Alessandro Freda. 

«Ho visto un'amichevole del Chisola di Gnan contro il Lucento. Alla fine, chiacchierando gli dissi le mie idee su come avrebbe potuto migliorare la squadra sul mercato. Lui mi fermò e mi fece parlare con il presidente Luca Atzori. In quel periodo, per quanto mi piacesse il campo, avevo capito di avere capacità più di memoria e di analisi dei calciatori. Sin da subito mi sono costruito un mio database delle squadre che vedevo con valori che potessero descrivere i calciatori. Mi sentivo che avrei potuto dare di più in un altro ruolo. Così da maggio 2021 cominciai a mettermi a disposizione del Chisola come Responsabile Organizzativo e l'estate successiva come Responsabile delle Giovanili».

In contemporanea, nell'estate 2022, arriva anche la chiamata della Juventus come osservatore. La cosa non è in contrasto e Freda si sdoppia senza però far venir meno la costruzione delle squadre. Rinforzata pesantemente la leva 2006, uscita scottata dalla passata stagione, ulteriore rinforzo delle due squadre campioni regionali 2007 e 2008 e allestimento dei 2009. 

«C'è una filiera forte e rimango a disposizione della società per preparare la prossima stagione. Senza nulla togliere a 2007 e 2008 che sono campioni regionali in carica, quindi con un bel po' di calciatori di livello, quest'anno sono veramente contento dei gruppi 2006 e 2009. Il primo ha struttura e una forte potenzialità di sfornare calciatori per la prima squadra nel breve e nel professionismo nel lungo termine. I 2009 all'esordio nel Settore Giovanile stanno dimostrando una maturità incredibile migliorando sempre di più».

Chisola a parte, la finestra ora si apre sul professionismo: in primo piano c'è, per ovvi motivi la Juventus. Al momento Freda ne fa parte e per blasone e stima la precedenza è bianconera. Al tempo stesso anche fuori regione c'è un mercato di addetti ai lavori in fermento che potrebbe coinvolgere proprio il giovanissimo Responsabile del Settore Giovanile che in questi ultimi tempi con il professionismo sta parlando, ma per piazzare piccoli gioielli made in Chisola. 

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