Il ricordo
04 Maggio 2023
Grande Torino: 4 maggio 1949, l’omaggio agli ‘Invincibili’ con l’augurio che possa essere un nuovo Buongiorno
Quel giorno di pioggia io spero non torni mai più… cantano i Sensounico nel loro iconico, toccante e splendido brano dedicato, scritto e pensato per loro, gli ‘Invincibili del Grande Torino’ diventati mito e leggenda in quel 4 maggio 1949 diventato tragedia e perenne ricordo sul colle di Superga.
4 maggio 1949, il Grande Torino spegne la luce della sua gloria e apre le sue ali al mito. Alla leggenda di una squadra che non ci sarà più. Nello schianto sulle pendici della collina di Superga, ai piedi della Basilica, perdono la vita 31 persone, fra cui 18 giocatori, quasi tutti nazionali, dirigenti e accompagnatori, giornalisti e i membri dell’equipaggio.
Vola in cielo una squadra che negli anni a cavallo della Seconda Guerra Mondiale, vince 5 scudetti consecutivi e una Coppa Italia, che con i suoi giocatori compose i 10 undicesimi della nazionale italiana. Squadra che detiene ancora oggi alcuni record del calcio italiano e che, sotto la guida di capitan Valentino Mazzola, prese il nome di ‘Invincibili’. Rendendo epici e immortali racconti e imprese come il ‘Quarto d’ora granata’ al suono della tromba del Filadelfia.
4 maggio diventato ufficialmente considerato dalla FIFA come ‘Giornata mondiale del gioco del calcio’ e data del 4 maggio che rievoca ed è diventata, dal 2003, anche la ‘Giornata dell’orgoglio granata’. Quando proprio il 4 maggio 2003, a seguito della retrocessione della squadra granata dell’allora presidente Cimminelli in Serie b, proprio nella data più simbolica e significativa della storia del club, ben 50.000 tifosi, scesero in strada in una sorta di pellegrinaggio in via Filadelfia.
Il Torino non è morto…E’ soltanto in trasferta
Indro Montanelli
Nell’omaggio e nella processione di fede e passione granata al Colle di Superga, l’orgoglio senza fine di un popolo che nei suoi eroi si specchia, si ritrova, si riunisce. Tra passato, presente e futuro… In una giornata e in una ricorrenza mai banale. Mai per caso. Al di là delle etichette e delle scalette di un contesto mutato, di un panorama che nella sua essenza rimane e rimarrà identitario e profondo.
Alessandro Buongiorno, con la maglia granata fin da quando era bambino nella Scuola Calcio del Torino Fc
L’omaggio e il ricordo del Grande Torino, di capitan Mazzola e di tutti i loro nomi scanditi dall’emozione vera e sincera, evoca sempre qualcosa di speciale, unico e da ricordare. E così è stato anche in questo 2023. Non c’è la pioggia che ha accompagnato sfide delicate nel giorno più difficile. Non ci sono gocce a bagnare il cielo ma un raggio di sole. Caldo, avvolgente.
Come la passione e la storia granata orgogliosamente racconta e vuole raccontare. E allora eccolo il ‘segno del destino’, quello che ha portato Alessandro Buongiorno, torinese e torinista doc, nato il 6 giugno del 1999 e, da sempre, in maglia granata. Fin dalla scuola calcio, per una trafila che ha visto il giovane difensore ‘lasciare casa’ soltanto per una breve parentesi a Carpi prima di tornare a casa, vincere una Coppa Italia Primavera nella stagione 2017-2018 in granata e coronare il suo sogno di arrivare in Serie A con la sua maglia granata.
Alessandro Buongiorno, capitano granata nella sua trafila nelle giovanili granata. Tutta la sua carriera, come tutte le carriere dei giocatori dai campionati provinciali e regionali fino ai nazionali, le trovi sull'App di SprinteSport
Diventato realtà al’esordio datato 16 dicembre 2020 nella sfida persa 3-1 dal Torino all’Olimpico contro la Roma. Da allora per lui 64 presenze nella massima serie con la magia granata sulla pelle ma nessun gol all’attivo. Gol che nella sua trafila delle giovanili, aveva sempre trovato, almeno una volta a stagione e in campionato, fin dai tempi dei Giovanissimi Regionali.
Ebbene, nella notte che ha preceduto l’omaggio alla storia granata e ai sui ‘Invincibili’, è arrivato a Genova contro la Sampdoria, il primo gol in Serie A dell’unico figlio del Filadelfia presente in rosa e in campo con la maglia granata nella sfida di Marassi. Non un caso. Non per caso. Nell’etimologia e nella storia granata, nulla è accaduto e accade ‘per caso’. Soprattutto alla vigilia e nell’avvicinarsi di quel 4 maggio che rappresenta e racchiude ciò che significa indossare quella maglia.
E non è un caso che il primo gol di un vero cuore Toro, sia arrivato nella notte dei pensieri e degli amori. Così come per Alessandro Buongiorno e tutto il popolo granata. Che nel ricordo e nell’omaggio alla propria storia, può e deve credere ancora che quella storia e quell’orgoglio debbano e dovranno continuare a ‘fare la differenza’ tra vestire la maglia granata e vestirne qualsiasi altra. Perchè la storia siamo noi. La storia sono loro. La storia siamo tutti.