Under 14
31 Ottobre 2024
La rimonta immediata, il pari che rischia di rovinare i piani e poi i gol dei gemelli che rimettono le cose apposto alimentando il sogno. È la Rondò Dinamo di Matteo Minoia, è il 5-2 con cui i rossoverdi archiviano la pratica Cus Bicocca mandando un segnale a tutto il campionato: «Non siamo primi per caso». E lato Atletico Schiaffino, la Rondò inizia ad assumere a tutti gli effetti le sembianze della rivale numero uno per la corona del Girone I. Gli occhi sono inevitabilmente puntati non sul prossimo weekend ma bensì sulla prossima settimana, guardare sempre avanti? Non proprio. Il focus è sempre su Baggese (per Minoia) e J.Cusano (lato Atletico), ma la mente di tutti va inevitabilmente alla serata del 6 novembre e alle ore 20.30, al recupero dello scontro diretto rinviato per maltempo due settimane fa. Nel frattempo entrambe galoppano a suon di gol, quelli che i gemelli Jordan e Brian Taranto - due per il primo e uno per il secondo - insieme ad Andrea Lovascio segnando nella fiabesca cornice del Bicocca Stadium.
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Soddisfatto del risultato e della risposta allo svantaggio iniziale, ma ben consapevole degli aggiustamenti necessari la guida della Rondò, Matteo Minoia: «Eravamo alla ricerca di una situazione che potesse un pochino scombussolarci (ride, ndr), ma al di là di tutto secondo me è stata una gran bella prova. Pronti via prendiamo gol su una palla inattiva dopo che comunque stavamo spingendo per cercare di sbloccarla, eravamo disposti male e in più ci siamo persi la marcatura. Ma siamo stati bravi a reagire, i ragazzi già dopo il gol erano lì ad incoraggiarsi e questo è il segnale che il gruppo c'è, l'atteggiamento positivo è di tutta la rosa e questo non può che rendermi orgoglioso. La riprova è l'aver prima ribaltato la partita sul 2-1 e poi aver trovato un'altra volta il vantaggio dopo il loro 2-2, in cui al di là del loro giocatore che ha fatto un gol clamoroso dovevamo accorciare prima con la mezz'ala». Tre punti maturati in un secondo tempo condito da due gol e giocato in maniera praticamente perfetta: «Abbiamo giocato una ripresa praticamente perfetta, dal punto di vista dell'attenzione, della fase di possesso e di non possesso e delle occasioni loro che, di fatto, non ci sono state».
E Minoia non potrebbe avere più ragione, viste le cinque squadre in tre punti che occupano attualmente la top five del Girone I. «È ancora lunga, come ho detto ai ragazzi non è uno sprint ma una maratona. Sicuramente questa vittoria è un segnale, perché ci credevamo e sapevamo di essere tutti lì attaccati, ogni partita è decisiva. In un campionato così l'attenzione al dettaglio è quella che fa la differenza, oggi ne abbiamo avuto la riprova con i due gol presi in occasioni dove di fatto ci siamo distratti. Nel secondo tempo invece con l'attenzione giusta non abbiamo preso un tiro in porta». Poi chiosa: «Vuoi o non vuoi Orpas, Bresso e Vighignolo sono bellissime squadre, dello Schiaffino poi non ne parliamo, dobbiamo curare tutto nei minimi particolari. Oggi più che un segnale per gli altri lo è stato per noi».