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Under 19

Prende 4 mesi di squalifica per uno sputo mai dato: «Gli arbitri hanno troppo potere, siamo indifendibili»

La squalifica data originariamente era di 1 anno, la società presenta ricorso ma il tecnico evidenzia l'impossibilità di far valere le proprie ragioni

AUTOVIP SAN MAURO UNDER 19 BEPPE NAPOLI (1)

UNDER 19 TORINO AUTOVIP SAN MAURO • Beppe Napoli, tecnico gialloblù, non ci sta per i 4 mesi di squalifica

Una storia già sentita tante volte, ma che trova l'ennesimo caso che pone un problema tra calciatori, tecnici e arbitri: il referto arbitrale deve davvero essere legge universale? Siamo nel campionato provinciale di Torino, Under 19, dove la partita tra Cafasse Balangero Autovip San Mauro è passata sotto la lente di ingrandimento più che per il risultato per l'espulsione del tecnico ospite Giuseppe Napoli, ex calciatore molto noto in provincia che da pochi anni guida la Juniores sanmaurese.


COSA È SUCCESSO

Al tecnico, espulso a pochi attimi dalla fine della partita, viene irrogata una squalifica di 1 anno in data 13 novembre 2025, poiché (come si legge da comunicato) «Dopo la notifica del cartellino rosso assumeva toni e gesti minacciosi fino ad arrivare ad un faccia a faccia con l’arbitro. Non pago, dopo aver ricevuto le motivazioni della sanzione comminata, il tecnico nell’allontanarsi tornava indietro e sputava verso il direttore di gara senza attingerlo».

Nel referto arbitrale del signor Fertu di Torino si legge che il tecnico, al 94' di partita, esprimendo dissenso per un calcio di punizione fischiato contro, calcia forte un conetto e viene espulso per questo gesto giudicato irruento dal direttore di gara. Sempre leggendo il referto, «Dopo aver ricevuto l’espulsione l’allenatore è venuto faccia a faccia con me, urlandomi e dicendomi che mi avrebbe ficcato uno schiaffo e che dopo la partita mi avrebbe aspettato fuori. Dopo che gli ho spiegato perché è stato espulso, si gira, mi sputa e se ne va».

Pronto e immediato il ricorso inviato tramite PEC dall'Autovip, in data 19 novembre. Il San Mauro fornisce una ricostruzione diversa, smentendo categoricamente l'episodio ed evidenziando la contraddizione tra la squalifica in primo grado di giudizio (dove si parla di Napoli che torna indietro apposta per sputare addosso all'arbitro), mentre nel referto manca questo passaggio. Oltre a ciò, l'Autovip presenta le testimonianze dei dirigenti Stefano Gilli e Vito Di Lernia, oltre alla dichiarazione di Napoli in cui chiede scusa per le espressioni irriguardose.

Tuttavia, la squalifica non è stata cancellata del tutto. Il 4 dicembre 2025 esce la sentenza in secondo grado, che riduce la squalifica da 1 anno a 4 mesi (fino al 13 marzo 2026), ma che non soddisfa a pieno la società e lo stesso Napoli.


LE PAROLE DEL TECNICO

«Al di là dell'errore mio commesso nei toni utilizzati contro l'arbitro e nell'aver calciato il conetto con eccessiva foga, confermo ancora una volta che non mi sono mai permesso di sputare al direttore di gara - spiega Beppe Napoli - Siamo arrivati a un punto pericoloso, in cui qualsiasi cosa succeda in un campo da calcio non contano i reali fatti, ma solo ed esclusivamente cosa scrive l'arbitro sul referto. Questi referti sono legge assoluta, a prescindere da cosa realmente accade».

Napoli prosegue nel racconto: «È vero, ho esagerato con le parole, ma tenendo sempre mezzo metro di distanza, senza mai avanzare e soprattutto senza mai tornare indietro per sputare apposta contro l'arbitro. Non sono uno che minaccia, non sono neanche così grande e grosso da potermi permettere di minacciare le persone, oltre al fatto che sono una persona che ci tiene tantissimo al rispetto umano tra ragazzi e verso il prossimo. Mi sono ritrovato una squalifica di 1 anno, dovrei essere contento della riduzione a 4 mesi ma non lo sono. C'è un problema di fondo grave, perché sui referti possono anche essere scritte falsità e alla fine noi allenatori o calciatori passiamo per persone che non siamo».

Scatta poi un discorso legato ai testimoni, che Napoli evidenzia: «C'era il tecnico del Cafasse Under 19 disposto a testimoniare a mio favore, senza nessun tornaconto personale. Non l'hanno manco preso in considerazione e sinceramente non capisco perché. Mi ritrovo parte lesa in una situazione dove ho sbagliato, ma non come dicono dai referti arbitrali. Sono 4 mesi in cui io non posso neanche frequentare corsi di aggiornamento per allenatori, trovandomi danneggiato in tutto e per tutto. È una situazione preoccupante per tutti, perché non è la prima volta che succede». 

Napoli cita infatti il caso capitato a Marco Ermanni, ai tempi tecnico del Venaria Under 19, che prese 12 mesi di squalifica per un presunto pugno nello stomaco al direttore di gara. Il Venaria impugnò ai tempi il video della partita, dove invece non si vedeva nessun tipo di pugno, con Ermanni che fu "scagionato" con il ricorso in secondo grado. «Non possiamo però riprendere tutte le partite per evitare che ciò succeda - conclude Napoli, dispiaciuto per una situazione su cui l'Autovip San Mauro non può più fare nulla.

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