Nazionali
04 Aprile 2023
PRIMAVERA VERONA: Manuel Ravasio, classe 2005 ex Villa Valle
2 aprile 2022, Villa d'Almè: si gioca Villa Valle-Lombardia Uno, gara valida per la 22ª giornata dell'Under 17 Élite, massimo campionato regionale a livello giovanile. Manuel Ravasio difende i pali dei padroni di casa: lo fa come di consueto con la numero 1 sulle spalle, ma lo fa soprattutto in maniera splendida, meritandosi un 8 in pagella e trascinando il suo Villa Valle alla vittoria per 2-1.
1 aprile 2023, Torino: si gioca Juventus-Verona, gara valida per la 28ª giornata di Serie A, campionato che di certo non ha bisogno di particolari spiegazioni. Manuel Ravasio siede in panchina: è la prima convocazione in prima squadra. Ci rimane per tutti i 90 minuti ma poco importa: l'esperienza dell'Allianz Stadium rimarrà impressa in maniere indelebile per molto, moltissimo tempo.
Cosa può cambiare nel giro di un anno? Nel caso di Manuel Ravasio semplicemente tutto. Dal calcio giovanile a quello dei grandi, dall'Under 17 Élite alla Serie A: nel giro di 364 giorni il talento bergamasco ha riscritto il significato di favola. Per capire appieno la sua storia bisogna tornare all'estate del 2019, quando viene scartato dall'Albinoleffe e riparte dai dilettanti, nonostante un interesse marcato della Pergolettese lo avrebbe potuto far rimanere nel giro delle prof: è l'inizio della risalita. Il percorso con la maglia del Villa Valle dura tre stagioni, tutte ricche di soddisfazioni. Il primo anno è strepitoso: diventa presto un punto fermo della formazione di Giorgio Gatti e con le sue parate si dimostra uno dei portieri più forti dell'intera Lombardia, tanto che Marcello Protopapa - al tempo selezionatore della Rappresentativa Regionale Under 15 - lo convoca a più riprese. Nel secondo, nonostante pochissime partite causa stop forzato dei campionati, trova comunque il modo di far parlare di sé: perché il 27 settembre fa il suo esordio in Under 17 Élite (da sotto età) in occasione di Brusaporto-Villa Valle, e perché poco meno di un mese dopo - precisamente il 24 ottobre - va per la prima volta in panchina con l'Under 19 Nazionale nel derby bergamasco contro lo Scanzorosciate. Il terzo è quello del definitivo salto di qualità: il 16 ottobre scende in campo contro il Franciacorta con l'Under 19, il 22 dicembre fa lo stesso contro l'Olginatese ma con la prima squadra, che milita in Serie D.
Ciò che accade a fine anno è una normale conseguenza: firma per il Verona e si trasferisce in Veneto, il resto è storia. Ed è una storia pazzesca. In poco tempo diventa il portiere titolare dell'Under 18 gialloblù, pur strizzando l'occhio sia alla Primavera - con la quale ha già collazionato diverse convocazioni - che alla prima squadra, come dimostrato dalla panchina all'Allianz Stadium contro la Juventus. L'esordio con la formazione di Sammarco è datato 25 settembre quando scende in campo, rigorosamente con la sua numero 1 sulle spalle, nel 3-0 interno contro il Verona. Ad oggi le apparizioni con l'Under 18 sono in totale 12, ma le soddisfazioni non si limitano all'esperienza con il Verona. Il motivo è riassumibile in una semplice parola: Nazionale. Ravasio è stato infatti convocato lo scorso 5 dicembre per lo stage portieri a Coverciano, dove hanno preso parte diversi classe 2005 provenienti da tutta la Penisola. Un ulteriore tassello in un percorso fin qui memorabile e che, come detto, è destinato a portarlo sempre più in alto.
A dirlo sono i numeri ma anche chi Ravasio lo conosce da diversi anni. Uno di questi è Luciano Pisoni, responsabile del settore giovanile del Villa Valle: «Quando è arrivato da noi l'ho capito subito che era speciale. La sua dote migliore? Sicuramente la testa. È un bravo ragazzo ed ha la fortuna di avere una famiglia a modo, sono persone splendide. Merita davvero il meglio e gli auguro di arrivare il più in alto possibile». Il dirigente giallorosso racconta anche un aneddoto del 2019, esempio lampante della mentalità - e se vogliamo professionalità, nonostante all'epoca fosse solamente un quattordicenne - del giovane portiere: «Verso fine novembre Manuel venne da me e mi disse "Luciano, frequento il liceo sportivo e a febbraio è in programma una settimana bianca, però se mi dite che è è meglio non andare per non perdere partite io ci rinuncio senza problemi". Gli risposi che non c'era problema e la scuola era importante. Non mi era mai successa una cosa del genere, rimasi impressionato».