Under 14
16 Maggio 2023
UNDER 14 VIS NOVA: Di Marco, talento neroverde
Anni. Sì, anni. Sono anni che non si vedeva un giocatore così dominante, sia fisicamente che tecnicamente. Sono anni che non si vedeva un giocatore così maturo, roba da far drizzare le antenne praticamente a chiunque abbia avuto la fortuna di vederlo all'opera. Sono anni che non si vedeva un giocatore così nettamente al di sopra della media, tanto da far mobilitare le prof di mezzo nord Italia. Sono anni che i campionati regionali non sfornavano un talento di questo tipo: dominante, maturo, sopra la media. Di nome fa Luca e di cognome Di Marco: compirà 14 anni il prossimo 13 luglio, da tre stagioni gioca alla Vis Nova e viene da Giussano, paese di circa 25 mila abitanti in provincia di Monza.
Il consiglio? Prendere carta e penna perché non è un classe 2009 come gli altri. Non lo è in primo luogo per quello che gli riserverà il futuro: non solo lascerà i neroverdi per approdare nei professionisti, ma lo farà in uno dei poli principali del nord Italia. E ci entrerà pure dal portone principale, il che non è altro che la normale conseguenza quando piaci praticamente a tutti. Perché è così: Luca piace a tutti. Non lo è poi per la sua storia. E non parliamo di quella che lo ha portato a essere uno dei talenti più cristallini della regione, bensì del vissuto dell'ultima stagione sportiva che si è conclusa sabato scorso con la cocente eliminazione ai quarti di finale contro l'Alcione.
Partiamo dalla fine: fino alla scorsa estate era un centrocampista, oggi fa il terzino sinistro. Nulla di cui stupirsi? Vero, ma solo in parte. Perché in mezzo al campo giocava pure bene: la tecnica gli permetteva di toccare un'infinità di palloni e smistarli, lo strapotere fisico lo aiutava nel dare il meglio di sé in entrambe le fasi, la personalità lo rendeva un centrocampista completo. Da qui il dubbio amletico, la domanda da un milione di euro: perché? Perché spostarlo dal centro del campo e rilegarlo basso a sinistra? Perché provarlo in un ruolo tutto nuovo e a lui sconosciuto? La risposta porta un nome e un cognome: Massimo De Marco. Lui che di mestiere fa l'allenatore e che di giocatori passare ne ha visti tanti, tantissimi. Lui che a settembre, in accordo con la società, ha deciso di tentare un azzardo. «Viste le caratteristiche del ragazzo abbiamo pensato che si potesse provare come terzino. Noi in quella zona di campo eravamo pure coperti - spiega il tecnico della Vis Nova - ma ciononostante abbiamo deciso di azzardare. L'idea era quella di valorizzarlo al meglio, così è stato». Il risultato? La nascita di un terzino sinistro completo: difende, spinge, imposta, arriva sul fondo, entra dentro il campo, si incarica dei calci piazzati. Serve altro? Chissà, intanto è evidente che l'intuizione di De Luca sia paragonabile a quella di Mazzone, lui che sarà ricordato per sempre dopo aver spostato un certo Andrea Pirlo dalla trequarti alla cabina di regia.
Sei una società professionistica e cerchi un terzino di belle speranze? Semplice, prendi la macchina e imposta sul navigatore Largo Donatori di Sangue a Giussano. Lo scorso anno Simone Suppa, quest'anno Luca Di Marco: due terzini, due mancini, due potenziali crack. Il primo tra i neroverdi è durato ben poco, perché all'Inter è bastato vederlo un paio di volte prima di portarlo con sé a Interello. Anche in questo caso si è trattata di una scommessa vinta, tanto che finora finora ha collezionato 14 presenze e pure un gol. Il secondo potrebbe raggiungerlo presto, ma probabilmente non all'Inter. Su di lui ci sarebbe infatti un'altra big di Serie A della zona - e se non andrà sulla sponda nerazzurra del Naviglio... - che pare abbia superato pure la concorrenza del Como, il cui interesse per Di Marco è sfociato in diversi allenamenti di prova con l'Under 14 lariana. Entrambi, infine, hanno attirato su di sé le attenzioni delle big nel primo anno di agonistica. Un caso? Forse sì, forse no. Certo è che la scuola Vis Nova sta continuando a sfornare talenti. Quello di Di Marco, poi, è quanto di più cristallino ci possa essere. Classe 2009 da Giussano, vanta un passato con Xenia, Folgore Caratese e Accademia Como. Da tre anni a questa parte veste la maglia neroverde, ma quella appena conclusasi dovrebbe essere l'ultima stagione in Brianza. Riguardo il suo futuro De Marco non ha dubbi: «Suppa me lo ricordo bene perché l'ho allenato, lui forse è più terzino vero per caratteristiche. Quanto a Di Marco - spiega il tecnico - lui fa bene quel ruolo ma potrà fare anche altro. Credo che potrebbe avere una trafila addirittura migliore». E se a dirlo è chi lo conosce come le proprie tasche...