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Under 17 A-B

Fa il fenomeno e si vuole riprendere l'Italia: l'eroe Scudetto fa sognare tutta Roma

Il classe 2006 che fece piangere Abate si è preso la scena anche un anno dopo

UNDER 17 ROMA

UNDER 17 ROMA: Manuel Nardozi, classe 2006 giallorosso

Quando un toro vede rosso diventa incontenibile. Basta un piccolo movimento, meglio ancora se di un mantello rosso, e via alla carica: di forza, di potenza, di ferocia. Un po' come quando Manuel Nardozi vede rossonero. Per scatenarsi gli è sufficiente un pallone, un campo di calcio e uno Scudetto da vincere. Poi la carica: di fisico, di talento, di fantasia. La vittima è sempre il Milan, un anno fa sconfitta in finale e quest'anno estromessa dalla corsa al Tricolore al penultimo atto. E nella doppia vittoria dei classe 2006 della Roma c'è tanto, tantissimo di Nardozi: dallo scorso 25 giugno l'eroe di Ascoli, ma da ieri anche l'eroe di San Benedetto del Tronto.

QUI ASCOLI

Che il talento giallorosso avesse un rapporto speciale con il Milan è chiaro proprio dalla notte del Del Duca. Precisamente da quando, al quinto minuto del secondo tempo supplementare, diede un senso al suo essere straordinario segnando un gol. Nulla di nuovo per uno come lui, se non fosse il gol della vita per pesantezza, estetica e importanza. Tutto nacque da un cross al bacio di Feola, poi la scena se la prese lui: saltando più in alto sia di Tezzele che di Parmiggiani, non lasciando scampo a Colzani e firmando lo Scudetto. Poi le urla, perché segnare in una finale non capita tutti i giorni, per di più quando il destino sembrava portare ai calci di rigore. Quindi la paura, perché servì un salvataggio clamoroso di Fravola su Martinelli - oltretutto a tempo praticamente scaduto - per mantenere in vantaggio. Infine le lacrime, perché in fondo quanto fatto dai classe 2006 capitolini - al tempo guidati da Falsini, che lunedì sempre a San Benedetto si giocherà un altro Scudetto - a Trigoria non verrà mai dimenticato.

QUI SAN BENEDETTO

Chi certamente non se l'è dimenticato è proprio Nardozi, che 361 giorni dopo ha ridato un senso al suo essere straordinario. Questa volta niente gol in finale, perché quest'anno la sfida con il Milan è arrivata in semifinale e perché nel 2-0 giallorosso, in gol da Bah nel primo tempo e Della Rocca nella ripresa, non c'è la firma del talento classe 2006. Questo è quello che dicono i numeri, le statistiche, ma andando più a fondo la sua mano si è vista eccome. Nel primo tempo è stato letteralmente imprendibile. Partito largo a destra nel 4-3-3 disegnato da Ciaralli, ha prima inventato per Mannini e poi per Bah: la conclusione del primo ha trovato pronto Colzani, la seconda - complice anche una deviazione di Vitali - ha portato la Roma in vantaggio. Nella ripresa le cose sono andate pure meglio, anche perché il Milan è stato costretto a scoprirsi e quindi a lasciare più spazio da attaccare. Chi ne ha approfittato è proprio Nardozi, che a campo aperto ha dimostrato di poter essere devastante. Lo conferma innanzitutto la clamorosa traversa colpita con un mancino a giro semplicemente sublime, sul quale ha avuto un ruolo da protagonista pure Colzani con una deviazione leggera ma decisiva, dopodiché la giocata che ha portato Della Rocca a firmare il raddoppio. Un'azione emblematica e che racchiude l'essenza di un pomeriggio formidabile: prende palla al limite dell'area e si porta a spasso Parmiggiani, poi vede una linea di passaggio invisibile a occhio nudo - e probabilmente invisibile pure all'intero genero umano, ma lui di umano ha avuto ben poco - e si inventa un filtrante da fantascienza. Infine Della Rocca, miglior marcatore stagionale dei giallorossi, ha fatto il resto battendo Rugginenti.

PERCORSO

Una prestazione sontuosa condita da due assist, una traversa e un apporto costante e qualitativo sulla corsia di destra. E l'Inter è avvisata, se non altro perché Nardozi ha dimostrato di essere in forma più che mai. La sua stagione, fin qui decisamente positiva come dimostrano i 5 gol in 27 presenze messi a segno da sotto età in Under 18, potrebbe quindi regalargli il secondo Scudetto consecutivo. E non sarebbe così male, soprattutto perché in tal caso - assieme agli altri classe 2006 capitolini - entrerebbe di diritto nella storia della Roma. Che dal canto suo, se dovesse battere l'Inter nella finalissima di Ancona, in programma venerdì 23 giugno alle ore 20:00, conquisterebbe il venticinquesimo Scudetto a livello di settore giovanile, il nono di Under 17 - precedentemente denominato Allievi - staccando eventualmente proprio i nerazzurri, al momento anch'essi fermi a otto allori.

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