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La magia col Real Madrid, il sogno dell'esordio, l'affinità con Camarda: il Milan scopre Diego Sia

Il gol pazzesco contro le Merengues ha acceso i riflettori sul classe 2006 che Abate adora: e i tifosi già lo sognano in prima squadra

Diego Sia

MILAN PRIMAVERA 1 • Diego Sia, attaccante classe 2006: suo il gol che permette al Diavolo di portare ai rigori la partita contro il Real Madrid

Chuck Norris, immortale protagonista di Walker Texas Rangers. Sharon Stone, che ha fatto innamorare tutto il mondo con "Basic Instinct". Ma anche Robin Van Persie, attaccante olandese nonché leggenda dell'Arsenal e del Manchester United. Oppure Marek Hamsik, centrocampista slovacco e icona del Napoli fino a pochi anni fa. Cos'hanno in comune tutti questi personaggi? Semplice: sono tutti nati il 10 marzo. E proprio il 10 marzo - nel 2006 - è nato l'ultimo eroe di casa Milan: si chiama Diego di nome e Sia di cognome, di ruolo fa l'attaccante, nel suo percorso in rossonero ha segnato valanghe di gol e nelle ultime settimane ha illuminato il Centro Sportivo Vismara - la casa delle giovanili del Diavolo - con due gol capolavoro. Uno, seppur inutile ai fini del risultato, contro la Fiorentina; l'altro, semplicemente fondamentale, nel magico pomeriggio di ieri contro il Real Madrid. Un gol incredibile, bellissimo, sublime. Una vera e propria perla che ha fatto impazzire i tifosi rossoneri: «Ma come si chiama il ragazzo che ha fatto quel gol pazzesco?» la frase odierna di chi non segue da vicino le vicende della Primavera milanista. Risposta: si chiama Diego Sia, fa l'attaccante ed è nato il 10 marzo 2006

LA DATA DEL DESTINO

Ecco, 10 marzo. Lo stesso giorno in cui è nato Francesco Camarda, che ormai tutto il mondo del Milan ha imparato a conoscere avendo anche esordito in Serie A: «Potrebbe voler dire che in quel punto nel tempo è insita una qualche importanza cosmica, come se fosse il punto di congiunzione temporale per l'intero continuum spazio-tempo! Ma potrebbe anche essere un'incredibile coincidenza!» recitava il Dottor Emmett Brown (Doc, per gli appassionati) nella seconda parte della Trilogia di Ritorno al Futuro. Sia è nato due anni prima di Camarda (che è del 2008) ma con il suo compagno di squadra condivide tante cose: la data di nascita prima di tutto, ma anche il ruolo visto che entrambi giocano nel tridente classico di Ignazio Abate. Nessuna invidia, tanta complicità. Anche perché uno non è alternativo all'altro, Sia può giocare e ha giocato anche da centravanti proprio al posto di Camarda ma la sua posizione ideale è quella di esterno sinistro. Un ruolo calzato a pennello per lui e che non ha inficiato le sue qualità nell'area avversaria: quest'anno ha messo a segno 8 gol in 24 presenze in campionato (nessun classe 2006 ha segnato più di lui), a cui vanno aggiunti 4 gol in Youth League per un totale di 12 reti stagionali. Festeggiati tutti, dal primo all'ultimo, con una dedica speciale al fratello Cristian e alla sorella Emma: mimandone le iniziali ogni volta che gonfia la rete.

MILAN PRIMAVERA 1L'esultanza di Diego Sia dopo il gol dell'1-1 (clicca sulla foto per vedere la gallery completa di acmilan-com)

70 VOLTE DIEGO SIA

A dimostrazione che l'intesa tra i due nati il 10 marzo sia raffinata, ecco il gol segnato contro il Real Madrid. Camarda lavora di sponda sul colpo di testa di Nsiala e aziona la corsa di Sia, che prima salta con un mini-sombrero Perea, poi senza far cadere mai la palla scarta in palleggio Ramon, infine fulmina Quetglas con un mancino rasoterra imparabile. Palla in rete, lo sguardo che si volta subito verso la panchina, la corsa sfrenata verso Abate, che di lui sa tutto. Pregi e difetti, aspetti da migliorare e qualità, emozioni e sentimenti: del resto lo ha avuto in Under 16, lo ha promosso da sottoetà appena passato alla guida della Primavera e quest'anno gli ha consegnato le chiavi dell'attacco rossonero. Diego, che il Milan ha pescato da piccolissimo dalla Scuola Calcio del Parabiago (cittadina di quasi 30mila abitanti tra Milano e Legnano), ha ripagato il suo allenatore con prestazioni e gol. Quelli, e i numeri parlano per lui, li ha sempre fatti: 10 in Under 13, 20 in Under 14, 1 in Under 15 (ma in una sola partita prima della sospensione del campionato), 21 in Under 16, 13 in Under 17 a cui ne vanno aggiunti 7 con la Primavera per un totale di 20, 8 quest'anno. Per un totale di 70 gol. Insomma, Sia i gol li sa fare eccome. E, ultimamente, come si è visto, li fa pure bellissimi

UN SOGNO CHIAMATO SAN SIRO

Oltre a farne tanti e a farli belli (quello contro la Fiorentina di due settimane fa è candidato ad essere uno dei più belli in assoluto di tutto il Campionato Primavera 1), Sia adesso vuole farli anche pesanti. La finale Scudetto di due anni fa con l'Under 16 contro la Roma brucia ancora, ma ormai è il passato. Nel calcio più che mai contano il presente e il futuro: e il presente parla di una posizione playoff in campionato da riconquistare, il futuro di una semifinale europea - il prossimo 19 aprile a Nyon contro il Porto - tutta da vivere. Insomma, gli obiettivi - personali e di squadra - sono tantissimi: la firma sul primo contratto da professionista è arrivata il 29 luglio 2022 (Diego ha firmato il classico triennale che quindi scadrà al termine della prossima stagione); adesso c'è una stagione da chiudere inseguendo una finale che l'anno scorso Abate e lo stesso Sia, schierato titolare, hanno sfiorato uscendo in semifinale contro l'Hajduk Spalato; poi si potrà a pensare al sogno più grande, quello dell'esordio a San Siro. Come Simic, come Zeroli, come Camarda. Magari non sarà un 10 marzo, ma poco importa. I tifosi che hanno imparato a conoscerlo grazie al super gol col Real Madrid non vedono l'ora. E lui pure…

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