Under 15 A-B
19 Aprile 2024
Under 15 A-B • Moise Antonelli, attaccante 2009 del Torino, autore di nove gol pesantissimi, tra cui uno decisivo per la matematica certezza dei playoff
29 maggio 2022, esattamente 686 giorni fa, data in cui il Torino Under 15 ha giocato l'ultima partita ai playoff, arrivando fino ai quarti di finale, messo ai box da una Fiorentina quasi indomabile, fermata poi in finale solo da un Milan ancor più inarrestabile con il gol decisivo di chi si sta prendendo la scena della Primavera rossonera. Chi se non Francesco Camarda, ovviamente, ai tempi un quattordicenne dal futuro promettente.
Un anno e 321 giorni dopo, il Toro è certo che tornerà a far parte delle grandi d'Italia e si riprende il posto che si merita per la sua storia grazie al successo in casa contro il Pisa. Un periodo sembrato interminabile, nel mezzo di una stagione complicata come la scorsa (2022-2023), nella quale i Torelli non sono andati oltre il settimo posto in classifica.
L'annata zero inizia da questa estate: si cambia volto sulla panchina dell'Under 15, da Ivano Della Morte si passa a Riccardo Catto, che cambia sponda della città dopo l'esperienza nella Juventus Under 14. Catto si affida alle certezze: fra i tanti, Sebastian Costantino e soprattutto Moise Antonelli, che avevano esordito da sotto età la stagione precedente, collezionando più di 1200' minuti in due. Certezze, ma anche nuovi innesti, come il subito decisivo Riccardo Marangon, neo-arrivato dalla Spal insieme ad Odendo (Under 16); anche Dylan Scibilia, in entrata dal settore giovanile dell'Ancona nell'affare che ha portato anche Cacciamani sotto l'ombra della Mole. Il solito lavoro minuzioso di scouting di Ruggero Ludergnani.
Il nuovo Toro comincia con qualche difficoltà, che sono comprensibili per una rosa creata ad hoc tra luglio e agosto. Infatti, nelle prime cinque giornate arrivano appena 4 punti, mentre le reti subite sono addirittura 11 reti. Numeri che iniziano subito a preoccupare tutti. Tutti tranne Catto, che conosce le qualità della squadre e sa che i risultati arriveranno a breve. Il tempo gli da ragione: la sesta partita del campionato è un successo unico, il Torino vince in rimonta 4-3 una gara folle contro il Sassuolo, forse la più bella e significativa del campionato dei granata. In questo match si accende il trascinatore dell'anno, l'abbiamo citato poco fa. Stiamo parlando di Moise Antonelli, che accorcia con una doppietta; poi, a chiudere i giochi ci pensa, sempre con un bis, il secondo fantasista dei Torelli, Marangon.
Torna a battere il vecchio cuore granata! Da quel giorno, arrivano solo vittorie: 5 nelle 6 partite successive, scavalcando posizioni su posizioni in classifica, finendo ad occupare 4° posto dopo settimane trascorse al 10°. Una cavalcata storica, propiziata soprattutto grazie ai gol e alle prestazioni di un Antonelli strabiliante, il quale ha trascinato i suoi dalle zone basse fino ai playoff, conquistati dopo una stagione di assenza. Accesso alle fasi finali ottenuto in virtù dei cinque successi consecutivi arrivati nelle ultime giornate, trovando così 15 punti decisivi per consolidare la quarta posizione.
Ha segnato gol che hanno aperto e deciso partite, altri sul fotofinish che hanno mandato in paradiso il Torino, altri ancora stupendi che hanno fatto brillare gli occhi e spalancare la bocca a chi guardava il pallone entrare in rete. Un giocatore così non può che suscitare emozioni forti. Per nove volte, ha bucato la porta avversaria, sempre con centri pesantissimi, che hanno fatto esplodere di gioia i suoi tifosi. Moise Antonelli è, senza alcun dubbio, il miglior giocatore della stagione del Torino, non solo per i tanti gol messi a segno. D'altronde, i gol non si contano, ma si pesano.
Gioca esterno di destra, a volte Catto lo schiera come punta, ma la differenza non cambia, come in matematica quando cambi gli ordini degli addendi. Lui si fa sempre trovare pronto e buca in modo glaciale. Dopo la prima rete stagionale contro la Sampdoria in un pareggio, Antonelli continua a segnare, ma mai gol banali. A partire da quel Torino-Sassuolo 4-3, in cui mette a segno una doppietta, che riaccende i giochi, accorciando il punteggio da 0-3 a 2-3 prima del bis di Marangon.
12 novembre 2023, cioè due partite dopo: Torino-Reggiana 1-0. Indovinate chi ha segnato quel "1" nel resoconto finale che significa tre punti e vittoria in tasca? Se avete detto "Moise Antonelli", complimenti, avete indovinato! Un paio di settimane dopo si ripete nel pareggio per 1-1 contro il Modena. I Canarini vanno in vantaggio ad inizio secondo tempo, poi, allo scadere, il timbro del solito Antonelli, che salva in extremis il Toro da una possibile sconfitta. Uguale: ennesimo gol decisivo.
Nel calcio, spesso, si possono avere periodi complicati nonostante una situazione quasi idilliaca come quella di Antonelli. Infatti, è arrivato il primo cosiddetto momento no della carriera professionistica dell'esterno in maglia granata: dopo il gol che ha spianato le strade per la manita rifilata allo Spezia a dicembre, per ben 8 partite di fila è rimasto a secco. Ciò che differenzia i giocatori da bravi a fuoriclasse, è la qualità di riuscire a restare nella partita e ad uscire da questi attimi con il lavoro. Antonelli ci è riuscito, sbloccandosi dopo tre mesi su calcio di rigore contro la Reggiana, segnando il suo secondo gol in stagione ai danni degli emiliani, ma soprattutto, rompendo quella maledizione che durava da tanto, troppo tempo per un bomber come lui.
C'è un dato che rende ancor più evidente l'importanza di Antonelli all'interno dell'assetto tattico di Catto, l'intero Torino ha sofferto la mancanza della firma del suo bomber sul tabellino dei marcatori: dall'inizio del nuovo anno fino a marzo, Antonelli non segna e il Toro conquista appena due punti in sei partite (4S2P), tornando alla vittoria contro il Napoli con un rotondo 2-0.
L'attaccante granata si riprende con il botto e, nel momento più delicato della stagione, torna ad essere determinante, segnando due gol di fila in due partite che il Torino non poteva permettersi di sbagliare. La prima si gioca a Cremona e lui trova la rete dell'1-2 in pieno recupero nel secondo tempo, ribaltando il risultato e contribuendo a portare a casa la vittoria. Poi dà il via allo show nell'ultima in casa contro il Pisa, trovando la gioia personale dagli undici metri alla mezz'ora in una gara condotta in scioltezza dai granata, contribuendo ad allungare la striscia di vittorie consecutive, ma soprattutto confermando l'aritmetica certezza per l'accesso ai playoff.
Ad una partita dalla fine dei giochi, tutta l'attenzione si sposta, ovviamente, sul sogno tanto agognato dai granata: i playoff. Il quarto posto non è ancora consolidato matematicamente, poiché in caso di vittoria del Parma contro la Reggiana e di sconfitta del Torino a La Spezia, sarebbero i Ducali ad andare in testa in virtù degli scontri diretti a proprio vantaggio. Tuttavia, serve un solo punto ai ragazzi di Catto per consolidarlo, obiettivo che appare alla portata.
In questo caso, con quasi tutta probabilità, il Toro si qualificherebbe agli spareggi come migliore quarta (Hellas Verona nel Girone B guida con 53 punti in 25 gare, nel Girone C il Palermo con 47 lunghezze in 23 partite). Ciò significa che i granata affronteranno la seconda miglior seconda classificata nei tre gruppi, che sarà decretata in base ai coefficienti. Rischierebbe di trovare un avversario tosto come il Milan, secondo nel Girone B con 58 punti ottenuti (coefficiente di 2,32, rispetto a 2,34 dell'Empoli e al 2,13 del Bologna), ma è tutto ancora da decidere.
Non serve parlare di ipotesi e di ciò che può succedere nel futuro prossimo, ma godersi gli attimi, coccolarsi i propri giocatori - menzione speciale per Antonelli - e continuare a sognare e a giocare come il Torino ha fatto durante quest'anno per prepararsi al meglio per la prossima stagione, che si prospetta di fuoco.