Nazionali
04 Maggio 2024
PRIMAVERA MILAN: Lorenzo Torriani, portierone rossonero
Convocazione sì o convocazione no? È stato questo il dilemma. Solo lui sa quello che ha passato, solo lui conosce tutti i connotati, tutte le sfaccettature di una mattinata che no, non dimenticherà mai. Solo lui, Lorenzo Torriani da Vimodrone. Solo lui, Lorenzo Torriani da Vimodrone che quella mattinata lì l'ha passata a sbloccare lo smartphone ancora, ancora e ancora. Ora dopo ora, minuto dopo minuto, istante dopo istante. E in fondo è stata proprio una questione di istanti, di attimi. Un messaggio, un semplice messaggio: «Domani vai su con Pioli». Chiaro? Chiaro. Limpido? Limpido. Inequivocabile? Inequivocabile. Era nell'aria? Forse sì, probabilmente già dalla serata di venerdì. Era certo? Chiaramente no, almeno fino all'allenamento odierno. Quindi tante, troppe altre cose. E infine la risposta alla domanda delle domande, al quesito da un milione di euro è stata "sì". Una parola, una storia. Quella di Lorenzo Torriani da Vimodrone, quella di Lorenzo Torriani da Vimodrone che la data di domani, domenica 5 maggio, probabilmente se la tatuerà da qualche parte.
Convocazione sì, dunque. Ovviamente con tutto ciò che ne comporta. Connotati, sfaccettature... tutto. Il viaggio da Milanello a San Siro, su quel pullman griffato Diavolo. Lo spogliatoio del Meazza, chiaramente affianco ai vari Leao, Pulisic e Giroud. Il riscaldamento sul green della Scala del Calcio, roba che lascia senza fiato. Poi il fischio d'inizio e tutto il resto. Come detto sarà domani, domenica 5 maggio. E sarà Milan-Genoa, sarà Serie A. Per la prima volta nella sua vita e chissà, forse forse non per l'ultima. Altra storia? Altra storia.
Lorenzo Torriani sta tutto in una foto. In primo piano proprio lui, il baby portiere nato a Vimodrone e cresciuto nel Città di Cologno. Sguardo eloquente, posa classica di chi ce l'ha nel DNA. E ovviamente i guantoni, immancabili. Leggenda narra che addirittura ci sia nato... Poco dietro Filippo Galli che no, non ha bisogno di particolari presentazioni. Qualcuno ha detto bandiera? Qualcuno ha detto "milanismo" a 360 gradi? In mano lo smartphone, immancabile anche quello. Sguardo eloquente anche il suo, uno scrutare attento e minuzioso. Quasi come se lo sapesse, come se lo sentisse. Colpo di fulmine? Forse. Sta di fatto che sei anni dopo quel baby portiere, quello nato a Vimodrone e cresciuto nel Città di Cologno, annuserà da vicino il calcio vero. Semplicemente la Serie A, meravigliosamente e clamorosamente... la Serie A.
Correva l'anno 2018, era inverno. Più precisamente il 10 febbraio, quattro giorni prima di San Valentino. Una classica mattinata frenetica al Vismara, intanto nel pomeriggio il Milan di Vincenzo Montella ne faceva quattro alla Spal: due volte Cutrone, Biglia e Borini. Altri tempi? Sissignore. E sì, col senno di poi è stato il suo battesimo. Categoria? Giovanissimi B, una delle tante che lo hanno portato sul prato verde del Meazza. Al Milan dal 2011, la trafila sulla sponda rossonera del Naviglio l'ha completata come piace a lui, con il suo fare garbato e quello sguardo eloquente, rimasto lo stesso di quella fredda mattinata di febbraio. Viso pulito e faccia da bravo ragazzo. E gli occhi... gli occhi sono quelli della tigre, a proposito di sguardo. Nell'estate del 2022 il primo ritiro con Stefano Pioli, quindi l'esordio in Primavera e un percorso fin qui netto, senza intoppi.
È un 2005 come Alex Jimenez, Jan-Carlo Simic, Davide Bartesaghi e Kevin Zeroli, quest'ultimi due compagni di Milan praticamente dalla nascita. E tutti, chi in un modo (esordio e gol per Simic) chi nell'altro (ben cinque presenze per Bartesaghi), capaci di ritagliarsi uno spazio nello scacchiere di Stefano Pioli. Linea verde? Affermativo, intanto al suo fianco, oltre a Marco Sportiello, ci sarà nientepopodimeno di Lapo Nava, classe 2004 e in qualche modo suo mentore. Esempio di "milanismo" fino al midollo (chi se lo dimentica quel viaggio di ritorno in metro da San Siro?), rappresenta anche l'ultimo talento della scuola portieri rossonera che ce l'ha fatta.
E in fondo Lorenzo Torriani sta tutto anche in un'altra foto, quella con Kevin Zeroli. Quello che con l'esordio in prima squadra si è guadagnato l'etichetta del predestinato. Quello che con i gol in Youth League si è guadagnato la stima eterna del popolo rossonero. Quello che con quelle treccine lì, presenti fin dal giorno zero e divenute ormai il suo tratto distintivo, è arrivato a toccare il cielo con un dito. Al suo fianco ovviamente lui, Lorenzo Torriani da Vimodrone. Prima di tante altre? Chiaro, ma chissà se non toccherà tirarla fuori di nuovo tra qualche annetto...