Under 15 A-B
16 Luglio 2024
Roberto Bertuzzo-Milan, matrimonio finito dopo 29 anni
Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Certi amori invece finiscono, alcuni bene e alcuni male, ma questo poco importa. Certi amori finiscono, e rimarranno comunque sempre nel cuore. Di sicuro sarà così per Roberto Bertuzzo e il Milan, che dopo quasi 30 anni di matrimonio si dicono addio. La notizia è di quelle da far tremare i vetri del Vismara, per ciò che è stato il tecnico di Erba in tre decenni di campo nel Settore Giovanile rossonero e perché l'interruzione del rapporto di lavoro (contratto scaduto il 30 giugno e non rinnovato) tra il tecnico classe ’59 e il club segna di fatto un cambiamento epocale. Un cambiamento al quale bisognerà un po' abituarsi, e al quale dovrà abituarsi soprattutto chi al Vismara - la casa delle giovanili del Milan - era abituato a trascorrere i fine settimana. Un cambiamento che porta via con sé una quantità infinita di talenti lanciati e poi arrivati nei professionisti ma anche ben quattro Scudetti, numero da record per colui che può essere considerato, senza timore di far torto agli altri, come uno dei punti di riferimento del vivaio rossonero. Fino ad oggi. Ma non da domani…
65 anni da compiere il prossimo 29 luglio, Roberto Bertuzzo lascia quindi dopo 29 anni di onorato servizio. Entrato per la prima volta al Milan nel lontano 1991, vince lo Scudetto con gli Allievi nel 1995-1996: in quella squadra Roberto De Zerbi e Daniele Daino. Torna poi al Como, e nel 2006 comincia la sua seconda vita in rossonero: 18 anni consecutivi alla guida di quasi tutte le formazioni giovanili, dalla Berretti fino ai più piccoli. Un bagaglio che cresce di anno in anno, e altri tre Scudetti portati in bacheca: uno con la Berretti nel 2009, uno con i Giovanissimi nel 2010, fino al più recente sempre con Giovanissimi (Under 15) nel 2022. E se i titoli si riescono a contare, quelli che non si riescono a contare sono i talenti lanciati nel calcio che conta. Inutile sottolineare come quasi tutti i ragazzi cresciuti al Vismara nella storia recente siano passati sotto le sue mani: talenti studiati, allenati e migliorati. Che poi è la cosa che Bertuzzo ha sempre saputo fare meglio.
MILAN UNDER 15 • Roberto Bertuzzo e Angelo Carbone nella magica notte di Tolentino
«Quando vedi una squadra di Bertuzzo ad agosto e la rivedi a maggio, sono due squadre completamente diverse». Un grande classico di chi Bertuzzo lo ha seguito da vicino in tutti gli anni vissuti al Milan. Anni nei quali il tecnico ha incrociato colleghi e dirigenti diversi, ma soprattutto nei quali ha incrociato centinaia di calciatori in erba che sotto la sua guida sono diventati realtà della nostra Serie A odierna: da Bryan Cristante - l'uomo simbolo dello Scudetto Allievi del 2010 - ad Andrea Petagna (anche lui in quella squadra), da Davide Calabria - oggi capitano della prima squadra - a Matteo Gabbia fino a Francesco Camarda, ultimo astro nascente del vivaio rossonero nonché grande speranza del calcio italiano per il futuro ruolo di punta. Con Bertuzzo in panchina, Camarda è letteralmente esploso e ha vissuto - la sera del 24 giugno 2022 a Tolentino, nelle Marche - quella che può essere definita di fatto come la notte in cui tutto è cominciato: scenario la finale Scudetto, avversario la Fiorentina, risultato finale 1-0 con gol di Camarda. L'ultima vera perla di un allenatore che ha collezionato capolavori, e che ha chiuso la sua avventura in rossonero con una stagione nella quale ha portato fino alla semifinale contro il Genoa (poi sconfitto dalla Roma in finalissima) il gruppo dei classe 2009, che a inizio stagione non era certamente indicato come uno dei favoriti alla vittoria finale.
Come da titolo, il cambiamento è epocale. Sia per il Milan, che volta pagina dopo quasi 30 anni, che per lo stesso Roberto Bertuzzo, che non ha nessuna intenzione di andare in pensione. Troppa la passione per il calcio, e troppa l'esperienza da mettere a disposizione dei giovani. Il futuro, quindi, è già scritto e ha come argomento principale - ancora una volta - i talenti di domani. Da coltivare e far crescere, stavolta non più dal campo e dalla panchina ma da dietro una scrivania (in senso lato…). L'ormai ex tecnico rossonero, infatti, è prontissimo per la sua nuova avventura da dirigente: torna vicino a casa e sposa il progetto dell'Alta Brianza Calcio, società che milita nel campionato di Eccellenza e nella quale ricoprirà il ruolo di Responsabile e Coordinare di tecnica e tattica calcistica.