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Prima Categoria

Cinque mesi fa un suo rigore valse l'Eccellenza e annunciò il ritiro, ora il ritorno per centrare la salvezza

Dall'emozionante resa dei conti nella finale Play-Off non è passato molto tempo, ma l'eterno attaccante ha già rimesso le scarpette nei piedi in un ruolo leggermente inedito

PRIMA CATEGORIA PIEMONTE, CIRIÈ: Antonio Le Pera

L'esultanza di Antonio Le Pera con la maglia dell'Alpignano, dopo il rigore valso la promozione in Eccellenza (foto Cunazza)

26 giugno 2022, Bollengo. La finale Play-Off di Promozione tra Città di Cossato e Alpignano si conclude ai calci di rigore. L'ultimo turno dagli undici metri tocca a Antonio Le Pera, veterano della squadra di Berta e prossimo al ritiro. Camminata calma e concentrata fino al dischetto, fischio dell'arbitro, rete. L'Alpignano è in Eccellenza, Tony Le Pera eroe nella sua ultima partita da giocatore. Ultima? Forse. Tempo cinque mesi ed ecco che l'attento occhio cade su un nome di spicco nella distinta del Ciriè (Prima Categoria Girone C): tra le riserve della squadra di Pizzorno figura proprio Antonio Le Pera, un repentino ritorno al calcio giocato in un ruolo leggermente inedito...

FERMI TUTTI, NON SONO TORNATO!

Ricapitoliamo la questione: quella di giugno sarebbe dovuta essere la passerella finale dell'eterno bomber classe 1979, The last dance. "Sarebbe" condizionale perché alla nona giornata di campionato di Prima Categoria arriva la svolta. Con la maglia nerazzurra numero 16, seduto nella panchina del Ciriè, c'è ancora una volta proprio lui. Ma non solo: al minuto 23 della ripresa Pizzorno opta per il cambio: fuori Nicolosi, dentro Le Pera. La storia si ripete quasi analogamente la domenica successiva, questa volta maglia numero 20, ingresso al 19' st al posto di Fornelli. Inevitabilmente si scatenato le prime speculazioni sul suo incredibile ritorno, ed allora a fare chiarezza ci pensa subito il protagonista stesso:

«Chiariamo subito le cose, non sono tornato a giocare. Tutto nasce dall'amicizia che mi lega con Luciano Franco e con mister Pizzorno, i quali mi hanno chiesto di entrare a far parte del gruppo squadra per aggiungere una figura di esperienza. Questo perché la rosa giovane pecca di malizia contro i "Volponi" della categoria. Essendo a cinque minuti da casa ho accettato e nelle carte ho firmato come giocatore; in realtà il mio spazio è misero e spero che man mano si riduca ulteriormente per lasciare spazio ai ragazzi, in una situazione di classifica migliore che questa formazione sicuramente merita. Bisogna solo attuare uno switch mentale per iniziare a vincere quelle partite difficili, senza aver paura».

FUTURO DIRIGENZIALE?

La carica presa da Le Pera assume dunque un carattere piuttosto chiaro e peculiare: dall'alto della sua esperienza si occuperà di fare da chioccia ad un gruppo a cui serve ancora un po' di rodaggio per entrare nei meccanismi della categoria e per centrare l'auspicata salvezza. E il ruolo di aiuto-giocatore sembra aver intrigato Antonio, tanto da aprire barlumi per una possibile imminente svolta dirigenziale:

«La società ha ambizione e non vuole assolutamente retrocedere, investendo su questi ragazzi che negli anni hanno dato soddisfazione. Un progetto che piace anche a me e che mi da’ entusiasmo, molto meglio rispetto a quei casi di società che spendono migliaia di euro per costruire la squadra. Magari si potrebbero aprire anche strade dirigenziali, l'obiettivo è quello».

PARENTESI PLAY-OFF

Doveroso, per chiudere, fare un piccolo passo indietro alla finale Play-Off di Promozione del giugno scorso. La sfida tra il suo Alpignano e il Città di Cossato terminò con il punteggio di 2-2 e la contesa si dovette concludere ai calci di rigore. Fatal destino volle che a tirare e segnare il rigore decisivo per il salto di categoria in Eccellenza fu proprio Le Pera, nel giorno del suo possibile canto del cigno. Ricordando quegli istanti al bomber vengono ancora i brividi:

«Mettiti nei miei panni: vado a tirare il rigore della vittoria, l’ultimo della mia carriera...ho ancora la pelle d’oca. Battere i rigori nei dilettanti è per di più ancora più raro, ma nella camminata verso il dischetto mi son sentito in una bolla e non ho patito troppo la pressione. Forse me lo meritavo. E se avessi sbagliato? Quante domande che mi sono fatto…con amici e famiglia in tribuna quel giorno. È stata un’annata pazzesca, lottata fino alla fine, piena di emozioni», conclude Antonio Le Pera stesso molto emozionato.

L'emozionante pianto di gioia dopo la vittoria ai rigori contro il Cossato del giugno scorso
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