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Prima Categoria

Ogni secondo di vita in campo è per il suo paese di 5000 abitanti: ora il capitano vuole trionfare

«Bello essere andati alla sosta davanti a tutti, ma ancora meglio esserlo alla fine. E per me sarebbe davvero una grande soddisfazione»

Andrea Castrogiovanni

Andrea Castrogiovanni, difensore classe 1999 e capitano del Montanaro, gioca per la squadra del suo paese sin dagli esordi da bambini

«L’obiettivo è vincere il campionato con il Montanaro. Io sono di Montanaro, ho sempre giocato per il Montanaro e mi piacerebbe riportare la squadra in una categoria in cui manca da 30 anni. In questi anni il processo di crescita si è visto e sarebbe meritato un successo». E il più contento tra tutti i giocatori sarebbe indubbiamente il difensore centrale e capitano Andrea Castrogiovanni, classe 1999 e nel giro della prima squadra gialloblù sin dalla stagione 2015-2016 ai tempi della Seconda Categoria. In campo per 14 volte nel campionato in corso, Castrogiovanni sta vedendo i suoi guardare tutti dall’alto verso il basso proprio come era capitato nella scorsa annata per 23 giornate. L’obiettivo, senza ombra di dubbio, è evitare di essere ripresi come nell’ultima esperienza nel Girone C.



«Bello essere andati alla sosta davanti a tutti in classifica, ma ancora meglio esserlo alla fine del campionato, perché non vogliamo assolutamente ripetere l’esperienza dell’anno scorso - osserva il difensore centrale del Montanaro - d’altronde la società è stata chiara con gli obiettivi e io penso che in queste prima 14 partite di campionato tutti si siano accorti che giochiamo per arrivare primi in classifica. Questo non conoscendo praticamente nessun’altra avversaria, il che rende molto ostico il girone di ritorno in un torneo che per noi è stato nuovo sin dalla prima giornata. Non dobbiamo commettere gli errori di 12 mesi fa, quando dopo aver gestito senza perdere l’andata si è pensato che fosse automatica la stessa cosa anche nella seconda parte del campionato. Invece c’è stato un calo di attenzione che alla fine è risultato fatale». Con 33 punti fatti su 42, il Montanaro di certo ha fatto la sua parte nel migliore dei modi, distanziando di 6 lunghezze il Gattinara e di 7 il Ponderano (che ha però una partita ancora da recuperare).

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Un undici di partenza del Montanaro versione 2022-2023: il team di Gianmarco Morisi è primo in classifica nel Girone B di Prima Categoria con 33 punti fatti su 42 disponibili


I numeri però meritano qualche approfondimento. «Ci manca qualche punto a ben vedere - riprende Castrogiovanni - per colpa nostra abbiamo pareggiato con la Serravallese, con il Gattinara invece dopo averla ribaltata abbiamo avuto le occasioni per chiuderla, ma purtroppo non siamo stato capaci a sfruttarle. Mi è piaciuto invece il pari con il Ponderano, perché non ho visto grande differenza tra le due squadre. La nostra caratteristica principale sin qui è stata quella di vincere molte partite con un solo gol di scarto, in particolar modo per 1-0, e da difensore dico che sarebbe meglio sempre segnare la 2ª rete perché nella categorie in cui giochiamo noi può sempre succedere di tutto in ogni minuto. Le carte in regola per vincere con più gol ce le abbiamo, dobbiamo diventare più bravi a gestire le partite». Anche perchè in estate la rosa del Montanaro, già buona di suo visto il lungo periodo in vetta della passata stagione, è stata rinforzata ulteriormente. Non è un caso che il miglior marcatore, con 6 centri, sia l’attaccante Lorenzo Zarmanian, giocatore di classe prelevato dal Santhià dove ha giocato per anni, specialmente in Promozione.




E vincitore oltretutto proprio del Girone B di Prima Categoria con i vercellesi nella stagione 2018-2019. «Il gruppo è assolutamente più completo della scorsa stagione, quando disponevamo di una rosa che non permetteva di fare molte rotazioni a livello di gestione generale - prosegue il capitano del Montanaro - in estate invece si è provveduto a tassellare i ruoli in cui era necessario avere ricambio per fare riposare ogni tanto chi viene chiamato in causa. Ma una nostra peculiarità è di essere in tanti ad avere caratteristiche diverse, in modo di riuscire a soddisfare le esigenze che può richiedere una partita piuttosto che un’altra. L’obiettivo è stato costruire una rosa che potesse competere sempre ad alti livelli in ogni domenica e mi sembra proprio che l’obiettivo sia stato raggiunto. E ora non resta che fare bene la seconda parte del campionato, come la prima, perché vincere un campionato con il Montanaro per me sarebbe davvero una grande soddisfazione».

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