Primavera 1
31 Maggio 2022
Cristian Chivu, allenatore dell'Inter, e Franco Carboni, esterno sinistro e autore dell'assist per il gol di Casadei
Il decimo Scudetto dell'Inter ha molti volti. Quello di Chivu, Campione al primo tentativo, quello di Cesare Casadei ovviamente premiato con il Premio Morosini. Quello di Franco Carboni, uno dei peggiori fino all'assist che ha svoltato la partita, e quello del fratellino Valentin Carboni, entrato in campo con Owusu e Iliev girando il destino nerazzurro nel finale. E poi ancora la sicurezza difensiva di Hoti e Moretti, la lucida regia di Sangalli e le parate decisive di Rovida nel finale. Nella Roma bene Volpato, ma il protagonista nel bene e nel male è il difensore centrale Vicario. Ecco le pagelle di Roma-Inter.
ROMA
Mastrantonio 6 Praticamente mai impegnato fino al gol di Casadei, sul quale non sarebbe arrivato nemmeno con le gambe alllungabili dell'ispettore Gadget. Stessa sorte su Iliev, che calcia fortissimo da pochi metri: incolpevole.
Ndiaye 6 Nel primo quarto d'ora fa valere tutta la sua fisicità e sembra essere in una giornata in cui per superarlo servirebbe la kriptonite. Jurgens è in palla, ma riesce a superarlo una volta sola. Sontuoso anche nel secondo tempo, annulla chiunque gli capiti a tiro. Nel finale dei tempi regolamentari avrebbe il match-point ma il suo destro è sbilenco, poi si fa beffare dal tacco di Zuberek sul gol del 2-1.
Il sistema di gioco scelto da Alberto De Rossi
INTER
Rovida 7.5 Per la contraerea sui calci piazzati si affida alle abilità di Hoti e Moretti, per il resto la sua porta non corre grossi pericoli se non su un tiro-cross di Cherubini sul quale si distende respingendo senza problemi. Su Vicario non può nulla, poi è la solita sicurezza quando c'è da dare tranquillità al reparto e alla squadra nei momenti di forcing della Roma: nei supplementari si erge a protagonista con due grandi respinte su Cassano.
Silvestro 6.5 Fa lotta pari con Rocchetti, affonda in un paio di occasioni e contiene bene Cherubini. Soldatino affidabile sulla destra, e non far rimpiangere Zanotti non era propriamente il più semplice dei compiti.
Hoti 7 Sui piazzati velenosi di Volpato c'è quasi sempre lui, la Roma preme ma tiene bene la zona centrale insieme a Moretti. Sbroglia diverse matasse e cura con il massimo della precisione Satriano.
Moretti 7 Perfetto al centro, tant'è che la Roma manovra bene sulla trequarti ma poi sbatte contro un muro: lui. Prestazione da incorniciare, l'ultima con la maglia dell'Inter: almeno per adesso…
Carboni F. 6.5 Primo tempo complicatissimo, con Missori che attacca a tutto spiano costringendolo a non superare mai la metà campo. Scende solo una volta e mette una palla bassa interessante per Jurgens, poi però si becca anche un giallo per un intervento in netto ritardo sullo stesso Missori. Nella ripresa è un'altra musica, e ovviamente parte dal suo mancino il cross sul quale Casadei insacca il gol del pareggio.
Casadei 7.5 Un paio di strappi in contropiede e poco più in un primo tempo non all'altezza della sua fama: come la punizione da ottima posizione che però calcia altissima. Nella ripresa sembra non riprendersi, entrando anche in negativo sul gol di Vicario. Poi dal nulla, nel momento più complicato suo e della squadra, sfodera il suo marchio di fabbrica: terzo tempo sul cross di Carboni e colpo di testa alle spalle di Mastrantonio che gira il destino dell'Inter.
Sangalli 6.5 Il Principino è il più esperto e anche quello che vede meglio il calcio, e infatti quando la palla passa dai suoi piedi Chivu tira un sospiro di sollievo. Sacrificato nel finale solamente per mettere in campo l'artiglieria pesante.
34' st Iliev 8 Ingresso pazzesco per dinamismo, qualità e capacità di incidere sulla partita più importante dell'anno. Il gol poi è una perla assoluta, salta Vicario - di due anni più grande - con una scioltezza incredibile e si dimostra gelido davanti al portiere.
Fabbian 6 Bene sul centro-sinistra, lavora con i muscoli e anche con il cervello come quando manda in porta Abiuso nella miglior occasione interista del primo tempo.
13' st Grygar 6.5 Preziosissimo perché dà freschezza al centrocampo e perché riesce a rendersi utile sia nel tamponare che nel far ripartire l'azione. Chiude da terzino destro, dimostrando la sua grande duttilità tattica.
Peschetola 5.5 Non brillantissimo, tocca pochi palloni e da quei pochi che tocca non riesce a ricavare granché. Si prende anche un giallo molto ingenuo e rimane troppo ai margini della partita. Suo malgrado respinge anche un tiro a botta sicura di Abiuso che sembrava destinato a ben altri finali.
21' st Carboni V. 7 Si piazza trequartista e fa malissimo alla fase difensiva della Roma. Tocchi di suola e doppi passi, niente male per un classe 2005. Sfiora il gol con un mancino tagliato sul primo palo e non è l'unica bella iniziativa della sua partita.
Jurgens 6 Partita in calando la sua: comincia benissimo con un paio di azioni personali degne di nota, è vivace e guizzante ma man mano che i minuti scorrono il suo ritmo cala fino a diventare innocuo. E Chivu lo toglie per passare alle due punte.
21' st Zuberek 7 Il gigante buono permette a Chivu di passare al doppio centravanti, poi quando esce Abiuso diventa l'unico riferimento offensivo. Si allarga, dà profondità ma soprattutto gioca alla grande di sponda - di tacco - sul gol che vale lo Scudetto.
Abiuso 6.5 Tiene su una lunga serie di palloni importanti, utili per far salire la squadra nei momenti di difficoltà con una Roma in costante pressione offensiva. Non solo lavoro sporco però, ma anche conclusioni verso la porta: per sua sfortuna a opporsi è un compagno di squadra. Cala leggermente nella ripresa, normale visto tutte le energie spese.
34' st Owusu 7 Ha l'argento vivo addosso: ha un tempo di gioco di vantaggio rispetto agli avversari, lo sfrutta per saltare costantemente l'uomo e creare pericoli alla difesa della Roma.
All. Chivu 9 Primo anno alla guida della Primavera ed è subito Scudetto. E non con una corazzata come è successo ad altri illustri colleghi in passato, ma con una squadra forte ma anche con qualche lacuna che lui riesce a nascondere. A nove minuti dalla fine sembrava spacciato, alla fine è Campione d'Italia.
Il sistema di gioco scelto da Cristian Chivu
ARBITRO
Giordano di Novara 7 Finale accesa ma non complicatissima, merito del comportamento dei giocatori e del polso suo e dei sui assistenti. Manca forse solo un giallo a Fabbian, per il resto direzione senza sbavatura anche se con pochi episodi controversi.