L'intervista
06 Febbraio 2022
I piccoli atleti classe 2015 in posa sul rettangolo verde
La Baggese porta con sé una storia fatta di familiarità e di calore atipico. Basti pensare che è da un paio di anni che le squadre sono iscritte al campionato FIGC e ad esserlo sono solo le categorie dell'attività di base perché per le categorie superiori, si tratta dei 2007, dei 2005 e della prima squadra (attualmente occupata nel campionato dell'Eccellenza), tuttora inserite in quello CSI «abbiamo pensato fosse tardi per lavorare al meglio sugli atleti», dichiara il Ds Simone Arensi. Una costruzione che parte dal basso e che ha tutta l'aria di avere l'intento di mettere le basi per una società pronta a far sentire la propria voce nei campionati provinciali milanesi.
«Abbiamo iscritto le nostre squadre nel campionato FICG nello stesso periodo in cui è scoppiata la pandemia. Stiamo seguendo un percorso di costruzione calcistico e di gruppo ed è per questo che abbiamo anche iniziato un percorso di avviamento allo sport insieme al nostro direttore generale Dario De Benedettis che comprende sia una squadra maschile che una femminile», racconta Arensi, che prosegue «in quest'ultima sono presenti venti bambine di varie annate che si allenano tutti i venerdì. Stiamo cercando di fare in modo che inizino a prendere confidenza con il campo con l'obiettivo di iscriverle al campionato dell'anno prossimo».
Il percorso intrapreso con la squadra femminile ha messo le radici già lo scorso anno: «All'inizio non ha avuto successo, hanno aderito poche bambine. Quest'anno, invece, siamo riusciti a conquistare un pubblico più ampio e ne siamo molto orgogliosi perché avere venti atlete in squadra, in un territorio come il nostro, vuol dire molto». Un'attenzione, quella societaria, che passa anche - e soprattutto - attraverso la formazione dei propri tecnici. E così, una volta al mese, gli allenatori si riuniscono per confrontarsi sui metodi di insegnamento: «Si tratta di un corso che si basa sul "mesociclo"», prosegue ancora il Ds «per semplificare, si tratta di tre allenamenti mensili in cui, ad esempio, viene dedicata mezz'ora alla tecnica individuale; vengono poi composti degli allenamenti specifici e vengono stilate delle schede di valutazione dei ragazzi per segnalare tutto ciò che si può migliorare. Dopo il quarto allenamento, si cambia schema e si osserva se c'è stata una crescita».
Nell'apertura dell'articolo si accennava ad un calore atipico, quello che contraddistingue solo le società in cui la prima parola che si pronuncia quando si entra è "famiglia": «I nostri allenatori sono tutti genitori volontari che hanno il patentino CSI, ma che si mettono a disposizione della società, e dei ragazzi del quartiere, in modo totalmente gratuito. E questo, nel tempo, ha portato a far sì che si creasse una vera e propria famiglia. Sono alla Baggese da quattro anni, da quando Fabio Castelli, Carlo Foti - rispettivamente il Presidente ed il vice Presidente - e Dario De Benedettis mi hanno chiesto di collaborare con loro. Ho sempre giocato negli oratori e, fino a quando non sono passato in questa società, ne gestivo uno della zona. Arrivo dunque da un ambiente oratoriale ed il concetto che ho fatto mio in quegli anni, l'ho visto riproposto con piacere in questa società», conclude.