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12 Febbraio 2022
La squadra «verde» d'annata 2011 del Base96, in posa assieme al tecnico Debellis
Maurizio Donzelli è parte integrante di quel sogno progettuale che sta alle fondamenta del nuovo corso del Base 96 del Direttore Sportivo Zambelli, che, in coppia col Direttore Generale Fazzari, proprio due anni fa ha deciso di coinvolgerlo nell'audace ripartenza della squadra rossoverde di Seveso.
Con ben 350 iscritti complessivi – numeri indubitabilmente positivi, ancor più nel contesto pandemico di riferimento – e il raggiungimento di uno standard di copertura della Scuola Calcio di almeno due squadre per ogni categoria, dai più piccoli classe 2016, 2015 e 2014, seguiti da Luigi Pasinato [col ruolo di Responsabile Scuola Calcio], passando per i 2013 di Marco Chiaregato, i Pulcini 2011 e 2012 nelle formazioni «rossa» e «verde» con la regia rispettivamente di Andrea Rigamonti e Piero Debellis e Roberto Arienti e Daniele Dominelli, fino alle due promettenti annate di Esordienti 2009 di Giorgio Galetti e Simone Cazzaniga, e i 2010 di Fabio Fagotti, il percorso pare procedere proprio nella direzione immaginata e delineata dalla società, sottolineata più recentemente dai festeggiamenti per la conquista dei Regionali del gruppo 2008.
Il Responsabile del comparto del Settore Giovanile, con specifica sull'Attività di Base, un passato in CSI a Bovisio ed un anno d'esperienza ad Azzate, ha una visione ben chiara della scia da seguire e degli obiettivi da porsi: «La novità è forse la determinazione e la precisione: ci siamo posti, con Zambelli, un programma concreto, un set di obiettivi da raggiungere in un dato periodo. Certo, in Scuola Calcio la componente essenziale, che diventa a sua volta meta da raggiungere, è quella del divertimento; già in Pre-Agonistica ci si comincia a settare su altri standard». Perché, alla fine, il traguardo più grande è quello della continuità: «Vorremmo che i nostri ragazzi arrivassero alla Prima Squadra con un percorso costruito qui, all'interno dello stesso panorama», trarre cioè linfa vitale dalle proprie basi per proseguire verso l'orizzonte dell'Agonistica.
In questo ragionamento, rientra senza sbavature la direzione intrapresa nel passato più recente durante l'estate, e finalizzata a partire dallo scorso settembre, che vede il coinvolgimento attivo – in termini di apporto tecnico, formazione, scambi di approcci e modalità, e bagaglio esperienziale – di una squadra professionista del livello del Monza: «Diventare un Centro Tecnico Federale del Monza è un'ottima occasione, oltreché d'immagine e prestigio, che indubbiamente sono componenti importanti, soprattutto per l'apporto tecnico e formativo», spiega Donzelli «Facciamo spesso, da inizio stagione direi già 7-8 volte, allenamenti unificati per le differenti categorie, e abbiamo, da parte dei loro tecnici, un riscontro immediato molto utile rispetto ai nostri approcci, che ci permette di confrontarci e rafforzarci». «Ci è parso», continua «assieme a Zambelli e al DG, che fosse una buona proposta, dalla quale ne guadagnano in primis i nostri allenatori, che possono prendere consapevolezza e maturare esperienza, e crescere anche dal punto di vista dell'impronta relazionale: come dico sempre, un allenatore, soprattutto in fase di Pre-Agonistica, è, prima ancora che un tecnico, un educatore». C'è, in questa visione, anche una dimensione che attiene a riscontri concreti da parte delle famiglie e, quindi, per estensione, al ruolo sociale (e territoriale) della dilettantistica: «Quando abbiamo proposto quest'anno, per la prima volta, il nostro Camp estivo, abbiamo posto attenzione alle attività da proporre: una fase tecnica la mattina, prove miste [le «Olimpiadi», ndr] al pomeriggio, e uno spazio compiti e studio, una giornata intensiva dalle 8:00 alle 18:00. Il riscontro è stato notevole, perché abbiamo visto impegno e tanto divertimento e far gruppo, e c'è stato riconosciuto l'ottimo lavoro svolto anche da parte del Comune, così come della popolazione, che arrivava sì dalla dimensione più locale ma anche dalle zone limitrofe, come Cesano e Meda».