NEWS
25 Novembre 2021
Protocollo federale emanato lo scorso 12 agosto e poi "corretto" con un'interpretazione alcuni giorni dopo proprio su richiesta della Lombardia: gli atleti partecipanti ai campionati regionali e provinciali, sia della Lega Nazionale Dilettanti che del Settore Giovanile Scolastico, non hanno l'obbligo del green pass per poter svolgere l'attività di allenamenti e gare ufficiali. Unica accortezza, come previsto dalla nota esplicativa del 19 agosto, riguarda lo screening iniziale che è facoltativo per i soggetti vaccinati e obbligatorio per i non vaccinati. Screening iniziale che prevede il tampone molecolare da presentare alla ripresa dell'attività (quindi parliamo del mese di agosto-settembre). Il green pass, come previsto dallo stesso protocollo, è previsto esclusivamente per i campionati dilettantistici di interesse nazionale (Serie D, Eccellenza e Juniores Nazionale) e i campionati di Settore Giovanile Nazionale. Per tutte le altre categorie non vi è alcun obbligo di certificato verde.
Questa la norma che, però, in Lombardia - la regione che si è "intestata" la paternità del «no green-pass ai regionali e provinciali all'aperto» viene disattesa. Tutti i raduni delle rappresentative regionali svolti finora hanno previsto la presentazione del green pass da parte degli atleti, e così anche le provinciali (non tutte, perché a Legnano basta una "semplice" autocertificazione).
Quello che in tanti si chiedono è perché in Lombardia, in queste prime selezioni, venga disattesa la norma emanata dalla Federcalcio: che il green pass non serve nei campionati regionali e provinciali è scritto a chiare lettere ma, misteriosamente, serve per le rappresentative regionali e provinciali. Qualcuno dovrebbe spiegare…