Tornei
30 Maggio 2023
Da sinistra Ezio Cingarlini, vicepresidente AIAC Bergamo, Nado Bonaldi, consigliere AIAC, Stefano Vecchi, allentore della FeralpiSalò e Massimo Ruggeri, presidente AIAC Bergamo.
Si è aperto ufficialmente il sipario sul 30º Memorial Mazza, che dopo tre anni di stop riprende a pieni giri celebrando i suoi 30 anni di storia. Il primo atto è andato in scena giovedì 26 maggio a Cologno al Serio (Bg) con una serata di presentazione della manifestazione che si svolgerà dal 2 all'11 giugno, giornata di finali che coincide proprio con il giorno della scomparsa di Ambrogio Mazza a cui è dedicato il torneo. Durante l’evento a partecipare non sono stati solo i rappresentanti delle varie società coinvolte, ma anche dirigenti e personalità di altre realtà calcistiche, sportive e sociali che non hanno voluto mancare a un appuntamento così tanto atteso in cui, oltre alla presentazione delle squadre partecipanti e delle formule del torneo, è stato conferito il premio Panchina d’argento all’allenatrice Marianna Marini per la categoria dilettanti e al tecnico Stefano Vecchi per la categoria professionisti.
Ripartire nel segno della continuità È questo il motto del 30º Memorial Mazza che nonostante l’anniversario importante non rinuncia alle sue tradizioni. Le novità comunque non mancano: una su tutte l’inaugurazione della nuova struttura sportiva, già operativa, in concomitanza con l’inizio del torneo e che avrà il manto sintetico e un impianto di illuminazione nuovi. Il Mazza rimane fedele a se stesso per quanto riguarda le categorie ospitate, come i Pulcini, che in 4 gironi da 3 squadre ciascuno si sfideranno nella giornata di domenica 04 giugno con le finali previste per la serata di venerdì 09. Durante la settimana spazio anche agli Esordienti e ai Giovanissimi così come agli Under 16 che quest’anno vedono la partecipazione di Brescia, Hellas Verona, Genoa, Cremonese, Como, Monza, Sampdoria e Torino. Grandi assenti le due società bergamasche, Atalanta e Albinoleffe, impegnate nelle fasi finali del campionato. Nel corso della presentazione sono intervenute diverse personalità come Sergio Pedrazzini, presidente del CRL che ha sottolineato come le società dilettantistiche siano riuscite a uscire dal periodo difficile della pandemia. Non solo: le sfide non finiscono qui perché in atto c’è la riforma dello sport, che ha sollevato non poche critiche tra gli addetti ai lavori: «Le società sono in confusione perché non è facile programmare il futuro senza sapere come siamo posizionati, poi però mi dico: “Abbiamo superato grazie al vostro lavoro una pandemia, supereremo anche la riforma dello sport”. Se abbiamo superato quello che abbiamo superato, una legge, per quanto sbagliata che sia, non ci fermerà e questo soprattutto per quello che fate voi ogni giorno sui campi». Anche Juri Imeri, sindaco di Treviglio, ha rimarcato il ruolo fondamentale delle società sportive e a proposito del nuovo stadio comunale: «L’anno prossimo ci sarà la seconda fase: le prossime edizioni vivranno anche del rifacimento del corpo spogliatoi in modo da andare a rinnovare uno stadio glorioso, il Mario Zanconti, grazie anche a una grande azienda dello sport italiano, la Bianchi Biciclette, che ha scelto di investire in un impianto sportivo del territorio».
Premiazioni e riconoscimenti. Non sono mancati i premi per chi si è distinto in questa stagione, come Sergio Cavalleri, arbitro della sezione di Treviglio che dirigerà la finale Under 16 e vincitore del premio Luciano Castelli. Altra novità di quest’anno sarà il trofeo in memoria di Leo Gritti, calciatore morto a soli 47 anni, che andrà a tutti i capocannonieri delle singole categorie. Ma il clou della serata è stato la consegna della Panchina d’argento categoria dilettanti e categoria professionisti a Marianna Marini, allenatrice dell’Orobica Calcio e prima donna a ricevere questo riconoscimento, e Stefano Vecchi, tecnico della FeralpiSalò, autore di una storica promozione in Serie B della squadra bresciana. Così Marianna Marini alla consegna del premio: «Sono veramente onorata, ringrazio il comitato organizzatore, l’Associazione Allenatori e i qui presenti Nado Bonaldi, il presidente Ruggeri, il vice Ezio Cingarlini, i quali sostengono non solo me, ma anche il movimento del calcio femminile». Vecchi, già vincitore della Panchina d’argento, categoria dilettanti, commenta il riconoscimento: «Se ho fatto questo lungo percorso lo devo alle persone che hanno creduto in me, che mi hanno dato credito da allenatore. Mi rivolgo ai presidenti che sono qui: fate una categoria in meno con la Prima Squadra, ma investite di più nel settore giovanile perché poi tutto ritorna. E le emozioni che provano i ragazzi giocando questi tornei, queste partite se le ricorderanno sempre».