Cerca

Under 14

Il derby si è tinto di rossoblù, Merlino si racconta a viso aperto nella sua ennesima avventura

Melzo Under 14

UNDER 14 MELZO: I ragazzi di Merlino primi a pari merito con l'Enotria

Non una partita normale, un derby. Non un derby normale, 70 minuti che assomigliano molto a una finale. Non una finale normale, un appuntamento da non sbagliare per mettere in discesa il discorso qualificazione alla fase Regionale. Un appuntamento per nulla disertato dall'Enotria che si è presa, in un colpo solo: la vittoria nella stracittadina contro i vicini di casa del Cimiano, la terza gioia stagionale dopo i successi contro Orpas e Villa, una mezza ipoteca sul primo posto nel girone. «Vittoria pesante? Spero di sì - il commento di Davide De Laurentis, tecnico dell'Enotria - perché significherebbe vincere tutte le partite che restano. È un campionato particolare: se sbagli una partita rischi di compromettere tutto, per questo era importante non sbagliare». A trascinare i rossoblù ci ha pensato per l'ennesima volta Paolo Crivellin, il cui diagonale di destro dopo appena 270 secondi ha messo in discesa il derby.

Nella ripresa a spianare la strada ci ha pensato una sfortunata autorete di Laalai, arrivata nel momento di maggiore spinta del Cimiano: «Il nostro secondo tempo è stato di livello assoluto. È un peccato essersi trovati sotto di due gol mentre giocavamo molto bene - analizza Claudio Finocchiaro, allenatore del Cimiano - ma esco dal campo comunque molto soddisfatto». Sponda Cimiano è doveroso sottolineare le prove di Lupo Fajdiga e Adriano Hernandez: il primo ha tenuto a galla i biancorossi con un paio di parata degne del miglior Julio Cesar, il secondo ha rinvigorito la formazione di via Don Calabria subentrando dalla panchina ad inizio secondo tempo. Il tutto unito ad una rosa di grandissima qualità che, nonostante il brusco stop contro l'Enotria, ha tutte le carte in regola per vincerle tutte da qui a dicembre: se così dovesse essere, i classe 2009 di Finocchiaro sarebbero sicuramente tra i favoriti per conquistare uno dei tre pass extra per la fase Regionale. Nel frattempo il tecnico non si pone limiti: «Ora proviamo a vincerle tutte».

TRIPUDIO BRESSO

Poche sorprese ma tanto agonismo nella sfida tra Bresso e Olympique Milano. I padroni di casa ne mettono a segno tre, con un Gonzales in stato di grazia che sblocca il punteggio dopo una manciata di minuti e raddoppia poco dopo. Poi, la partita si chiude virtualmente prima del duplice fischio con la scoccata di Bozian. Sotto di tre reti, la formazione ospite prova a risalire la corrente per non farsi prendere dallo sconforto, e nella ripresa prova (e riesce, per diversi minuti) a imporre il proprio gioco sfruttando la loro fisicità e intesa.

Chi, più di tutti, riesce ad accendere la fiamma dell'Olympique Milano è Di Pierno, che subentrato dopo l'intervallo porta i suoi alla riscossa e firma la rete del 3-1. La sua fiamma ha però vita breve, perché dopo trentatré minuti in campo è costretto a lasciare il campo, acciaccato dopo un contrasto aereo e il conseguente atterraggio brusco. «Nel primo tempo siamo partiti molto forte - analizza Brenno Dall'Aglio del Bresso - poi sono venuti fuori loro, fisicamente e con un bel gioco. Però il risultato è giusto, sommando i due tempi. Tutti hanno fatto una buona partita, e abbiamo ancora potuto contare sul nostro bomber devastante».

Con sei punti guadagnati in tre partite, il Bresso può sfruttare l'entusiasmo per affrontare lo scontro di settimana prossima con lo Schiaffino, attualmente in vetta a più tre dalla squadra allenata da Rossi. Anche nella gara tra Rhodense e Quinto Romano non è mancato l'agonismo che, in questo caso, è però sfociato in qualche scintilla di troppo che ha portato a un complessivo di tre espulsioni. «Basile ha preso un pugno in testa - racconta Corio, l'allenatore della Rhodense - e ha reagito venendo espulso a sua volta. Ma si tratta di un episodio isolato in una partita tutto sommato corretta. Noi abbiamo meritato a inizio primo tempo, nella ripresa abbiamo sofferto, ma siamo riusciti a incanalarla a nostro favore. Stiamo lavorando bene per il campionato e per il girone di ritorno, ma sappiamo che ci sono squadre altrettanto competitive».

NEL MAGICO MONDO DEL MELZO

L'Under 14 del Melzo è allenato da Giuseppe Merlino, ex mezzala nell'allora Berretti dell'Inter, supportato dal vice Roberto Fumagalli. I biancoblù hanno vinto bene le prime due partite della fase invernale, e il tecnico, oltre alla soddisfazione racconta anche il modo con cui ha formato la squadra, con giocatori provenienti da diverse realtà del panorama calcistico giovanile del milanese: «Avendo svolto per anni anche il ruolo di osservatore o scouting, ho costruito la rosa con dei ragazzi provenienti anche dal Cimiano, Cernusco, Enotria e dal più vicino Oratorio di Melzo. In allenamento svolgiamo molte partite a tema, e tendo soprattutto a far sviluppare in loro l'autostima e la fiducia nelle loro potenzialità».

Tra i pali, l'ex Schuster fisicamente prestante Riccardo Quagliarella, bravo sui palloni alti, e Samuele Costa. I fulcri difensivi sono i due centrali: l' ex Accademia Inter Massimo Melfi, e Gabriele Cozzani, mentre a centrocampo troneggiano anche Tommaso Frattura, che su di sé ha già attirato gli occhi duna grande come il Genoa, Alessandro Vismara, dotato di fiuto del gol, e il duttile Alessandro Di Gennaro. In attacco spiccano il classe 2010 Daniel Colangelo, e gli esterni tuttofare Ahmed Zeyada e Giacomo Esposito.

Merlino svela la sua metodologia, focalizzando anche alcuni aspetti ancora da consolidare: «Lavoro molto sulla tattica individuale, e adotto il 4-2-3-1. Durante le gare, ritengo che le verticalizzazioni dovrebbero essere sempre precedute dalle azioni corali, e in copertura attribuisco molta importanza alle marcature a zona. Penso che la squadra dovrebbe mantenere meglio le posizioni in campo, e che dovremmo subito giocare il pallone, anziché portarlo, e i nostri mediani supportare più efficacemente i difensori. Ho apprezzato molto che i ragazzi si siano abituati al campo a undici, e anche la loro precisione sulle palle inattive: in occasione dei calci d'angolo, ritengo che le coperture preventive siano fondamentali». Poi si racconta: «Alleno sin dal 1989. Ricordo con gioia quando vinsi i Regionali, alla guida degli allora Allievi 1997 dell'Enotria».

I MIGLIORI

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter