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Under 15

Capitano della Casati Arcore, Gabriele Franco regola le geometrie della squadra di Schembri

Il centrocampista della squadra brianzola è il leader dello spogliatoio e conosce bene gli onori e gli oneri della fascia al braccio: «Avere questo tipo di responsabilità mi esalta»

Capitano della Casati Arcore, Gabriele Franco regola le geometrie della squadra di Schembri

L'importanza di avere la fascia la braccio. Un concetto importante nel mondo del calcio per i capitani, che sono i primissimi rappresentati del club quando la squadra scende in campo, ma anche durante gli allenamenti.

Sono fiero di essere il capitano di questa squadra. Accolgo volentieri le responsabilità che derivano dalla fascia. Vogliamo costruire qualcosa di importante fin da subito, il mister crede in noi.

Nella Casati Arcore chi la indossa a testa alta è Gabriele Franco, mediano della squadra Under 15 di Riccardo Schembri. Il ragazzo, al quarto anno in biancoverde, viene da un'esperienza alla Triuggese durata ben cinque anni: «Sono arrivato qui quattro stagioni fa e dopo il mio primo anno sono diventato capitano. Per me è un onore giocare in un squadra come la Casati Arcore». Il ragazzo ha espresso un parere positivo sulla costante crescita del gruppo, spiegando che tutti i componenti della rosa vogliono sentirsi «molto importanti già a partire da questa stagione. Per questo motivo il far parte di questo progetto portando la fascia da capitano al braccio ha una valenza molto diversa, perché vuol dire dare di più alla causa». Ed effettivamente, Gabriele riesce a portare qualcosa in più alla Casati Arcore, un qualcosa che va a beneficio suo e di tutto lo spogliatoio. Nonostante, infatti, sia "solo" un classe 2007, il capitano ha ben chiare le responsabilità e gli oneri che derivano dall'avere quella fascia al braccio, tenendo bene a mente il suo dover essere anche un faro: «Essere il capitano di una squadra significa essere un punto di riferimento per i propri compagni: per esempio, al leader spetta il compito di caricare la squadra prima della partita, ma anche di rassicurarli nei momenti difficili o, soprattutto, rincuorare nel modo giusto lo spogliatoio quando non si riesce a vincere. Sono compiti e doveri importanti, ma che io sono contento di portare avanti, anche perché mi esaltano»

Per far sì che il ruolo del capitano sia interpretato nel migliore dei modi è importante anche il rapporto di chi porta la fascia con il proprio allenatore e Gabriele ha effettivamente un'ottima sinergia con Schembri. Parlando del proprio allenatore, infatti, il capitano ha parlato di «un buon rapporto, perché penso che l'allenatore creda molto in me e nella mia leadership. Ma questo vale anche per tutti gli altri: il mister ci spinge sempre a dare il massimo perché sa che possiamo crescere e allora è il nostro primo tifoso. Da questo punto di vista siamo tutti sulla stessa linea e infatti così riusciamo a fare sempre meglio». Emblematico, in tal senso, lo scontro diretto di campionato con l'All Soccer, match vinto dai biancoverdi che hanno così agganciato proprio la squadra di Brugherio in cima alla classifica.

Dunque, la Casati Arcore cerca di puntare sempre nuovi traguardi e lo stesso discorso vale anche per il centrocampista, che si basa su modelli di riferimento di tutto rispetto per migliorarsi sempre più: il ragazzo ha infatti citato Xavi Hernandez, Andres Iniesta e Andrea Pirlo tra i giocatori del passato e Toni Kroos tra quelli attualmente in attività perché «penso siano tutti giocatori in possesso delle qualità fondamentali per essere considerati dei centrocampisti di assoluto livello. Hanno tutto quello che chi gioca in quella zona del campo dovrebbe avere». E sulle sue di qualità, Gabriele Franco ha spiegato di avere una buona gamba per la corsa, ma anche la capacità di leggere bene gli spazi, così da trovare geometrie giuste e precise: «Credo proprio siano queste le mie caratteristiche principali, oltre a buon controllo palla. Tutto questo mi rende un buon giocatore, ma sicuramente non il giocatore definitivo che posso diventare. Si può sempre migliorare, per esempio sto lavorando sul tiro, in mood tale da riuscire ad essere più incisivo anche in zona gol e aiutare ulteriormente la squadra a fare punti». Punti che per la Casati, prima in classifica nel girone, d'andata sono 28, frutto di nove vittorie e appena un pareggio: 39 gol segnati dai boys di Schembri, appena 3 i subiti.

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