Under 16 A-B
08 Febbraio 2023
L'attaccante Rahul Sharma, 16 anni il prossimo 19 febbraio, con la maglia dell'Atalanta
È uno dei fiori all’occhiello del reparto offensivo atalantino, un numero 9 in grado di risolvere partite anche da subentrato. È Rahul Sharma, l’attaccante che ha deciso lo scontro con l’Inter di novembre e che ha siglato la sua ultima doppietta nella scorsa gara col Cittadella, la quale ha quasi regalato i tre punti alla Dea prima del pareggio subìto nel finale. La sua storia con l’Atalanta va indietro di anni, da quando - praticamente - ha iniziato a tirare i primi calci.
GLI INIZI
Primi calci che Sharma dà con la Pagazzanese, nel piccolo comune della bergamasca da cui viene, ma l’Atalanta ci mette ben poco a mettergli gli occhi addosso e chiamarlo per un provino. Il classe 2007 piace subito a Zingonia, ma sebbene mostri già le doti fisiche che tuttora lo contraddistinguono, a livello tecnico è ritenuto ancora acerbo, così negli anni a seguire si allena saltuariamente con l’Atalanta mentre veste la maglia della Pagazzanese, del Cologno e dell’Oratorio Cologno nel periodo dei Pulcini. In questi anni gioca come difensore o a centrocampo davanti alla difesa, e solo dopo gli inizi con l’Atalanta si afferma nel suo ruolo attuale, quello di prima punta.
Rahul Sharma ai tempi dell'Oratorio Cologno
CARATTERISTICHE E NUMERI
A vederlo in campo, sembra che invece abbia sempre giocato in quel ruolo. Parliamo di un attaccante completo, imprevedibile nei movimenti e decisivo sotto porta. È un numero 9 quasi puro che sa giocare anche per la squadra, e questo non stupisce pensando ai suoi compagni di reparto all’Atalanta, che insieme formano un mix letale di fantasia e fiuto del gol coi vari Inacio, Dragan, Bono e Castiello (ora fisso in Under 17 da sotto età). Non di rado Sharma arretra per contribuire alla costruzione della manovra offensiva e per tenere la squadra nella trequarti avversaria, mentre a renderlo così pericoloso in area sono la sua coordinazione palla al piede e una certa attitudine col gioco aereo (arma che gli ha permesso di segnare il gol vittoria all’Inter). In questa stagione, sotto la guida di Giovanni Bosi sta trovando ampio spazio - da titolare e da subentrato - e si può dire che questo sia il suo anno di consacrazione. Dopo i 3 gol segnati nell’intera stagione passata (2 nella stagione regolare e uno all’andata degli ottavi delle fasi nazionali, in cui si è reso decisivo nell’1-0 sempre ai danni dell'inter), nel campionato in corso ha già messo a segno 7 reti, e siamo solo a febbraio. Ad aiutare è sicuramente il maggior minutaggio: 741 minuti in 11 presenze fin qui, contro i 685 nella scorsa stagione regolare. Il posto di prima punta in quest’annata nerazzurra se l’è guadagnato negli anni, ma forse la svolta è stata una partita dell’ottobre 2020 (una delle poche che il Covid ha permesso di giocare in quel periodo). Nel campionato Under 15 provinciale, in casa della Zanconti gli orobici vincono 22-0: in quella squadra c’erano anche alcuni dei suoi attuali compagni come Bonsignori, Idele, Finazzi e Castiello, ma a straripare più di tutti è stato Sharma con ben 8 marcature.
Rahul Sharma in azione con la maglia dell'Oratorio Cologno
UN FUTURO (INTER)NAZIONALE?
Quando era appena un bambino, il suo talento era presto arrivato alle orecchie della Dea; oggi, l’eco delle sue giocate è arrivata all’altro capo del mondo, in particolare alla Federazione Nazionale delle Isole Fiji, che incuriosita dal cognome avrebbe chiesto alla famiglia delucidazioni riguardo le origini del ragazzo, per offrigli un posto nella propria nazionale. Il padre di Sharma è di Chandigarh, città indiana tra lo stato del Punjab e Haryana, e nonostante la comunità indiana che vive nelle Fiji, la famiglia nega legami parentali con la nazione nell’Oceano Pacifico. La maglia della nazionale fijiana potrebbe quindi non essere un'opzione, ma per Rahul rimane aperta quella dell’India o, chissà, quella Azzurra, dal momento che il classe 2007 è nato a Treviglio e cresciuto in Italia.