Under 17 A-B
26 Aprile 2022
Luca Di Maggio, centrocampista classe 2005 in forza all'Inter
Nicolò Barella, classe 1997 da Cagliari, è considerato uno dei migliori centrocampisti della sua generazione per capacità di inserimento, qualità tecniche e doti fisiche. Di ruolo fa la mezzala destra ed è uno dei giocatori più rappresentativi dell'Inter di Simone Inzaghi e della Nazionale italiana. Cesare Casadei, classe 2003 da Ravenna, è probabilmente il prospetto più interessante del calcio nostrano. Anch'esso mezzala di destra, è dotato di una forza fisica impressionante e di una freddezza sotto porta che gli permette di raggiungere un numero di gol paragonabile a quello dei centravanti. Attualmente se lo coccola Cristian Chivu, tecnico della Primavera dell'Inter, ed è anche uno dei punti fermi della Nazionale italiana Under 20. Luca Di Maggio, classe 2005 da Segrate, è uno dei diamanti più cristallini del settore giovanile dell'Inter. Nato e cresciuto da mezzala sinistra, può essere impiegato anche sulla trequarti: lo sanno bene Andrea Zanchetta, allenatore dell'Under 17 nerazzurra, e Bernardo Corradi, commissario tecnico della Nazionale Under 17.
I festeggiamenti degli Azzurrini dopo il gol del 2-0
Se il primo studia da fuoriclasse e il secondo è ormai a un passo dal calcio dei grandi, il terzo ha tutto per ripercorrerne le orme. L'ultimo capolavoro è arrivato proprio con la maglia Azzurra, in particolare nella sfida contro l'Ucraina, terza ed ultima delle tre partite della fase Élite di qualificazione all'Europeo di categoria. Nonostante un passaggio del turno praticamente in tasca, ottenuto grazie alle due vittorie di misura contro Polonia (1-0) e Kosovo (1-0), il ct Corradi non ha dubbi: dentro i migliori. Tra talenti del calibro di Mane (Borussia Dortmund) in difesa, Lipani (Genoa) a centrocampo e Vacca (Juventus) in attacco, spicca proprio Luca Di Maggio: numero 7 sulle spalle, personalità da veterano e talento da vendere. Impiegato come mezzala di sinistra nel 4-3-1-2, si è preso la scena nella ripresa mettendo in cassaforte la partita con un gol da cineteca, il terzo stagionale con la maglia Azzurra: un destro chirurgico direttamente su calcio di punizione, calciato sul pallo del portiere ma angolato quanto basta per raddoppiare e mettere in ginocchio l'Ucraina, rimasta in dieci uomini appena trenta secondi prima.
Amarcord: Luca Di Maggio in maglia Inter
«Un'emozione unica. L'obiettivo per l'Europeo? Vincere». Breve, chiaro e incisivo al punto giusto: con queste parole rilasciate ai microfoni di Rai Sport nel post gara, Di Maggio indica la vita per la prossima tappa del percorso degli Azzurrini. Quest'ultima avrà luogo in Israele, quando andrà in scena la fase finale dell'Europeo: l'appuntamento è fissato per lunedì 16 maggio e tra i convocati, al netto di infortuni, certamente non mancherà la mezzala nerazzurra. Che la sua stagione non potesse che essere trionfale era già chiaro sei mesi fa, quando al Suning aprì le marcature nella sfida contro l'Atalanta: una sua perla dopo tre minuti indirizzò la sfida a favore dei nerazzurri di Milano, poi vinta 2-1 anche grazie al sigillo del solito Pio Esposito. Fu il sigillo numero 3 in stagione, diventati poi 8 (1 su rigore) nei mesi successivi. Impiegato da Zanchetta in ben 23 partite, nella stagione attuale ha collezionato 1744 minuti giocati, potendo vantare una media di un gol ogni 218 minuti. Numeri che non sarebbero niente male neanche per un centravanti, figuriamoci per uno che di ruolo fa il centrocampista.
Luca Di Maggio in maglia Inter
Tecnica sopraffina, strapotere fisico, intelligenza sopra la media, personalità fuori dal comune. Di Maggio è una mezzala moderna, dinamica, utile sia in zona gol che in fase di ripiegamento. Non disdegna poi né i compiti in fase di impostazione, visto che spesso in nerazzurro dà man forte a Stankovic, né quelli in fase offensiva, dimostrato sia dal numero di gol messi a segno che dalla capacità di sapersi adattare in praticamente ogni ruolo dal centrocampo in su. Difatti, sebbene nasca come interno di centrocampo, Zanchetta l'ha impiegato più volte anche sulla trequarti, ottenendo risultati niente male. Forse non avrà il fisico di Cesare Casadei o dribbling di Kevin Zefi (altro 2005 dell'Inter da tenere d'occhio), ma parliamo comunque di un giocatore capace di fare praticamente tutto: l'Inter l'ha capito da anni (è un veterano del settore giovanile interista), la Nazionale anche (veste la maglia Azzurra dai tempi dell'Under 15). Il futuro è ancora un libro tutto da scrivere: sarà un best seller?