Under 17 A-B
26 Novembre 2022
La Juventus si prende il derby, servendo ai cugini del Toro una ‘beffa’ che vede andare in gol negli ultimi minuti l’ex Nicolò Meringolo. Dopo l’uno-due firmato dai due numeri 10, prima il granata Perciun poi il bianconero Finocchiaro per l’1-1, è una super-parata del numero uno polacco bianconero, Radoslaw Zelezny, a negare il vantaggio al Torino pochi istanti prima del destino, con Rossi a tirare a botta sicura, vedendo il suo pallone messo in angolo da una prodezza assoluta del bianconero. Poi, al 91’, la percussione di Meringolo, nato a Pinerolo ma di origini argentine (convocato anche nella nazionale Argentina Under 15 in estate), nato e cresciuto al Torino per poi passare in bianconero nel 2018, affonda e colpisce al cuore i granata regalando alla Juventus una vittoria che vale molto più e castigando oltre i propri demeriti un Toro che avrebbe meritato di non chiudere a testa bassa. Con la Juventus che presidia il primato e allunga a +10 su granata in classifica.
(foto Cunazza)
Affreschi d’autore Derby che si disegna con l’Ital-Juventus di Panzanaro (in campo i quattro convocati in Azzurro Ventre, Pagnucco, Crapisto e Finocchiaro) che si schiera con un 4-3-3 con con difesa con il duo centrale Bassino-Scarpetta, a destra pendolino Ventre e a sinistra la freccia Pagnucco. Mediana con Crapisto, Boufandar e Ngana con Pugno centravanti con alleato a sinistra Finocchiaro e Biliboc a destra. Il Torino di Parisi risponde con un 4-2-3-1 con al centro della difesa il duo sontuoso Sardo-Desole (unico granata convocato nella selezione Azzurra di categoria) con stantuffo Muratore a destra e Camatta a sinistra. Duetto di mediana composto da Mahari e Rossi con tridente a supporto dell’attaccante Magnino che vede Zaia a destra, Dimitri a sinistra, con Perciun centrale e sotttopunta.
(foto Cunazza)
Prodezze da numeri 10 La partita parte con buona intensità e grandissima attenzione. Le due squadre si affrontano cercando di non far vedere campo e spazi agli avversari, con la Juve che cerca sull’asse di sinistra con Pagnucco e Finocchiaro di innescare pericoli davanti al ‘blocco granata’ che arretrando tutto dietro la linea della palla rende quasi irrespirabile l’aria negli ultimi 20 metri e che cerca la ripartenza con giropalla a trovare in profondità gli attaccanti. Disegno che però ai granata riesce poche volte in avvio così come la Juventus, a parte qualche scintilla, non riesce ad accendere il fuocherello. Col primo brivido che arriva al 16’, quando su mancato anticipo di Desole, Biliboc entra in area ma il ‘socio di reparto’ Sardo provvede con chiusura perfetta. Al 25’ ancora pungente da sinistra la Juve con cross di Pagnucco e la testa-torre di Pugno a non trovare assistenza in area. Al 27’ bella combinazione da destra dei bianconeri, con Crapisto che vede l’inserimento di Ventre servito con palla bassa in area, il freccia-bianconera arriva in corsa ma il suo destro sibila il palo.
(foto Cunazza)
Vinovo-dance Al 29’ ancora Juve che sembra in questi minuti riuscire a trovare pericolosità: Finocchiaro centra da sinistra, Bellocci respinge di pugno e dal limite arriva Crapisto che scarica il tiro al volo che termina di pochissimo a lato. Seppur la gara non decolla a livello di gioco corale, la Juventus nel suo momento migliore, subisce il gol su prodezza personale di Perciun: il giocatore moldavo infatti, recupera una palla poco fuori dal limite dell’area, è bravo ad aggiustarsi la palla sul destro e coordinarsi a trovare il tiro potente e preciso che si infila all’angolino basso alla sinistra di Zelezny: 0-1 Toro! Torino che poi comincia a ‘perdere i pezzi’. Camatta deve uscire per un risentimento muscolare (fatale un allungo generoso a cercare di attaccare una palla quasi impossibile sulla fascia) e Mahari patisce un colpo alla gamba sinistra dopo un contrasto con Finocchiaro che fortuitamente cade di peso sull’avversario procurando dolore e malessere che costringeranno al cambio Parisi. Al 36’ ancora Juve: azione da destra e tiro di Ngana respinto da Bellocci in angolo e sulla battuta seguente la testa di BAssino a chiamare ancora Bellocci alla deviazione. Scorrono poi minuti particolari, quelli tra il primo cambio di Camatta al 37’ e l’attesa del cambio per Mahari. Fatto il primo (dentro Gasti) si aspetta qualche istante per fare il secondo, con Mahari zoppicante e non certo al meglio. Attesa ‘fatale’ perchè al 38’ su azione insistita dei bianconeri, Finocchiaro ricicla un pallone ad uscire sulla sinistra, punta l’avversario, vira sul destro accentrandosi e pennella alla ‘Del Piero’ o ‘alla Fagioli’, il gol dell’1-1. Poi ecco che arriva il secondo cambio granata con Mahari che esce per Armocida. Toro che si ridisegna con Gasti in difesa che va a destra mandando Muratore a sinistra mentre in mediana Armocida prende posto e posizione di Mahari con ottimo dinamismo e personalità pur entrando ‘a freddo’. Per un primo tempo che si chiude senza altri sussulti.
Radoslaw Zelesny, portiere polacco classe 2006 della Juventus, strappato al Paris Saint Germain (foto Cunazza)
In attesa del del destino La ripresa si apre con il terzo cambio per il Toro, con Raballo che prende il posto in avanti di Magnino mentre la Juve prosegue con spartito e interpreti della prima frazione. La gara invece non cambia ritmo e contenuti. E al 7’ il primo brivido. Errore in uscita del Torino con palla imbucata per l’ex Biliboc su cui però chiude la difesa granata e nuova percussione da sinistra di Boufandar che mette in mezzo una palla insidiosa che Muratore libera. Al 12’ ottima occasione per la Signora con Pugno perfettamente innescato sul filo del fuorigioco, l’attaccante prova ad anticipare con tocco di destro l’uscita bassa di Bellocci che riesce a toccare e mandare appena a lato il pallone. Al 18’ i due tecnici operano tre cambi per parte. Panzanaro ridisegna mediana e attacco inserendo Piccinin, Grosso e Scienza mentre Parisi mette dentro Di Paolo, Odello e Scarfiello. Per la Juve escono Ngana, Pugno e Finocchiaro, per il Toro fuori Perciun, Zaia e Dimitri. Bianconeri che non mutano linea di difesa mentre a centrocampo agiscono Crapisto, Boufandar e Grosso con Biliboc a fare prima punta con Scienza e Piccinin alleati. Granata che invece riportano Muratore a destra con Gasti che va a sinistra, in mediana restano Rossi e Armocida così come in attacco il più avanzato resta Raballo mentre cambia il tridente alle spalle con Scarfiello dinamico e attivo a sinistra, Di Paolo centrale e sottopunta con Odello a destra. E al 24’ piccolo brivido in area granata: Biliboc serve Pagnucco che mette in mezzo, palla che tra tocchi e rimbalzi diventa insidiosa con Bellocci a toccare e il rumore del palo a scongiurare. Panzanaro poi inserisce anche Nuti al posto di Crapisto, con Biliboc che arretra sulla linea mediana e il neo entrato a fare l’ariete in avanti.
(foto Cunazza)
Sentenze, miracoli e tango argentino Gli ultimi 15’ regalano emozioni da derby vero. In una gara dove nessuna delle due squadre ha prevalso sull’altra a livello strutturale (ben lontani i derby della passata stagione con goleade bianconere). Al 29’ bella staffilata di Boufandar che non va lontana dall’incrocio. Al 37’ la risposta granata con Scarfiello che innesca Raballo bravo ad aggirare Bassino ma non altrettanto nella conclusione troppo debole e preda di Zelezny. Al 38’ recupero-palla del Toro, Raballo a colpo sicuro di destro prende il palo pieno, la palla ritorna al centro dell’area bianconera dove arriva in corsa Rossi che tira a botta sicura con tutto lo specchio davanti, le braccia si stanno alzando e l’urlo si sta per liberare, quando, non si sa bene come, emerge il portiere bianconero Zelezny a mettere miracolosamente in angolo e ‘salvare il derby’ per la Juve. Al 39’ la girata di Testa di Scarpetta è facile preda di Bellocci e al 42’ ancora Scarfiello si libera a sinistra e centra un bel pallone sul quale Odello attende forse un po’ troppo per la conclusione venendo poi rimpallato dalla difesa bianconera. Al 45’ la tenuta punizione di Scienza è ben calciata ma troppo debole per creare problemi a Bellocci e si arriva al 46’, il minuto del destino e del derby: dalla destra la Juve organizza la percussione in area dove i difensori granata fanno più attenzione a non commettere fallo che contrastare l’inserimento di Meringolo a cui non sembra vero di poter arrivare fino a quasi l’area piccola per poi calciare di destro di punta rubando il tempo a Bellocci e firmare il gol del 2-1 che regala il derby e la felicità alla sua Juventus, condannando il suo ‘ex Toro’, con l’abbraccio dei compagni prima e dei familiari poi a chiudere le cartoline del derby da Vinovo.
(foto Cunazza)
IL TABELLINO
Juventus-Torino 2-1
RETI (0-1, 2-1): 31' Perciun (T), 38' Finocchiaro (J), 42' st Meringolo (J).
JUVENTUS (4-3-3): Zelezny 8, Ventre 7 (33' st Meringolo 7), Pagnucco 7 (24' st Giorgi 6.5), Scarpetta 7, Boufandar 7.5, Bassino 7, Ngana 6.5 (18' st Scienza 6), Crapisto 7.5 (24' st Nuti 5.5), Pugno 6.5 (18' st Piccinin 6.5), Finocchiaro 7.5 (18' st Grosso 6.5), Biliboc 7. A disp. Piras, Nobile, Nisci. All. Panzanaro 6.5.
TORINO (4-2-3-1): Bellocci 6.5, Muratore 7, Camatta 6.5 (37' Gasti 6.5), Mahari 6.5 (39' Armocida 7), Sardo 7.5, Desole 7.5, Zaia 6.5 (18' st Di Paolo 6.5), Rossi 7, Magnino 6.5 (1' st Raballo 7), Perciun 7.5 (18' st Odello 6.5), Dimitri 6.5 (18' st Scarfiello 7). A disp. Alloj, Vagnati, Milicevic. All. Parisi 6.
ARBITRO: Castellano di Nichelino 7.
ASSISTENTI: Bertaina di Bra e Sperati di Nichelino.
ESPULSI: 48' st Nuti (J).
AMMONITI: Grosso (J), Desole (T), Scienza (J), Sardo (T).
(foto Cunazza)
JUVENTUS (4-3-3)
Zelezny 8 Partita in serena autogestione e controllo. Poi quella parata che quasi non si vede talmente è fulminea e sorprendente. Prodezza che vale il derby e gli applausi per il ragazzo seguito anche dal Paris Saint Germain che la Juve ha preso in estate.
Ventre 7 Costante e inesauribile. Attento nella fase difensiva e propositivo in quella offensiva. L’azzurro non arriva mai per caso.
33' st Meringolo 7 Pochi minuti per scrivere la storia del derby e arricchire quella personale: dopo la chiamata dell’Argentina, il gol che vale l’abbraccio coi parenti a bordo campo.
Pagnucco 7 Nella prima frazione è una delle chiavi con cui la Juventus comincia a risolvere il rebus granata. Garantisce spinta e fisicità, intelligenza e letture.
24' st Giorgi 6.5 Ingresso fatto di intelligenza ed equilibrio.
Scarpetta 7 Un derby senza grandi straordinari da fare e avversari con cui duellare fisicamente. Dimostra maturità e saggezza tattica, partecipando sempre alla costruzione e non disdegnando le sortite in avanti situazionale.
Boufandar 7.5 Giganteggia con le sue capacità fisiche, tecniche e tattiche. Conferma le sue doti balistiche cercando e non trovando la porta col suo tiro da lontano e resta lucido fino al triplice fischio.
Bassino 7 Personalità e autorevolezza. Una mini-sbavatura quando si fa aggirare dalla palla scoperta su cui Raballo non punisce ma anestetizza Magnino nella prima frazione e dimostra personalità e qualità facendo sempre partire l’azione dal basso.
Ngana 6.5 Dinamismo e gamba che nel primo tempo lo portano a solleticare anche il gol. In una gara con pochi spazi per incidere e aprire varchi non riesce a dominare anche per la bravura degli avversari ma il suo contributo è granitico.
18' st Scienza 6 Qualità tecniche e di velocità che si vedono anche nei pochi minuti a disposizione. Affiora però anche nei piccoli gesti e nei piccoli contrasti un’eccessivo ‘agonismo’.
Crapisto 7.5 Geometra e ingegnere. Architetto e artista. Centrocampista totale per quantità, qualità, letture e acume tattico. Inesauribile come il suo repertorio.
24' st Nuti 5.5 L’unica nota stonata di giornata è il rosso preso per un’entrata evitabile nei tempi e nei modi. Piccola scintilla che accende anche un piccolo siparietto sugli spalti e situazioni evitabili. In campo e fuori.
Pugno 6.5 Lotta, si batte, svaria, si fa trovare e cerca di incidere. Sa lavorare per la squadra e non solo per se stesso. Sull’unica vera occasione tra i piedi è bravo Bellocci a chiudergli lo specchio e toccare quanto basta per negargli il gol.
18' st Piccinin 6.5 Dinamico e con lo spirito giusto in campo. Attacca e morde, rincorre e si fa trovare.
Finocchiaro 7.5 Da lui arrivano le uniche scintille in un primo tempo in cui sono le situazioni e le giocate individuali a romperee gli equilibri. Il gol pennellato, cercato e voluto, conferma l’enorme talento. Anche azzurro.
18' st Grosso 6.5 Cambio di pistoni nel motore bianconero che continua a macinare chilometri e palloni.
Biliboc 7 L’altro grande ex della partita. Nel primo tempo prova ad incidere sulla lama destra, poi si trasforma in prima punta, per chiudere sulla linea mediana. Qualità per ben figurare ovunque e un jolly prezioso per Panzanaro.
All. Panzanaro 6.5 Meno ‘bella’ e ‘sinfonica’ di altre occasioni e rispetto ai derby in Under 16 ma la sua Juventus ha attributi, lucidità e capacità per trovare le risposte giuste per ogni occasione. E lui le utilizza anche dalla panchina.
Nicolò Meringolo a fine partita abbraccia i parenti a bordocampo al Vinovo Center (foto Cunazza)
TORINO (4-2-3-1)
Bellocci 6.5 Una bella uscita bassa sui piedi di Pugno a negare il gol, buoni interventi a spegnere le velleità bianconere e nessun rimpianto sui gol. Qualche tentennamento invece ancora nelle uscite alte, con tempi da rivedere e movimenti abbozzati che a volte mettono in difficoltà anche i compagni e fanno proseguire azioni che potrebbero spegnersi prima tra le sue sapienti braccia.
Muratore 7 Motorino e cuore Toro. Duttile e adattabile alle due fasce, soffre inevitabilmente un po’ in avvio, quando dalle sue parti duettano Finocchiaro e Pagnucco. Mette anima, cuore e corpo fino alla fine portando sempre la bandiera.
Camatta 6.5 La sua generosità lo porta a inseguire un pallone impossibile e proprio su quello scatto accusare il risentimento muscolare che lo costringe al cambio dopo un buon avvio di derby.
37' Gasti 6.5 Entrare a freddo in un derby non è semplice. Lo fa con personalità, tranquillità e buon impatto.
Mahari 6.5 Fino al contatto sfortunato con Finocchiaro e il cambio obbligato, tanta generosità, fisicità e saggezza tattica nel suo derby.
39' Armocida 7 Impatto totale per il brevilineo che mostra di conoscere la grammatica e la metrica del calcio nella zona nevralgica.
Sardo 7.5 Sontuoso e insuperabile. Dinamico e rabbioso nel duello uno contro uno. Anestetizza Pugno e spegne le scintille per vie centrali alla Juve.
Desole 7.5 Un piccolo brivido nel primo tempo su un disimpegno sbagliato ma la personalità si vede nella palla successiva, gestita e giocata con sapienza e lucidità. Così come fa per tutta la partita, lui unico granata convocato in nazionale che dimostra di meritare l’azzurro.
Zaia 6.5 Al servizio delle necessità e delle esigenze di squadra. Adattatore e uomo d’equilibrio che occupa linee di passaggio e accompagna la ripartenza.
18' st Di Paolo 6.5 Impatto e generosità, gamba e freschezza nella giocata nonostante l’aria rarefatta dei minuti finali del derby.
Rossi 7 Gara completa e totale. Mette in mostra tutto il repertorio: in fase difensiva nel chiudere e contrastare, in fase offensiva nell’innescare la ripartenza e farsi trovare in caso di opportunità. Come capita al minuto 83 quando solo un miracolo di Zelezny gli nega il gol dell’1-2 e un giorno da ricordare per sempre.
Magnino 6.5 Lottatore e cuore-grande. In un primo tempo dove non arrivano palloni e non ci sono opportunità per far male, lotta e rincorre mettendosi a totale disposizione della squadra.
1' st Raballo 7 Più dinamico e ‘verticale’ solletica e sfiora più volte il gol. Il destro con cui prende il palo pieno rimane l’acuto con rammarico di un derby in cui è stato protagonista.
Perciun 7.5 E’ nettamente il giocatore più tecnico e da cui il Toro può trovare soluzioni improvvise e deliziose. Così accade al 31’ quando è una sua giocata-gioiello a sbloccare il derby. Forse prematuro il suo cambio.
18' st Odello 6.5 Freschezza e passo per correre e rincorrere in mezzo al campo. Si butta nell’arena del derby con spirito e atteggiamento giusto.
Dimitri 6.5 Bilanciere di corsia che cuce e ricuce. Lavoro più oscuro che effervescente ma produzione di qualità nell’economia del piano-gara del Toro.
18' st Scarfiello 7 Giocate e accelerazioni che producono scintille che avrebbero potuto disegnare e scrivere un’altra storia di questo derby.
All. Parisi 6 Prepara bene la gara nel cercare di spegnere la Juve. Lascia qualche dubbio il mancato doppio cambio simultaneo nel primo tempo, quando lascia quel minuto in più in campo Mahari (e prende il gol) invece che inserirlo insieme a Gasti quando esce Camatta. Nella ripresa prova a tenere alto il ritmo e l’intensità coi tanti cambi ma forse la qualità di Perciun poteva garantire ancora qualcosa. Peccai da derby e che peccato per questo derby!
(foto Cunazza)