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Rogoredo in visibilio con il suo capitano, l'Orione risorge dalle fiamme con Invernizzi

I ragazzi di Lionello si piazzano in vetta espugnando Landriano, sorride anche Tedeschi

Christian Antonino Settimo Milanese Under 17

SETTIMO MILANESE UNDER 17: Christian Antonino si conferma bomber vero

«Sarà lotta aperta fino alla fine, ma adesso ci siamo anche noi». Sentenzia così il tecnico Roberto Lionello al termine di un incontro che ha tenuto entrambe le compagini col fiato sospeso sino all'ultimo secondo, e che ha visto il suo concludersi con un successo per 2-1 del Rogoredo sul campo del Landriano. Tre punti di grande importanza quelli dei rossoneri, che balzano così in testa alla classifica staccando Siziano Lanterna e Città di Rodano, quest'ultima a riposo. Una giornata che però non era iniziata nel migliore dei modi, a passare in vantaggio infatti sono stati i ragazzi di Zagheni, in rete nel primo tempo con Fiore che scaraventa in porta di prima intenzione dopo un fulmineo uno-due con Cani. La partita però è ben lontana dal suo epilogo, perché sono gli ospiti a rendersi maggiormente pericolosi anche prima della rete incassata, a mancare ai ragazzi di Lionello è però quel pizzico di precisione e cattiveria che fanno la differenza.

Qualità che vengono messe in campo con veemenza già dai primi istanti della ripresa ed ecco che, dopo vari tentativi di sfondamento, ecco la mossa vincente: dentro Gaggino che ci mette poco più di cinque minuti per timbrare: Elsehity porta palla al limite dell'area attirando su di sé due uomini e poi serve proprio il neo entrato che in diagonale fulmina Bonomessi e pareggia i conti. Punto che però non basta alle ambizioni del Rogoredo, che continua a collezionare occasioni su occasioni non sfruttate, ma le partite si sa, finiscono solamente quando l'arbitro fischia. Quando il fischietto di Milano è ormai prossimo al decretar la fine, ecco che c'è tempo per un'ultima sgroppata sulla fascia di Palese, che pesca perfettamente al centro dell'area Sakr, il capitano si avvita e di testa schiaccia in porta il pallone che vale il sorpasso proprio sulla linea del traguardo.

MAGO INVERNIZZI

Molti appassionati ricorderanno la clamorosa rimonta in soli sei minuti, susseguita da supplementari e penalty, con cui il Liverpool conquistò ai danni del Milan la Champions League nella nota finale del 2005 ad Istanbul. Ora, certamente la partita tra Viscontini e Orione non avrà avuto la stessa importanza o panorama, quel che è certo però è che il 4-3 finale con cui gli ospiti si sono imposti non ha minimamente sfigurato. Una gara che inizialmente, proprio come quella de rossoneri in Turchia, aveva viso invece i ragazzi di Polastri portarsi in avanti addirittura per 3-1 quando mancavano solamente venti minuti al fischio finale. In rete per i gialloneri Guarinelli con una doppietta e Del Torto, la cui rete sembrava aver chiuso i giochi, ma il cuore dell'undici di Tedeschi, che dopo il calo in seguito ad un primo tempo terminato comunque 1-1, risorge dalle fiamme suonando la carica con un super Invernizzi, che prima si aggiunge alla rete di Levy nel primo tempo accorciando le distanze e poi, dopo il gol del pari messo a segno dal neo entrato Bazzani, ecco la svolta definitiva che imprime l'impronta indelebile al match: 37' minuto, punizione dal limite per Invernizzi che va al tiro deviato, portiere spiazzato e palla in buca per un pazzo 4-3 non adatto ai deboli di cuore.

Un successo che fa morale ai biancazzurri, che dopo la sconfitta alla prima giornata contro il Real Crescenzago infilano il terzo successo consecutivo. Al termine della gara, il tecnico Tedeschi ha commentato così i tre punti finali: «È un successo che ci fa molto bene soprattutto per come è maturato. Nel primo tempo ci siamo distratti solamente una volta e ne abbiamo pagato il prezzo, poi nella ripresa inizialmente meglio loro di noi, ma la nostra reazione dopo l'inferiorità numerica è stata veramente degna di nota. È stato quel guizzo in più che ci serviva per farci scattare la molla e vincere la partita. Adesso dobbiamo mettere in conto che ogni gara da qui alla fine sarà sempre più difficile e di un'importanza in crescendo, di conseguenza dovremo essere bravi a farci trovare pronti».

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